Il 13 e 14 giugno 2004 si votò ad Ascoli Piceno per l'elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale. Si fronteggiavano Piero Celani , sindaco uscente (CdL), Giorgio Rocchi (L'ulivo+ sinistra radicale), Mauro Martini (ex F.I. lista civica) e Davide Aliberti (lista civica).
Ebbene come 5 anni prima, il sindaco uscente Piero Celani vinse al primo turno. Ovviamente festeggiammo tutta la nnotte questa nuova vittoria.
Peccato che immediatamente i sinistri, sconfitti dalle urne, non riconobbero la vittoria iniziarono un feroce ricontrollo presso la commissione elettorale comunale denunciando ireegolarità in almeno tre seggi. La loro tesi è che si doveva andare al ballottaggio poichè se fossero state riscontrate e sanate tali irregolarità la percentuale della CdL sarebbe scesa sotto il 50%+1.
Il loro schema era molto semplice. secondo loro le due liste civiche, formate da delusi della CdL, sarebbero andate con loro e quindi avrenbbero vinto le elezioni. Si ricorda che le due liste civiche non avevano superato lo sbarramento del 3%.
nel riconteggio dei voti dei tre seggi contestati, però, successe una cosa stranissima. La Cdl piuttosto che perdere voti li guadagnò. I sinistri non demorsero e fecero ricorso al TAR.
Il ricorso lo hanno perso, allo stato attuale non rammento se sia finito al Consiglio di stato, ma ad Ascoli Piceno i sinistri ancora devono riconoscere la vittoria elettorale della CdL.
Chissa se qualche giornalista di Tocqueville volesse raccontare questa storiella a chi oggi, da sinistra, da lezione di bon ton elettorale. ovviamente se qualcuno volesse farlo si dovrà documentare, ma basta leggere gli articoli usciti sulle edizioni locali de Il Messaggero, il Resto del Carlino e Corriere Adriatico.
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