Non siamo stati dei coglioni e non abbiamo abboccato alle falsità di Prodi durante la campagna elettorale. Sapevamo, come la maggioranza degli italiani, che, in caso di vittoria dei sinistri, ci aspettava la stangata fiscale.
Una stamgata che il soporifero professore emiliano, ovviamente, non ha applicato al suo Governo visto che tra ministri, viceministri e sottosegretari erogherà, a carico della fiscalità generale, più di 14 milioni di euro in stipendi. In campagna elettorale il loro slogan era "la serietà al potere", oggi prontamente modificato in "l'avidità al potere".
Ma la stangata deve avvenire in nome di un interesse superiore e previa adeguata campagan di veleni contro l'unico spauracchio che oggi in Italia per i loro governati-coglioni vale sempre ed in qualunque luogo e tempo: Silvio Berlusconi ed il suo governo.
Agiteranno lo spauracchio del cavaliere e tutti i lor coglioni si accoderanno dicendoci che pagare le tasse è giusto, che bisogna pagare di più perchè bisogna aiutare chi è indietro e poi, malignamente, ci diranno che, siccome sotto il governo Berlusconi non le abbiamo pagate, è venuto il momento di saldare i conti.
A quesdto punto, però, non potremmo più rimanere in silenzio, a rischio di passare per coglioni anche noi. C'è bisogno di un moto di ribellione, anzi di eversione.
Una bella eversione fiscale contro la loro arroganza, insipienza, avidità e falsità. Qualcosa che costoro non hanno mai visto, nè sentito. Si tratta solo di rivolgere contro questi coglioni sinistrati le loro stesse armi.
Già mi immagino una bella serrata dei vari liberi professionisti e dei vari panettieri, tabaccai, macellai, via andando sulla scala merceologica. Che bello sarebbe vedere i vari autisti del tram, impiegati pubblici, sindacalisti e via di seguito che vanno a lavorare.
Ci chiameranno delinquenti, eversivi, terroristi, ma chi se ne frega di costoro. L'eversione fiscale è necessaria contro la restaurazione delle tasse.
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