giovedì, giugno 08, 2006

Un Si contro il conservatorismo costituzionale

Votare il SI al prossimo referendum confermativo del 25 e 26 giugno prossimi è un obbligo per tutti coloro che vogliono riformare questo paese.
La vittoria del Si, infatti, sarebbe una vittoria contro quello che definisco il conservatorismo costituzionale.
In nessun altro paese, come in Italia, vi è il feticcio della Costituzione.
Espressione di questo feticciato è contenuto nel programma dell'Unione quando in materia di riforme costituzionali, l'attuale maggioranza prevede testualmente: "Modificheremo il quorum previsto dall’art. 138 della Costituzione elevando la maggioranza necessaria per l’approvazione, in seconda lettura, di leggi di revisione costituzionale.".
Questa previsione, se si realizzasse una cosa del genere, infatti, vorrebbe dire una sola cosa: il trionfo della consociazione.
Quella stessa consociazione che, a norme costituzionale vigenti, ha prodotto debito pubblico, clientele, privilegi, partitocrazia, sindacatocrazia, gerantocrazia, inefficenza, inefficacia e burocratismo. Quella stessa consociazione che ha svilito il merito, la voglia di intraprendere, i diritti e la libertà.
Certamente la riforma della CdL poteva essere fatta meglio, ma la vittoria del Si al referendum costituzionale significa, tra l'altro, anche lasciarsi aperta la possibilità di poter adeguare la Costituzione senza mercanteggiare e senza dover annacquare la propria visione del paese.
Il possibile riformatorismo costituzionale contro il certo conservatorismo costituzionale, questa è la vera posta in gioco al referendum.

p.s.: questo blog aderisce al comitato per il si

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo! GM

Carletto Darwin ha detto...

Che intendi per feticcio? Una cosa vecchia (ma allora tanti paesi ce l'hanno, USA in testa) o una cosa inapplicata (ma anche qui non siamo i soli).
Una costituzione è un valore comune di una nazione; e il gioco che fai tu a dire che sarebbero conservatori quelli che non la vogliono modificare, è da sofisti.
Alcuni valori e meccanismi della nostra costituzione, o di quella di altri paesi, sono vecchi e stravecchi. Ma sono validissimi. È vecchissimo il principio che ogni uomo è libero, è vecchissimo il rispetto dei diritti umani, è vecchissimo il diritto di voto, il fatto che il governo abbia un presidente e che possa essere mandato a casa. Tutta robba vecchia e stravecchia.
Ovviamente si può discutere di punti molto importanti, come la struttura di governo o del federalismo, ma dovrebbero essere discussioni fatte in comune. Errore che sia il centro-sx nel 2000 che il centro-dx con questo patchwork, hanno fatto.
Inoltre il consociativismo sui valori fondamentali e sui meccanismi della repubblica, non ha niente a che vedere con il debito pubblico o il burocratismo.
Gli USA hanno anche un debito enorme, hanno anche strutture burocratiche enormi e non funzionali (e.g. la CIA per l'11 settembre, o la NASA). Ma non per questo riformano la costituzione ogni 5 anni.
Ti ripeto, viva il consociativismo quando si parla di forma e funzionamento dello stato. Io me ne morirei di trovare un accordo con gran parte del centro-dx sullo stato.
Magari verrebbe fuori che molte persone da quella parte un'idea dello stato proprio non ce l'hanno. E che anche con la costituzione americana avrebbero da ridire.
E questo non vuol dire che loro sono dei fantastici innovatori, e chi difende la costituzione sia un conservatore.
Vorrebbe dire che sono dei "distruttori". Period.