domenica, aprile 30, 2006

Ma un po' non si vergogna della sua miopia, candidato Ferrante ???


Egregio Dott. Bruno Ferrante,
le pongo una domanda facile, facile: lei un po' non si vergogna della sua miopia politica ???
E' una domanda semplice, semplice perchè posso capire tutto, soprattutto durante le campagne elettorali.
Lei è a caccia di voti, soprattutto dopo aver scoperto che, almeno stando ai risultati delle ultime politiche, è nettamente dietro al candidato della CdL Letizia Moratti.
Sta cercando di recuperare, legittimo, ma non svenda la sua etica, nella sua (folle) rincorsa alla Moratti non butti alle ortiche la sua dignità, ma, più di tutto, non si rende ridicolo sbandierando la sua miopia politica.
«Non ho mai visto i padroni sfilare con i lavoratori. La presenza del ministro al primo maggio è una provocazione», spero che rileggendo questa sua dichiarazione si renda conto della bruttezza, della antiliberalità, del fascismo (rosso) e della antidemocraticità delle sue parole.
Le parole sono pietre e per citare il Vangelo chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Possibile che lei non ricordi l'appoggio che i vertici della Confindustria hanno dato a Prodi durante il convegno di Vicenza, possibile che non ricordi la querelle tra Berlusconi e Della Valle, possibile che lei non ricordi l'endorsement a favore Romano Prodi che il direttore del Corriere della Sera, giornale storico della borghesia (padronale) italiana, ha pubblicamente fatto un mese prima delle votazioni.
E poi come può un (ex) alto servitore della Repubblica Italiana intimare, io azzarderei anche minacciare, un altro cittadino a non recarsi in un luogo.
Si ricorda che è ancora vigente per tutti, non solo per gli iscritti al Partito Nazionale Fascista dell'Unione, la libertà di movimento. Certo, lei potrebbe dirmi che è tuttora vigente la libertà di espressione e lei, rilasciando quella dichiarazione l'ha esercitata.
Vero, ma la dichiarazione la qualifica come un vero e proprio fascista (rosso).
Tra i cittadini di Corso Buenos Aires, costretti a subire le violenze dei fascisti no global, che sicuramente non votano nè Berlusconi, nè Letizia Moratti, tra il padre della Moratti stessa, medaglia d'argento della Resistenza e costretto su una sedia a rotelle, e i buzzurri squadristi urlanti, minaccianti e fischianti, lei ha scelto, in piena libertà ed autonomia, i fascisti no global e i buzzurri squadristi. A nulla valgono le dichiarazioni di maniera, (mi scusi se stavo per scriverle le (finte) lacrime da caimano), i fatti veri, valgono più di mille parole vuote e ipocrite.
Lei ovviamente non si vergognerà, questo è pacifico.
Io spero che si indigneranno i cittadini di Milano, neache tutti, mi basta la maggioranza.
Quella che si schiererà con la Moratti.

venerdì, aprile 28, 2006

2Twins 4 mayor(s), ovvero una idea creativa per Torino (peccato che la CdL non l'ascolterà)


C'era davvero bisogno di candidare Rocco Buttiglione a Sindaco di torino per la CdL ??? Io credo proprio di no. Non ho nulla da obiettare sulle capacità intellettuali e politiche di Buttiglione, ma non credo che questa sia la strada giusta per dimostrare di essere maggioranza nel paese.
La CdL deve mettersi in testa che le elzioni amministrative, a livello comunale, provinciale e regionale, sono importantissime per la costruzione di una nuova classe dirigente.
Se la Cdl ha perso alla Camera, anche se id poco, un motivo ci sarà. E quel motivo risiede nel fatto che presso gli elettori più giovani, quelli che votano i deputati, sta facendo breccia e proseliti l'idea del ribelle no global. Se la CdL non trova al più presto un modello alternartivo ed altrettanto fascinoso rischia davvero di ritrovarsi in minoranza.
Se si vuole riconquistare i giovani, come da più parti si invoca, c'è un'unica via: l'introduzione di una massiccia dose di giovani e di democrazia dal basso. Basta con i soliti nomi, basta con i soliti notabili.
A Torino la CdL non aveva l'appoggio dei salotti bene e degli ambienti che contano ??? Benissimo. Quale migliore occasione per provare qualcosa di nuovo.
Peccato che non ce l'abbiano chiesto perchè noi un candidato sindaco per la CdL a Torino l'avevamo, anzi ne avevamo due.
Chi sono ???
Ma i 2Twins che domande !!!!
Sarebbe stata una scelta talmente dirompente e creativa da sparigliare le carte sul tavolo. Chiamparino avrenne trovato pane per i suoi denti e, a livello nazionale, sarebbe stata la consacrazione della Blog Generation, ma soprattutto di Tocqueville.
Purtroppo non è andata così. Il risultato è che Caruso è onorevole, mentre gli inteliggentissimi 2Twins continuano a deliziarci con le loro opinioni e con la loro intelligenza.
Noi ci abbiamo guadagnato di sicuro....

giovedì, aprile 27, 2006

Toga..rosso sangue


«È chiaro che in una manifestazione che rappresenta il termine di una lotta di resistenza che era una resistenza contro questi che sono gli eredi dei fascisti di allora, una contestazione può anche ritenersi giustificata». Gerardo D'Ambrosio (Senatore Ds 25 aprile 2006).

E poi vengono a dirci che non esistono. Che le toghe rosse esistono solo nella mente (bacata, secondo loro) di Berlusconi e dei suoi accoliti. Che la magistratura italiana è integerrima ed assolutamente al di sopra di ogni sospetto (tranne se incrimina i no global).
Egregio Senatore D'Ambrosio rilegga la sua dichiarazione. Mi dica gentilmente come è possibile festeggiare la fine della Resistenza, (io almeno metto la maiuscola), e poi avere degli argomenti logici per dire che questa resistenza era una resistenza contro coloro i quali, secondo lei, sono gli eredi dei fascisti. E' la prima volta che sento parlare di resistenza contro dei presunti eredi.
E' come se lei durante la sua carriera da magistrato avesse incarcerato degli innocenti solamente perchè figli di colpevoli.
Si può dire una stronzata del genere ???
In un periodo di fascismo rosso, purtroppo si.
Parole rosse di una toga... rosso sangue.

il Korriere fa autocritica ???


"Finché l'antifascismo dei democratici non saprà prendere le distanze dall' antifascismo «militante», da questa sua contraffazione intollerante e violenta, e non saprà farlo a voce alta, esso sarà sempre vittima, anche elettorale, del suo ricatto politico. È così, mi chiedo, è mostrando una simile timidezza ideologica che si crede di poter costruire il Partito democratico? Sul punto di andare al governo con un'esiguissima maggioranza parlamentare, i gruppi dirigenti del centrosinistra commetterebbero un grave errore a non capire che è proprio su questioni come questa che essi si giocano la possibilità di convincere e di raccogliere intorno a sé una parte del Paese più vasta di quella che li ha votati."
Sembrano davvero profetiche queste parole che Ernesto Galli Della Loggia ha scritto oggi sul Corsera. Speriamo che domani Mieli la smetta di fare il coglione, nell'accezione berlusconiana, e ci regali una sua approfondita autocritica sull'appoggio dato a Romano Prodi.
Noi non ci speriamo, noi li conosciamo bene.

Sono stati accontentati


I cretini hanno chiesto ed i terroristi hanno risposto. Il neofascismo rosso oramai non è solo un tumore esclusivamente italiano, ha una dimensione internazionale.
Hanno sfilato, hanno insultato, hanno minacciato ed hanno chiesto "10, 100, 1000 Nassirya". Sono stati prontamente accontentati questa mattina.
Nicola Ciardelli, Franco Lattanzio, e Carlo De Trizio sono morti. Enrico Frassinito è grave. Nell'attentato è morto anche Bogdan Hancu.
Purtroppo dopo il lutto ci sarà anche la beffa per gli italiani. Diventerà Presidente della Camera il comunista cachemirato Fausto Bertinotti, cioè colui che ha candidato e fatto eleggere a deputato uno dei capoccia dei neofascisti rossi.
Sarebbe bello se i riformisti domani dicessero tutti in coro un unico no. Sarebbe bello, ma per farlo ci vorrebbero le palle.
Purtroppo per le palle sono tenuti loro in ostaggio da quegli stessi che domani okkuperanno la terza carica dello Stato italiano.
Complimenti davvero cari riformisti, l'Italia in lutto ringrazia.

mercoledì, aprile 26, 2006

Ciò che non bisogna dimenticare


C'è una cosa che non dovremmo mai scordare in questo periodo breve o lungo che ci aspetta all'opposizione: il loro odio.
Se vogliamo tornare a vincere, presto o tardi ches sia, dobbiamo odiarli di più di quanto facciano loro.
Non dobbiamo più stare zitti. Dobbiamo parlare e dare sfogo alla nostra rabbia, non perchè abbiamo perso ma perchè ci hanno rotto le palle.
Dobbiamo vomitargli addosso il nostro odio, devono capire che non sono i padroni del mondo.
Devono capire chi hanno di fronte.
Non è uno sogo questo è una tremenda presa di coscienza.
Se vogliamo avere un domani senza di loro, è oggi che bisogna cominciare ad odiarli.

Il neofascista ha il passo lieve come il cachemire


L'Italia è un paese diviso. Noi lo sapevamo e ci va benissimo così, loro a parole lo vogliono unire.
certo per loro il vero paese unito è quello in cui noi, che votiamo la CdL, non ci siamo.
La loro unità è il sinonimo di normalizzazione.
Loro ci odiano da sempre. Perchè per loro la diversità, la libertà di pensiero e la contraddizione sono intollerabili.
Non ce la fanno a vivere nel sapere che ci sia anche una sola persona che, al contrario di come fanno loro, non porta i cervelli all'ammasso di registi , di intellettuali, di finti rivoluzionari e di contestatori con la poltrona sotto il culo.
Scoprire poi che queste stesse persone magari leggono libri, vanno al cinema ed eleggono chi vogliono, ma non frequentano i salotti radical chic perchè impegnati a lavorare perchè impegnati a vivere del proprio e non in posti pubblici o parapubblici, occupati magari con la raccomandazione.
Così quando capiscono che non possono piegarci o annientarci con la pratica democratica devono, necessariamente, passare alla forza.
Una forza alimentata dall'odio di chi si crede superiore e quindi investito, storicamente, del compito morale di educare gli altri.
La stessa forza che era alla base del fascismo. Ma questo è un fascismo che ha il passo lieve come il cachemire.
Per questo va organizzata al più presto la resistenza.
Una resistenza che occupi ed usi in maniera creativa qualunque mezzo a propria disposizione.
La resistenza di almeno la metà degli italiani.

lunedì, aprile 24, 2006

Le truppe cachemirate


Fausto Bertinotti diventerà Presidente della Camera dei Deputati.

... arrivano le truppe cachemirate...

venerdì, aprile 21, 2006

in risposta al solito co...munista

"Scrittore di poesie per passione", e sei di destra. Con l'odio che hanno dimostrato verso la cultura, oa tua presa di parte è una grossa contraddizione. Oppure scrivi poesie di merda."
Questo è quello che scriveva Fabrizio ieri al commento del mio post in cui annunciavo il mio compleanno, ovviamente con errori di digitazione annessi.
Spero di non procurare al suddetto un attacco di gastrite se lo informo che abbiamo lo stesso nome, ma credo che le analogie tra noi finiscano qui.
Sarebbe troppo facile sostenere che è meglio scrivere della merda che essere una merda, ma farei un torto alle feci. E poi non scordiamoci che uno come Roberto Benigni sulla, con e di merda ha saputo scrivere un capolavoro come l'inno del corpo sciolto.
Per permettere a tale co...munista di saggiare la mia "merda" metto qui il link alla pagina che un sito di poesia mi ha dedicato.
Buon appettito, mio caro omonimo.

P.S: lascio anche questi link per leggere le mie ultime creazioni.
Parafrasando Nietzsche "se leggi la merda, la merda legge te".
Non era questa la canzone...
Io non sono più.
il tuo semplice apparire.

Serata a passo di tango



Grazie ad un mio amico, che mi ha regalato due biglietti, ieri sera sono andato a vedere uno spettacolo di danza: Historia, Tango x 2.

E' stato davvero uno spettacoo vedere volteggiare le varie coppie tanghere. Un caleidoscopio di suoni, colori, musica legati insieme dal filo rosso dei ricordi e della nostaglia.

Una tela di musica e ballo tenuta e tessuta dal suono nostalgico della fisarmonica e del violino.

E' stato davvero una bella serata.

mercoledì, aprile 19, 2006

Comunicazione di servizio

Domani 20 Aprile è il mio compleanno

Una cabina di regia per l'opposizione


Adesso è ufficiale. Hanno vinto.
E come abbaimo scritto adesso hanno il dovere di governare, se ci riescono. Una cosa deve essere chiara fin da subito, però.
Nessuno sconto, nessuna mano tesa, nessuna possibilità di politica bipartisan. hanno voluto spaccare il paese, hanno rotto i coglioni cinque anni rovesciandoci addosso qualunque improperio ed addossandoci la colpa di qualunque cosa.
Adesso non possono lamentarsi se il paese è diviso. Sono stati loro i primi a giocare a "noi" e "loro". Si sono sempre dipinti come bravi, democratici e capaci. Adesso viene la parte peggiore, viene il momento di dimostrarlo.
La campagna elettorale è finita, adesso a parole non si può accontentare tutti. Adesso bisogna scegliere.
Niente di niente. Il nostro motto deve essere opposzione, opposizione, opposizione. Nessun regale può essere accettato da chi è brutto, sporco, cattivo ed antipatico. Nessun regalo, nemmeno sottobanco, può essere accolto da chi ha le mani grondabti di sangue.
Lo stato di salute di un democrazia si misura dallo stato di effecenza di una opposizione, non di un governo.
Il nostro scopo è e deve essere uno solo: far cadere il governo Prodi prima possibile. E bisogna farlo cadere in Parlamento, perchè deve essere chiaro a tutti la dichiarazione di fallimento.
Prima sarà, meglio sarà. E' la maggiornaza degli italiani che lo chiede, non solo questo blog.
La CdL adesso deve dotarsi di una "cabina di regia" per l'opposizione. Ogni mossa parlamentare, soprattutto al Senato, deve essere concordata ed incardinata in una prospettiva strategica.
Non ci deve essere spazio per l'improvvisazione solitaria o per la voglia sterile di autonomia.

Un anno con B16


Un anno fa il cardinale Joseph Ratzinger veniva eletto papa con il nome di Benedetto XVI. Ancora avevamo gli occhi gonfi di pianto per la morte di Giovanni Paolo II, l'ultimo vero grande protagonista del XX secolo ed il primo del XXI.
Tanto (anche troppo) si è parlato e discusso intorno a Papa Benedetto XVI. Come non ricordare il Manifesto che titolò "il pastore tedesco", ma i co...munisti sono sempre co...munisti.
Eppure il messaggio di questo primo anno di pontificato di Papa Benedetto XVI è stato di una semplicità, di una chiarezza e di una limpidezza disarmante: l'amore.
ma nonn l'amore guidato dalla passione, ma l'amore guidato dalla consapevolezza dell'essere cristiani, cioè dalla ragione.
Quell'amore che deve divenire l'arma per la rinascita di un sentimento religioso in tutta l'Europa e non solo. Strana situazione quella dei cattolici oggi. Sono una minoranza del mondo, ma una minoranza che non ha quei diritti di interdizione e di veto sulla società che possiedono le altre "minoranze" religiose. Questo perchè, paradossalmente, in Europa, il luogo ove la battaglia contro il cattolicesimo è più cruenta, è anche il luogo ove le vestigia del Cattolicesimo sono le più forti.
In questo risiede secondo me la grandezza di Benedetto XVI nel saper coniugare intelligenza ed amore, cuore e mente.

martedì, aprile 18, 2006

Per chi ha il gusto dell'orrido



Ecco il volto del titolare di questo blog.

Per chi ha il gusto dell'orrido

Arrestato Ricucci: l'idolo di via Solferino è stato accontentato


E la prima cambiale politica da parte del Prodino è stata pagata.
L'arresto di Ricucci è chiaro, chi osa solamente (pensare di) toccare il Corriere della Sera (comunista), fa una brutta fine.
Se si giocasse al monopoli, si finirebbe in prigione senza nemmeno passare dal via.
Ricucci è stato arrestato, l'idolo di via Solferino è stato (per il momento) appagato.
E poi non si dica che il Prodino non paga le cambiali (elettorali), per il debito pubblico rivolgersi al Financial Times.

Arturo scrive a Marco


"Uno che si chiama Marco Pannella ed ha la storia che ti porti sulle spalle, non può aspettare e subire gli eventi. Deve anticiparli. E non può farsi distogliere dall’obbligo di essere se stesso dalla pur interessante prospettiva di piazzare Emma Bonino in qualche ministero e l’amico Daniele Capezzone in qualche sottosegretariato. Prima e durante la campagna elettorale, hai giustamente sottolineato che solo i radicali sono i portatori dell’esperienza e della tradizione liberale, laica, riformatrice esistente nel Paese. Ora che sei riuscito a far rientrare la pattuglia radicale in Parlamento e incominci a perdere la zavorra frontista, hai l’occasione irripetibile di trasformare la Rosa nel Pugno (almeno quella che rimarrà) nel punto di aggregazione di tutta la grande galassia liberale, laica, riformatrice e riformista che esiste nel Paese. "

Questo il succo della lettera aperta che Arturo Diaconale, valente direttore de l'Opinione, ha scritto a Marco Pannella.
Se ci mettessimo anche le scuse di Daniele C. al popolo di centrodestra, sarebbe perfetto.

Ma una volta non si poteva mica parlare di candidature al Quirinale ?

E' sempre la solita solfa.
Mettiamo il caso che la CdL avesse vinto le elezioni, (anche se attualmente i risultati ufficiali non ci sono), e fosse cominciato il toto presidente della Repubblica. I sinistri soloni, depositari unici della verità unica del politically correct, avrebbero gridato all'eversione costituzionale perchè il Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati regionali, unico organo costituzionale cui è delegato il potere di eleggere il Presidente della Repubblica, non può discutere delle candidature, ma deve solo votare.
Oggi, invece, si possono tranquillamente discutere di mandati bis a Ciampi o di primarie.
Stante così la prassi elettoral-costituzionale, e la prassi costituzionale è fonte di diritto, l'organo costituzionale potrebbe eleggere Ciampi per un secondo mandato. Il presidente Ciampi potrebbe solamente dimettersi, ma non tirarsi fuori a priori dalla competizione.
Nessun italiano può.
ma vallo aspiegare agli educatori delle masse come Scalfari.

lunedì, aprile 17, 2006

Vi racconto cosa fecero i sinistri dopo il 13 giugno 2004 ad Ascoli Piceno

Il 13 e 14 giugno 2004 si votò ad Ascoli Piceno per l'elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale. Si fronteggiavano Piero Celani , sindaco uscente (CdL), Giorgio Rocchi (L'ulivo+ sinistra radicale), Mauro Martini (ex F.I. lista civica) e Davide Aliberti (lista civica).
Ebbene come 5 anni prima, il sindaco uscente Piero Celani vinse al primo turno. Ovviamente festeggiammo tutta la nnotte questa nuova vittoria.
Peccato che immediatamente i sinistri, sconfitti dalle urne, non riconobbero la vittoria iniziarono un feroce ricontrollo presso la commissione elettorale comunale denunciando ireegolarità in almeno tre seggi. La loro tesi è che si doveva andare al ballottaggio poichè se fossero state riscontrate e sanate tali irregolarità la percentuale della CdL sarebbe scesa sotto il 50%+1.
Il loro schema era molto semplice. secondo loro le due liste civiche, formate da delusi della CdL, sarebbero andate con loro e quindi avrenbbero vinto le elezioni. Si ricorda che le due liste civiche non avevano superato lo sbarramento del 3%.
nel riconteggio dei voti dei tre seggi contestati, però, successe una cosa stranissima. La Cdl piuttosto che perdere voti li guadagnò. I sinistri non demorsero e fecero ricorso al TAR.
Il ricorso lo hanno perso, allo stato attuale non rammento se sia finito al Consiglio di stato, ma ad Ascoli Piceno i sinistri ancora devono riconoscere la vittoria elettorale della CdL.
Chissa se qualche giornalista di Tocqueville volesse raccontare questa storiella a chi oggi, da sinistra, da lezione di bon ton elettorale. ovviamente se qualcuno volesse farlo si dovrà documentare, ma basta leggere gli articoli usciti sulle edizioni locali de Il Messaggero, il Resto del Carlino e Corriere Adriatico.

Eppure l'ipotesi Calderoli non è così peregrina, anche se nessun giudice l'avallerà

L'interpretazione dei meccanismi, un po' troppo cervellotici, della nuova legge (porcata) elettorale proposta dall'ex ministro Calderoli non è poi così peregrina.
Ora è indubbio che per aversi una somma, cioè una addizione, c'è assoluto bisogno che gli addendi siano almeno due. Il fatto che la Lega Alleanza Lombarda, alleata dell'Unione, si sia presentata in una unica circoscrizione elettorale rende impossibile effettuare l'addizione tra le cifre elettorali. La non presentazione in nessun'altra circoscrizione elettorale, infatti, non rende le altre cifre elettorali pari a zero. Lo zero si avrebbe se il simbolo fosse stato presentato e non avesse preso nessun voto. Ma il fatto che la lista non si sia presentata in nessun altra circoscrizione elettorale rende inesistente un addendo e quindi impossibile effettuare qualunque somma o addizione.
Certo tale ipotesi interpretativa, benchè non peregrina, è difficile che incontrerà un giudice favorvole al suo accoglimento, perchè se così avvenisse Dio solo sa cosa potrebbe succedere.
Alla fine vincerà l'equità, non la giustizia. Io faccio questa previsione.

La resa del pugno



Lo scriviamo a chiare lettere: questo si augura che la Rosa nel Pugno vinca il ricorso e riesca a far eleggere i suoi 4 senatori. Non siamo improvvisamente impazziti.
Riteniamo ancora che i radicali abbaino fatto una stronzata pazzesca a schierarsi con l'Unione e ci stanno dando ragione gli atteggiamenti dei comunisti alla Rizzo e dei comunisti all'acqua di mare alla D'Alema verso di loro. Ma siccome hanno fatto una scelta è giusto e doveroso rispettarla.
Questo blog fa il tifo per loro primo perchè i 4 senatori della RnP sottrarranno dei seggi ai vari comunisti e sinistrati vari, secondo perchè con una pattuglia radical-socialista al Senato ci sarà da divertirsi, perchè per Prodi i problemi di tenuta aumenteranno enon dimuniranno.
E poi non possiamo non immaginarci la faccia di Rizzo quando scoprirà che la RnP avrà i suoi senatori e quindi, secondo il suo modo di pensare, (parola grossa ndr), conterà qualcosa.
Sarà la Resa del Pugno.

domenica, aprile 16, 2006

Buona Pasqua

Voglio augurare una buona pasqua a tutti coloro che leggeranno qeusto blog. Allo stato attuale non sappiamo se posteremo qualcosa durante questi due giorni.
Dipenderà dalla voglia e dalla nostra capacità di resistere alla pennichella post prandiale.
Buona pasqua ancora a tutti color che mi vogliono bene.
Ciao

venerdì, aprile 14, 2006

La prossima rivoluzione mediatica del Cav.


L'11 aprile ha dimostrato incontrovertibilmente che il Centrodestra, e di riflesso Silvio Berlusconi, c'è ed intende rimanerci. Per usare una espressione anglosassone la CdL è alive and kickin'.
Adesso però, se come sembra siamo destinati all'opposizione del barnum prodiano, serve non solo un grande exploit elettorale, ma una vera e propria rivoluzione mediatica, soprattutto da parte di Silvio Berlusconi.
Serve un nuovo giornale, una sorta di Riformista azzurro, una radio, tipo Radio Radicale prima che divenisse Radio Socialista, e una TV interamente dedicata alla politica e strettamente legata alla radio.
Ci rivolgiamo a Silvio Berlusconi perchè solo lui ha la conoscenza necessaria per poter mettere
Silvio Berlusconi è stato bravissimo a conquistare permanentemente la pancia degli italiani, adesso è venuto il momento di conquistare il cervello. Non per colonizzarlo, ma perchè funzioni meglio.

Ha ragione John Christian Falkenberg

Il blog di John Christian Falkenberg è uno dei miei preferiti, ( e se non lo leggete siete dei co...), non solo perchè lo conosco personalmente, ma anche perchè riesce ad essere sempre intelligente e non banale. In questo post ha pienamente ragione.

giovedì, aprile 13, 2006

Benvenuto Achille

Volevo salutare l'arrivo nella città di Tocqueville il mio amico Achille

Ecco come si organizzano la LORO felicità

"Chiediamo ai parlamentari eletti per il Prc di non votare la fiducia al governo Prodi, di non permettere la nascita di un altro governo basato su un programma lacrime e sangue. L'auspicio è che perlomeno i parlamentari delle minoranze interne raccolgano quest'invito e facciano mancare i numeri per la fiducia a Prodi. Occorre salvaguardare l'opposizione comunista al governo Prodi, voluto e sostenuto da Confindustria: per questo, se non ci saranno immediatamente passi indietro da parte di Bertinotti, promuoveremo fin da subito la scissione da Rifondazione comunista". (Francesco Ricci, portavoce della sinistra Prc, AGE News, 13 aprile)

Facci...sognare

Strepitoso Filippo Facci oggi sul Giornale

Smemoranda Giavazzi


Ricordate l'Agenda Giavazzi ??? Essa è stata una delle (poche) liberali e liberiste bandiere elettorali che la Rosa nel Pugno ha proposto tra un rigurgito antiberlusconiano e un attacco anticlericale.
In base a tale agenda, entro i primi 100 giorni, il governo Prodi avrebbe dovuto per rilanciare l'economia, introducendo una serie di misure volte a migliorare la concorrenza e la liberalizzazione dei servizi pubblici, l'abolizione o il ridimensionamento delle corporazioni e degli ordini professionali. L'agenda era stata sposata in pieno dai radicali, coerentemente alla loro storia e alla loro cultura, tanto da far avanzare a Daniele Capezzone l'unica buona idea della sua camapgna elettorale: Francesco Giavazzi ministro delle attività produttive.
Ieri sera l'agenda Giavazzi è divenuta una smemoranda. Infatto come l'omonimo diario, l'agenda Giavazzi è bella, ricca ed intelligente, ma destinata ad un circuito giovanile fatto di idealismi, ma lontana dalle scrivanie che contano.
Autore dell'omicidio è stato il comunista Marco Rizzo, il quale, papale papale, ha detto a Capezzone che la Rosa nel pugno non conta niente poichè i 18 deputati sono ininfluenti vista la maggioranza dell'unione alla Camera e perchè non ha senatori.
E pensare che ancora devono fare il Governo....

mercoledì, aprile 12, 2006

All'opposizione...

eeeeeee.....c

l'avvento dei teo-cogl


Non sono ancora all'opposizione, perchè il nuovo governo si insedierà a maggio, ma già godo come un caimano. Se fossi Fantozzi Rag. Ugo, sarei già davanti alla Tv accesa a susussare oscenità.
Lo dico francamente sgodazzo, ma tanto, tanto.
Quando poi leggo post come questi, la goduria è massima. Vedere quanta bile trasuda, gustare ogni singola cifra di acrimonia, leggere quanto odio ogni singolo lemma contiene, accorgersi della profonda disperazione che ogni singolo vocabolo contiene, assaporare l'astio che infetta dolcemente ogni singola parola, inebriarsi del disprezzo di ogni singolo termine, sapere che la mia sola esistenza produce uno scompenso epatico alla blogger in questione è davvero incommensurabile. Non sempre i punti di riferimento sono verso l'alto, spesso sono verso il basso. Chi ha scritto questo post è il mio punto di riferimento verso il basso. La sua sola esistenza mi fa capire come non voglio, non debbo e non posso essere.
"Voi dovete essere coscienti che avete perso, e che avete perso perché Dio l'ha voluto: siete stati malvagi, scellerati ed antipatici."
Come cazzo abbiamo fatto a non pensarci prima, dopo i grandi giornali, dopo i grandi industriali, dopo i grandi intellettuali, era logico che anche l'Altissimo si fosse schierato per l'Unione. Il tutto nonostante la presenza di atei comunisti, ma folgorati sulla via di San Pietro, ex radicali anticlericali, radicali anticlericali nelle stesse fila. Si vede che anche il Signore sia un cattolico adulto. Era normale, come abbiamo fatto a non pensarci prima. Si vede che l'(ex)unto del Signore pensava troppo in grande, magari di sedere lui sul trono massimo.
Anzitutto facciamo presente che tra le profonde motivazioni per cui abbiamo perso, l'esperta blogger dimentica una fondamentale: puzziamo. Puzziamo talmente tanto che le società di sondaggi non ci hanno intervistato ed hanno intervistato solo i fighetti radical chic all'uscita dei seggi per fare gli exit poll.
E poi se Dio l'ha voluto, come facciamo noi ad opporci ???
Ricordiamo, reminiscenze della scuola (pubblica) dell'obbligo, che "Dio lo vuole" era il motto dei malvagi, scellerati, antipatici e puzzolenti crociati che liberarono Gerusalemme dai mori. Ricordiamo anche un altro motto, quel famoso "Dio è con noi" che usavano i nazisti. Quegli stessi nazisti che uccidevano gli ebrei nei campi di sterminio.
Che dire, che i coglioni si sono evololuti. Adesso ci sono i teo-cogl(ioni). Dovevamo aspettarcelo, anche la natura è progressista.
E siccome la natura dei coglioni è di quasi andare sempre in coppia, non potevamo esimerci dal citare un'altra perla del post: "noi vi governeremo, organizzandoci la felicità, e voi ci obbedirete mentre vi organizziamo la disperazione."
Teo-cogl(ionerie) appunto....

Spaccato di vita del 12/04/2006

(sms da parte di una persona cara): "...sei pronto per l'opposizione ?".
(sms di risposta): " Sono all'opposizione, non in minoranza...."

martedì, aprile 11, 2006

Spaccato di vita del 11/04/2006



"Bè, sentite a me, sono cazzi amari.", ho fatto mio stamani al bar questo avvertimento scritto ieri da Giuliano Ferrara sul Foglio.
L'ho fatto mio stamani al bar quando, assonnato dalla maratona elettorale, ho risposto al solito koglione che, dopo aver stretto il culo tutta la notte, con un sorrisetto stirato voleva mandarmi di traverso il latte macchiato con il cornetto.
Ho ben scandito la frase e poi ho mostrato il sorriso del Caimano.
Il suo sorrisetto si è spento....

Egregio Prof. Prodi, lei ha il dovere di governare, io ho il diritto di contestarla e stia sicuro che lo farò

Forse ha perso di vista qualcosa l'autoproclamatosi "nuovo" presidente del Consiglio, Romano Prodi, nella sua tipica mimica ad occhi chiusi. Il professore, infatti, ha confuso il diritto con il dovere. Capita.
Capita soprattutto a chi, fin dai primi passi, dimostra cosa vuole fare. Ieri sera alle tre di notte, lottando contro il sonno, dopo una estenuante lotta al seggio elettorale come rappresentate di lista, di fronte all'autoproclamazione di vittoria da parte di Prodi, Fassino, Rutelli e compagnia cantante mi chiedevo cosa sarebbe successo se una cosa del genere l'avesse compiuta Berlusconi. Si sarebbe gridato al golpe. Alla dittatura mediatica, alla nuova piazza Venezia televisiva.
Si sa che il buongiorno si vede dal mattino, e questa mossa è la cartina tornasole di cosa doibbiamo aspettarci: Prodi vuole la completa rimozione di quel blocco "sociale" che si riconosce in Silvio Berlusconi e nella CdL. E' talmente forte questa voglia, che non si fa scrupolo di usare addirittura le televisioni per proclamarsi vincitore. Non sappiamo se è un cattolico adulto, certamente il prof. è un telespettatore vecchio.
Ma visto che stiamo uscendo dal seminato di questo post, ci rientro a bomba: caro prof. Prodi lei ha il dovere di governare, non il diritto.
Questo dovere, per adesso, sono stati gli italiani, metà di quelli residenti in Italia e la maggioranza di quelli residenti all'estero, a consegnarglielo dopo che lei si è liberamente, speriamo, presentato alle elezioni come candidato alla carica di presidente del consiglio.
Se lei vincesse anche solo di un unico voto, che comunque non è stato il mio, lei ha il dovere di formare il Governo.
Lo ripeto, anche se avesse un unico voto parlamentare di maggioranza.
Non è semplice governare comunque, non è semplice governare con una risicata maggioranza.
Vogliamo fare qualche esempio su qualche tema: PACS, Iraq, Israele, Legge Biagi, Bioetica.
Prof. Prodi, lei è convinto di avere una maggioranza su questi temi ? Io credo di no.
E qui arriviamo a me, "caro" professore, sono io che ho il diritto di contestarla e di criticarla. Perchè lei dovrà governare, o provare a farlo in ogni caso, mentre io posso decidere se criticarla o meno.
Anche se, visti i risultati elettorali, alla fine ho paura che lei può governare o meno, io sarò condannato a criticarla sempre ed ovunque.

Chi ha vinto e chi ha perso, secondo me.


Se i risultati elettorali saranno confermati dalla Cassazione, il centrosinistra ha una maggioranza, seppur risiscata, per formare un Governo. I numeri dicono questo, ma i numeri non dicono che il popolo di centrodestra, tra cui mi ci metto anche io, non ha perso.
Chi ha sicuramente perso è stato Romano Prodi, forte di un vantaggio che sembrava incolmabile , il leader dell'Unione ha sbagliato tutto lo sbagliabile, arrivando, per usare una metafora ciclistica, senza forza sulle gambe e senza aria nei polmoni.
Hanno anche perso Piero Fassino e Francesco Rutelli. Anzitutto perchè, dopo i risultati poco brillanti della lista unitaria è difficle che vedremo mai il partito democratico. La svolta confessionale che Rutelli ha imposto alla Margherita non ha prodotto quella esplosione elettorale che il piacione is aspettava.
Ha perso, in maniera netta ed inequivocabile, la Rosa nel Pugno. Partita per "spaccare il culo ai passeri" siano essi clericali o laici o delusi di entrambi gli schieramenti. Boselli, Pannella, Bonino e Capezzone avranno molto da discutere ed analizzare se il loro risultato è equivalente, grosso modo, alla percentuale elettorale o dello SDi o dei Radicali. Nonostante gli errori evidenti, però, grazie alla nuova legge elettorale, tanto vituperata, 18 deputati, quasi un gruppo parlamentare, di estrazione laico liberale non è cosa da poco.
Ha vinto la sinistra radicale, quella rappresentata da Bertinotti, scaltro ad imbarcarsi sia i voti di protesta giovanile di Caruso e dei no-global, sia quelli "pruriginosi" di Vladimir Luxuria & Co.
Ha vinto e stravinto Silvio Berlusconi, vero e proprio Caimano elettorale, il Cav. ha dimostrato ancora una volta di essere l'architrave della CdL. Il Cavaliere caimano ha saputo approfittare di qualunque crepa e di qualunque pertugio che l'Unione ha manifestato.
Con l'istinto del killer, il Caimano di Arcore ha segnato i gol più belli dell'attacco a 3 punte della CdL, a cominciare dal colpo dello stregone a Vicenza.
Chi ha perso sono stati i vari Follini, Tabacci e simili, aspiranti regicidi del Cav, il tramonto del caimano è ancora lungo da venire.
Casini e Fini vincono anche loro, si sono dimostrati veri leader, e soprattutto hanno saputo impersonare il vero e proprio valore aggiunto dei loro partiti. E' difficle che sia AN che l'UdC possano voltar loro le spalle o abbandonarli.
Non era semplice presentare due liste con parole ingombranti come Democrazia Cristiana e Partito Socialista, soprattutto per i tenebrosi ricordi che suscitano nell'immaginario collettivo post tangentopoli, eppure sia Rotondi che De Michelis riescono a tenere in piedi una tradizione che non è solo una mera presenza nostalgica.
Alla fine di tutto questo rimane un piccolo, ma grande rimpianto.
Dopo aver visto quanto esiguo e risicato sembra essere il vantaggio de l'Unione sulla CdL, magari se Forza Italia e gli altri alleati avessero aiutato di più i Riformatori Liberali a presentare liste al Senato in tutte le regioni, magari oggi staremmo a parlare di un risultato di verso.
Non starò qui a rimembrare la questione liberale di cui ci siamo occupati in altri post su questo blog.
Una cosa però qui è certa: Io non mi sento sconfitto.

sabato, aprile 08, 2006

yet Another Pajamas Endorsenent


Finalmente ci siamo,domani e lunedì finalmente si vota. Lunedì sera sapremo quale delle due Italie che si sono affrontate in questa infuocata campagna elettorale avrà il compito di governare e quale quello, molto più oneroso e pericoloso, di controllare.
Questo blog si augura che vinca l'Italia del centrodestra.
Non è una novità, certo, abbiamo lavorato e sudato parecchio perchè ciò possa accadere. Chi ha avuto la pazienza e la voglia di leggerci in questi mesi sa quanto abbiamo speso affinchè la CdL possa vincere e quindi governare altri 5 anni.
Perchè ? Dopo il 2001, in cui gli italiani hanno saputo conquistarsi l'alternanza, domani e lunedì bisognerà dimostrare che quegli stessi italiani hanno saputo conquistarsi la stabilità. Vi ricordate l'indomani della vittoria della CdL del 13 maggio 2001 ? Tutti a gridare che in Italia ci sarebbe stato il regime, che saremmo stati tutti lobotomizzati dallo strapotere mediatico di Berlusconi, che non si sarebbe andati più a votare, che Berlusconi era un altro dittatore.
Ebbene, di tutte queste profezie quante se ne sono avverate ?
E' inutile spremersi le meningi, la risposta è nessuna, nessuna, nessuna.
Il Corriere della Sera, baluardo del conformismo e della conservazione, tifa per l'Unione, magari voterà Mastella per compiacere Diego Della Valle, uno dei suoi padroni, La Repubblica, vero e proprio partito-giornale, non ha mai fatto segreto di odiare Berlusconi, la Stampa idem con patate. Santoro tornerà in televisione, Socci è stato oscurato, Lucia Annunziata, prima di fare la front woman, è stata Presidente Rai di garanzia in quota Ulivo, oggi il presidente è il diessino Petruccioli, Zelig continua ad andare in onda su Mediaset. Moretti tra un girotondo ed un altro ha trovato il modo di girare il caimano, Santori ed Eco ci hanno rifilato le loro giaculatorie contro Berlusconi raccogliendole in un libro, tra un appello ed un altro. Persino Di Pietro può ripresentarsi alle elezioni. Possiamo dire che i sinistri non sono mai stati così creativi come in questi 5 anni di opposizione. Ci auguriamo per la cultura italiana che continuino.
Certamente il governo Berlusconi ha compiuto degli errori, ma è anche innegabile che ha dovuto fronteggiare una delle crisi mondiali più cruente in tutti i sensi. Ma questa campagna elettorale si è giocata soprattutto sui valori e sull'idea di uno stato meno leggero, di un fisco meno rapace, di una libertà in gardo di rispettare la religiosità, di una famiglia come priorità. Riguardo questi issues, per dirla come gli americani, la CdL è stata molto molto più convincente.
Soprattutto Gianfranco Fini e Casini lo sono stati al punto da essere considerati pari al Silvio Berlusconi. Oggi sia il leader di An che quello dell'UdC sono pari a Berlusconi e non è non più subalterni. Loro la prova del Governo l'hanno ampiamente superata.
Ed è stata proprio questa crescita dei due esponenti in termini qualitativi e quantitativi che ha fatto la differenza nei dibattiti mediatici. segno che lo schema a tre punte non era solo una boutade, ma una vera e propria strategia del Cav. Dell'esplosione di Fini e Casini se ne sono accorti, dolorsamente, anche i leader dei sinistrati come Fassino e Rutelli, annichiliti nella loro tana di Ballarò.
Ci Auguriamo la vittoria della CdL abbiamo detto e lo ribadiamo, personalmente voterò Alleanza Nazionale alla Camera e Partito Repubblicano al Senato.
Oggi tacciono le Tv e le radio, ma non possiamo far tacere i nostri cuori e le nostre menti, dobbaimo fare in modo che vadano a votare il maggior numero possibile di persone.
Basta davvero poco per fare la differenza per i prossimi 5 anni.

giovedì, aprile 06, 2006

Seminare per il futuro ovvero benvenuto neolib.it


L'iniziativa NeoLib sbarca sul web con un sito molto interessante e con un logo eccezionale. Questo blog aderisce con entusiasmo perchè è convinto che dopo il 10 aprile qualunque sia il risultato elettorale delle urne ci sarà un assoluto bisogno di costruire, nel centrodestra, una casa comune dei liberali, dei liberisti e dei libertari.
e peste colga chi non lo farà...

Una figuraccia Terra Terra


Finalmente è caduto anche l'ultimo velo, se qualcuno avesse ancora dei dubbi. Ieri sera, dopo la squallida gazzarra di Prodi, Rutelli e Fassino contro Mediaset, tutte le persone di buon senso hanno capito una cosa: la Par Condicio non è una legge di libertà, come i sinistrati ci hanno fatto credere da anni a questa parte.
La Par Condicio, infatti, si inserisce nel quadro culturale di quella sinistra radicale ed estremista che sfocia nei ricorsi al TAR contro le grandi opere, nei rifiuti sinistri delle Regioni e Comuni alla costruzione di impianti energetici o discariche.
La Par Condicio, infatti, servirebbe a "equilibrare" la presenza in televisione dei politici, a garantire un contraddittorio tra due programmi elettorali e a tutelare la corretta informazione del cittadino e dell'elettore. Mi riesce molto difficile pensare che la Par Condicio possa contemplare il silenzio ed il boicottaggio.
Fassino e Rutelli, ieri sera, atteggiandosi a "black block" verso Mediaset non hanno rispettato il nocciolo duro della Par Condicio, ma soprattutto si sono dimostrati maleducati verso i telespettatori e verso Fini e Casini. Alla faccia degli appelli alla concordia del prof. (P)rodi.
Certo che Casini abbia provato sulla sua pelle una applicazione perversa della Par condicio ben gli sta, così impara a mettersi di traverso ai progetti di abolizione, ma quello che è intollerabile è l'applicazione perversa e distorta delle norme.
Il codice civile chiama questi atti "atti di emulazione" e ne vieta espressamente l'applicazione. In poche parole nessuno, nell'ordinamento civile italiano, può esercitare un suo legittimo diritto solo per nuocere a qualcuno.
Ieri sera, i capoccia de l'Unione hanno dimostrato che non sono per niente diversi da chi sa solo pronunciare dei NO. Questo lo sapevamo già, qualcuno tra gli italiani magari avrà aperto gli occhi. Fassino, Rutelli e Prodi non sono affatto diversi dai No Global o dai No TAV solo per fare due esempi. Ieri si sono tolti il passamontagna dell'ipocrisia e del perbenismo e si snon dimostrati per quello che sono: No Par (Condicio).
Fassino, Rutelli e Prodi ieri hanno nociuto ai telespettatori, hanno attentato al loro diritto di essere informati e di frasi una opinione. Hanno agito su di un pregiudizio, falso, tendenzioso e grossolano. Per loro i telespettatori di Mediaset sono, automaticamente, degli elettori di Berlusconi, e come tali vanno distrutti, annientati ed annichiliti.
Costoro sognano una Italia unita.
Continuino a sognare pure...

mercoledì, aprile 05, 2006

Koglione Rap

Con un po' di imbarazzo,
ci siamo anche noi.
Finalmente non siamo solo serbatoi,
trovare ci puoi sotto il tuo cazzo.

Noi siamo i coglioni, siam i tuoi medaglioni !!!
Ora possiam fare la differenza
a Romano, simil nostro, darem la preferenza,
ma vorrem essere di Berlusconi.

Senza radici, senza appendici,
senza tasse, senza melasse,
senza impasse, senza carcasse,
senza codici ed oa SENZ'ICI.

I nostri edifici finalmente al sicuro
al riparo del carissimo euro.
Ora sappiamo a chi dar la preferenza
a Berlusconi per far la differenza.

Coglionelli


E' un coglione un no global in passamontagna, che, dopo aver rotto vetrine, incendiato auto, tirato estintori, espropriato proletariamente un supermercato, vota l'Unione ???
E' un coglione un uomossessuale che, sognando i PACS, vota l'Unione ???
E' un coglione un dispoccupato di sinistra che, non volendo fare un cazzo, vota l'Unione sperando in un bel posto pubblico ???
E' un coglione chi, votando l'Unione, vuole conservare le mulattiere spacciate per autostrade, o le ferrovie scadenti ???
E' un coglione chi vota l'Unione ed appende al muro la foto di Lenin, o di Stalin o di Che Guevara.
E' un coglione chi vota l'Unione con le Tod's ai piedi ???
E' un coglione chi, votando l'Unione, pubblicizza le perdite e privatizza i conflitti ???
E' un coglione chi, andando tutti i giorni in chiesa, vota l'Unione ???
E' un coglione chi, votando l'Unione, è contro il Vaticano ???

Assolutamente no, tutte le categorie sopra esemplificate difendono i loro interessi con il voto.
Io non ci trovo niente di male.

Perchè costoro, invece, trovano che io sia un koglione a votare per difendere i miei ???

martedì, aprile 04, 2006

Il Rompicoglioni



http://ilrompicoglioni.blogspot.com

Avevano scritto ovvero Chi la spara più grossa, prof. Prodi ???


"L’abolizione di ogni imposta sulla prima casa e` un obiettivo condiviso da molte forze politiche.
Intervenire, quindi, per eliminare il peso dell’ICI sulla prima casa per le abitazioni non di lusso significa agire nella direzione dell’equita` sociale e della redistribuzione del reddito a favore delle fasce piu` deboli. Con la presente proposta di legge si propone di non fare piu` pagare l’ICI sulle abitazioni non di lusso adibite ad abitazione principale.
Non si tratta di una proposta demagogica, in quanto l’ammontare dell’ICI sulla prima casa rappresenta solo il 20 per cento dell’intero introito dell’ICI."
Questo è quanto scrivevano i deputati di Rifondazione Comunista Russo Spena ed Alfonso Gianni nella proposta di legge recante Disposizioni in materia di esenzione dall' ICI sulla prima casa e di agevolazioni ai fini ICI (Atto Canera n. 792).

"cambiare si può e in direzione dell’equità sociale, reperendo le risorse a cominciare da chi possiede grandi patrimoni e dalla lotta all’evasione fiscale che è il più grande scandalo del nostro Paese: chi ha maggiori ricchezze evade il fisco che si rivale sulle spalle di chi è a reddito fisso (lavoratori e pensionati).
Con la proposta di Rifondazione Comunista, l'ICI si trasforma da un'iniqua tassa sul risparmio, come è oggi, in una vera imposta patrimoniale !"
Questo, invece, è quello che Rifondazione Comunista sosteneva in un volantino. (grazie a Camillo)

Da parte mia ho gia stampato tutto e provvederò a darvi la più ampia diffusione tra i miei conoscenti del centrosinistra, aggiungendovi anche un coglione finale, tanto per non perdere l'abitudine.
Vi consiglio di fare lo stesso

lunedì, aprile 03, 2006

Berlusconi vs Prodi

La volontà dell'ottimismo contro il pessimismo della sragione.

domenica, aprile 02, 2006

Cibo per la mente e lo spirito

Non c'è speranza senza paura, e paura senza speranza.
(Giovanni Paolo II)

Bastardi !!!


Tra le lacrime per la morte del piccolo Tommaso Onofri, barbaramente ucciso, un grido mi sale dal cuore: Bastardi !!!
Bastarda Antonella Conserva !
Bastardo Salvatore Raimondi !
Bastardo Mario Alessi !

sabato, aprile 01, 2006

Un anno senza Giovanni Paolo II


Com'è strana la vita. Un'anno fa ritornava alla casa del Padre, Giovanni Paolo II. E' retorica dire sembra ieri, eppure lo è.
Non è retorica, è semplicità. la grande lezione di vita che ci ha lasciati Giovanni Paolo II è stata infatti la grandezza della semplicità. L'esempio di una vita semplice, in grado di cambiare addirittura il corso della storia.
Papa Giovanni Paolo II era anche un poeta, ed un anno fa gli dedicai questa poesia.
La dedica è tuttora valida.

Alto Tasse di Confusione


Siamo al delirio, meglio siamo al delirium tremens.
Fossero degli alcolizzati, non ci faremmo nenanche più caso. Tanto uno più, uno meno non si nota. Peccato che questi Signori si propongano per governare l'Italia e, quindi, per decidere quanto e quante volte mettere le loro mani rapaci nella nostre tasche.
Che Roamno Prodi si sia distinto nelle sua esperienza governativa per una robusta politica fiscale è cosa risaputa. Basta citare la famigerata IRAP .
Quindi quando la CdL porta alla luce la voraticità del fisco, che dovrebbe venire, targato Unione non dice una cosa inesatta storicamente, politicamente ed attualmente.
Ma gli unionisti antiberlusconiani con il pugnetto chiuso e le tod's ai piedi non amano essere presi, come si dice a Roma, "cor sorcio morto in bocca.", magari preferiscono la mortadella DOP ovviamente.
Eppure sono stati loro a dire le cose che hanno detto. A contraddirsi tra di loro, a scrivere il loro programma che poi programma non è. Adesso che le loro bugie hanno le gambe corte, e non riescono a correre più, sono passati agli insulti ed ai proclami di guerra.
Che cambiamento, che differenza, che metamorfosi !!! Neanche fossero un Vladimiro qualunque.
Sembrano un branco di bambini che sono stati pescati con le dita nella marmellata. Purtroppo quella marmellata sono i soldi degli Italiani che non vogliono governare, ma vogliono comandare ed ammaestrare.
Peccato che siano stati scoperti, e come i bambini cercano una scusa.
Adesso, piangono, si disperano e strepitano. Purtroppo non possiamo neanche dire che sono lacrime di Caimano, anche quello, per supponenza ed arroganza, lo hanno regalato a noi.

La febbre infuria...

Zigurrat è malato e quindi, oltre a postare poco ( e la cosa è evidente), non può muoversi.
L'incontro di domani con Pera a Bologna è molto, molto a rischio.