lunedì, luglio 24, 2006
Senza Montanelli e la Voce
Il primo ricordo che ho di indro Montanelli è legato alla mia infanzia. Ero un piccolo mocciosetto che amava leggere ed ero a casa di mio nonno. Era una estate calda come oggi. Il mio nonno, di origine familiare socialista, prese un libro dalla sua biblioteca e me lo diede in mano. Ricordo il titolo "L'Italia dei Comuni" e gli autori Indo Montanelli e Mario Cervi.
Rimasi colpito dalla scrittura e venni catapultato, grazie alla magia della scrittura, in quel particolare periodo storico dove si andava formando una certa idea dell'Italia.
Ricordo anche mio nonno nel darmi quel libro mi disse: "Montanelli è un fascista, ma un fascista galantuomo. Già solo per questo dovrebbe essere letto.".
Ebbene a 5 anni di distanza dalla morte di Indro Montanelli mi fa davvero piacere ricordare quell'episodio. Col tempo ho letto anche altri scritti di Montanelli ed ho capito che Montanelli non era un fascista, ma un autentico conservatore galantuomo. Montanelli è stato il grande padre di quella destra che oggi non c'è, come ha scritto Venenziani, ma a cui tutti noi aspiriamo.
"Noi volevamo fare, da uomini di destra, il quotidiano di una destra veramente liberale, ancorata ai suoi storici valori...Insomma l'organo di una destra che oggi si sente oltraggiata dall'abuso che ne fanno gli attuali contraffattori. Questa destra fedele a se stessa in Italia c'è.". Così scriveva il maestro di Fucecchio il 12 aprile 1995 nell'ultimo editoriale della sua ultima creatura, il quotidiano la Voce.
Oggi Montanelli è purtroppo una icona del centrosinistra, arruolato in nome del suo ultimo periodo antiberlusconiano. Credo che il compito di una destra davvero liberale e conservatrice sia quello di riappropiarsi di un maestro... e di capirlo.
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4 commenti:
No dai, non è un'icona della sinistra: si sono appropriati di un personaggio in virtù di uno spezzone della sua esistenza, ma ridurre la vicenda montanelliana agli ultimi anni della sua vita è un torto a lui e alla destra. Si approprino di quel che vogliono, noi sappiamo che Montanelli è nostro e tanto basta.
Peccato che non ci sia più un giornale come "La Voce" ... di Prezzolini
harry hai detto molto meglio di me quello che volevo dire
grazie, sono d'accordo con te.
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