Se non l'avessi sentito con le mie orecchie, non ci avrei creduto. Eppure ieri sera durante PrimoPiano, trasmissione di rai 3, Gentiloni, "onorevole" della Margherita e presidente bipartisan della Commissione di Vigilanza Rai, durante un contraddittorio con Fabrizio Cicchitto (Forza Italia), ha definito, testualmente, 4 mattacchioni, i manifestanti che sabato hanno bruciato le bandiere americane ed israeliane.
A puro titolo di cronaca ricordiamo che in tale corteo che ha visto la presenza di, "autorevoli" esponenti unionisti come Cento, Rizzo e Diliberto ed il tromabato illustre di RC Ferrando .
Mancava solo che Gentiloni dicesse che questi 4 mattacchioni abbiano bruciato i drappelli in questione perchè avessero freddo.
Dopo aver liquidato questi incivili e delinquenti con un buffetto sulla guancia, il presidente Gentiloni ha subito spostato, compiacente Maurizio Mannoni, il tiro verso il pericolo neonazista rappresentato dalla Mussolini & Co., ed il pericolo intollerante ed estremista rappresentato dalla Lega.
E' inutile ricordare qui il famosissimo motto dalemiano"La Lega è una costola della Sinistra", oppure la scandalosa vicenda della sfiducia individuale al ministro, tecnico, Filippo Mancuso del Governo, tecnico, di Dini, messo in piedi da una operazione, tecnica, orchestrata dal madonnaro Oscar Luigi Scalfaro e dal suo fido segretario, quando Mancuso voleva indagare sui risvolti eversivi che la Lega stava assumendo.
Oppure vogliamo ricordare la fine della scorsa legislatura, quando, anche grazie ai voti dei neofascisti di Forza Nuova, il centrosinistra approvò la riforma del Titolo V dellla Costituzione proprio per inseguire i voti della Lega che, nel frattempo, aveva ricucito con la CdL ed aveva portato alla vittoria nelle precedenti elezioni regionali.
E proprio in occasione delle ultime regionali in Lazio, come non ricordare il soccorso Rosso che il centrosinistra apportò ad Alessandra Mussolini, arrivando a falsificare le firme, pur di arrecare un danno al governatore Storace. Eppure in quella occasione nessuno paventò un pericolo neofascista, anzi tutti parlarono grande prova democratica.
Nessuno ricorda a questi signori, che i 4 mattacchioni e piromani di sabato pomeriggio, sono gli stessi che, oggi in Piemonte, adottano tattiche da guerriglia in nome di un "No TAV" che in realtà è solo una protesta contro il Governo.
Nessuno ricorda a questi signori che i 4 mattacchioni di sabato pomeriggio sono gli stessi che, quando urlano 10, 10, 1000 Nassirya, offendono una delle pagine più tristi della storia italiana, segnata da una grande esperienza collettiva di condivisione del dolore. Come non ricordare, infatti, le file di persone davanti all'altare della Patria pronte a fare la fila per onorare i militari italiani uccisi barbaramente.
Mi piacerebbe che stasera,a Ballarò, gli esponenti della Cdl si portassero dietro le stampe delle pagine dei giornali in cui questi signori vomitano le loro cagate e di fronte a tutti, in un impeto di furor polemico, chiedessero il conto di tutto.
Basta con l'essere dialoganti, basta essere tolleranti.
Un po' di tempo fa anche 4 mattacchioni, sotto Adolf Hitler, in una birreria decisero di fondare un partito, e sempre questi 4 mattacchioni si divertivano a bruciare e bandiere, poi i libri ed infine le persone.
martedì, febbraio 21, 2006
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