lunedì, luglio 31, 2006

cari sinistri, sull'indulto la scusa del ricatto non è convincente

Cari sinistri,
ok mi sono sbilanciato, io non vi amo e credo che la cosa sia reciproca, ho deciso di scrivervi questa lettera aperta per dirvi che sull'indulto la scusa del ricatto non è convincente.
Abbiamo già scritto che la riforma dell'articolo 79 della Costituzione, introdotta nei primi anni '90, era una polpetta avvelenata. Una polpetta avvelenata lasciataci dalla stagione giacobina e giustizialista di Tangentopoli. E non è un caso se proprio il campione di tangentopoli, l'ex PM Antonio Di Pietro, sia stato il campione dei contrari all'indulto.
Abbiamo parlato di scusa, "cari" sinistri, e vi diciamo subito il perchè. La nostra è ancora una democrazia parlamentare, aggiungiamo che per difendere QUESTA Costituzione vi siete pubblicamente stracciati le vesti, ed in quanto tale la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica sono i luoghi principe della formazione della volontà politica. Nella democrazia parlamentare il principio cardine è quello della maggioranza, ed in maggioranza ci siete voi cari sinistri.
Alla maggioranza compete l'onore e l'onere di formare un governo e di guidare i lavori del Parlamento, la minoranza , se ben fatta, ha il compito di vigilare e di proporre proposte emendative e/o alternative. In virtù di questo principio, se una legge arriva alla sua approvazione definitiva è perchè così ha voluto la maggioranza politica parlamentare.
Anche sull'indulto il discorso non cambia, certamente la questione del quorum elevato rischia di offuscare tale principio, ma non dimentichiamoci che se la maggioranza ulivista non avesse voluto l'approvazione dell'indulto, questo non sarebbe mai divenuto legge. A poco sarebbe servito il presunto ricatto di Forza Italia e UdC. Se l'indulto non fosse corrispondente all'identità, alle convinzioni ed all'utilità della maggioranza dell'Unione, oggi parleremo di un inutile spreco di tempo e di attese disilluse dei detenuti.
La questione però, "cari" sinistri, sembra essere altra ed allora abbiate il coraggio di dirla tutta.
Nel giro di due settimane, infatti, in Parlamento tutta o almeno ampi settori della CdL hanno votato insieme alla maggioranza su questioni importanti come il rifinanziamento delle missioni in Afghanistan e l'indulto, mentre soprattutto al Senato il Governo è cosretto a porre questioni di fiducia a go-go per paura della sua stessa maggioranza.
E' proprio la questione dell'allargamento della maggioranza, oppure una sua mutazione, quella che vi spaventa, "cari" sinistri. Avete avuto il segnale che la componente ulivista è disposta a liberarsi di voi come ci si libera della zavorra quando non si riesce ad volare più alto, e purtroppo la mongolfiera dell'unione è abbastanza appesantita da poltrone, poltroncine e strapuntini.
Buon volo....basso.

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