Fausto Bertinotti, presidente della Camera. Franco Marini, presidente del Senato. Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica.
Se l'Unione avesse vinto nettamente la campagna elettorale non avremmo avuto niente da dire. Non si può essere anglosassoni quando si vince e corporativi quando si è sconfitti, ma quando si arriva a meno di 25 mila voti dal pareggio allora qualcosa da dire ce lo abbiamo.
Il Centrodestra si fa infinocchiare e lascerà che il faccione unto di Prodi proclami "urbi et orbi": "3 a zero, 3 a zero.".
Nonostante siamo maggioranza del paese, la nostra classe dirigente non riesce ad imporsi. Intendiamoci, Napolitano non lo volevamo, perchè continuiamo a credere che sia la peggiore scelta possibile, confortati dal fatto che era la scelta di Marco Pannella (Scalfaro docet).
Ma, forse, senza seguiree l'apostata Follini qualcosa di più si poteva fare.
Non lo si è fatto.
Incapacità ? Impotenza ?? Insipienza ???
Quale che sia il vero motivo non mi interessa, credo però che sia venuto il momento per aprire nella CdL una questione generazionale incardinata su una questione di dirigenza.
Facciamo ovviamente gli auguri al nuovo Presidente della Repubblica Italiana, pur mantenendo i nostri dubbi.
mercoledì, maggio 10, 2006
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