giovedì, luglio 13, 2006

Votare la missione si può votare, ma convertire il decreto è compito loro

Silvio Berlusconi ha battuto il colpo. Intendiamoci non rinneghiamo di aver sottolineato ciò che l'opposizione di Centrodestra ha fatto, rectius non ha saputo fare, fino a questo momento in Parlamento.
L'ultima stronzata è stata fatta ieri in Commissione Affari Istituzionali del Senato.
Ma la disponibilità, senza se e senza ma, a votare il rifinanziamento della missione in Afghanistan espressa dal leader del centrodestra a nome di tutta la opposizione non è una mossa pergrina.
Anche noi siamo per non fare sconti a Romano Pordi, lo abbiamo scritto per mari e monti, ma questa disponibilità ci convince.
Se l'Unione voterà a favore del rifinanziamento farà una figura di merda, (quando ci vuole ci vuole), se non lo farà Romano Prodi dovrà prendere atto dello sfaldamento della sua maggioranza e tirarne le conseguenze. Potrebbe anche non dimettersi, ma il danno di immagine sarebbe insopportabile ed avremmo almeno tutta l'estate per martellarlo, e subito dopo arriverà la Finanziaria.
Se l'Unione voterà contro sè stessa, la maggioranza è finita. Morta,deceduta,kaputt,andata e chi ha più sinonimi li usi.
La disponibilità senza se e senza ma va bene però, perchè il però ce lo vuole, la Casa della Libertà deve votare a favore del rifinanziamento della missione in Afghanistan non deve approvare la legge di conversione del decreto.
Quello è compito di una maggiornaza che si ritenga tale.

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