mercoledì, aprile 19, 2006

Un anno con B16


Un anno fa il cardinale Joseph Ratzinger veniva eletto papa con il nome di Benedetto XVI. Ancora avevamo gli occhi gonfi di pianto per la morte di Giovanni Paolo II, l'ultimo vero grande protagonista del XX secolo ed il primo del XXI.
Tanto (anche troppo) si è parlato e discusso intorno a Papa Benedetto XVI. Come non ricordare il Manifesto che titolò "il pastore tedesco", ma i co...munisti sono sempre co...munisti.
Eppure il messaggio di questo primo anno di pontificato di Papa Benedetto XVI è stato di una semplicità, di una chiarezza e di una limpidezza disarmante: l'amore.
ma nonn l'amore guidato dalla passione, ma l'amore guidato dalla consapevolezza dell'essere cristiani, cioè dalla ragione.
Quell'amore che deve divenire l'arma per la rinascita di un sentimento religioso in tutta l'Europa e non solo. Strana situazione quella dei cattolici oggi. Sono una minoranza del mondo, ma una minoranza che non ha quei diritti di interdizione e di veto sulla società che possiedono le altre "minoranze" religiose. Questo perchè, paradossalmente, in Europa, il luogo ove la battaglia contro il cattolicesimo è più cruenta, è anche il luogo ove le vestigia del Cattolicesimo sono le più forti.
In questo risiede secondo me la grandezza di Benedetto XVI nel saper coniugare intelligenza ed amore, cuore e mente.

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