martedì, febbraio 28, 2006
A music jump back in time
la colonna sonora della mia adolescenza è stata segnata dalla musica dei The Cure, The Smiths, The Housemartins e Depeche Mode. Chi ha amato, ama ed amerà questi gruppi, può capire la mia meraviglia, dopo che ho ascoltato le canzoni dei The Organ con il loro album d'esordio Grab That Gun.
Vi consiglio soprattutto Brother con il suo inzio che ricorda molto Boys don't Cry, al punto che mi aspettavo la voce di Robert Smith.
La particolarità del gruppo di The Organ, oltre al fatto di essere canadesi, è che sono tutte donne.
lunedì, febbraio 27, 2006
Il manifesto ferma l'ondata...della mia diarrea
"Congratulazioni, prof Pera. Con un solo “manifesto” li ha stanati.L’Europa peggiore - ignorante, razzista,meschina, violenta, oscurantista, codina, odiatrice di Voltaire e ammiratrice di Schwarzenegger - è tutta con lei."
Questa è la conclusione dell'articolo di tale articolo di Maria R. Calderoni sul manifesto dell'edizione di domenica e lunedì.
“Aprire il sito periano (da Pera), www.perloccidente.it, è come ritrovarsi faccia a faccia con una specie di animal house, che con la civiltà - non solo quella occidentale tanto invocata,ma la civiltà tout court - non ha niente a che vedere."
Questa invece l'apertura dello stesso artcolo.
Davvero vogliamo rispondere gentilmente ed educatamente a chi utilizza questa prosa da estremista, questo eloquio la cui frase più intelligente sarà "10, 100, 1000 Nassirya" ?
Davvero vogliamo rispondere a chi usa un linguaggio da kamikaze (kagacazzo) ??
Davvero vogliamo rispondere a chi adotta un tale linguaggio di merda ???
Io no davvero.
Però vi dico cosa ho fatto ieri con la pagina del manifesto in questione.
Ho ritagliato l'articolo e con lo stesso mi ci sono ampiamente, estesamente, largamente, abbondantemente, generosamente, riccamente, dettagliatamente, minuziosamente, acciuratamente, particolareggiatamente e copiosamente PULITO IL CULO.
Mi scuso con la giornalista in questione per aver usato ben 11 avverbi, non era mia intenzione offenderla con tale loquela.
Occhio per okkio, merda per merda.
domenica, febbraio 26, 2006
Crozza Amara
"Ha vinto le primarie il Mortadela, nostra es la culpa", cantava così Maurizio Crozza nella oramai "mitica" Zapatero a RockPolitik. Sulle note di bambolero, il bravissimo comico invocava un leader con almeno l'1% del carisma del primo ministro spagnolo per (il bene del)l'Italia.
Ieri invece Crozza ha "incoronato" il Mortadela Prodi come "leader", ("Romano, Romano, fajela vedè, Romano"), mettendo definitivamente in soffitta la nostalgia iberica per il Zapa.
Non potendo mangiare Jamon spagnolo si è accontentato della Mortadella, potremmo dire se fossimo caustici.
Eppure crediamo che Crozza, il quale è un fantastico caricaturista, basti ricordare le parodie di Arrigo Sacchi e Serse Cosmi, incorona il Mortadela Prodi perchè sa che, se il professore dovesse andare al Governo, avrebbe materiale per le sue caricature per gli anni a venire.
Allora non lo fa perchè gli piace la mortadella, lo fa perchè anche lui deve mangiare.
Lo capiamo, ma speriamo che rimanga disoccupato (per il bene di tutta l'Italia).
venerdì, febbraio 24, 2006
Se i teocon hanno una visione più chiara e coesa della nostra allora serve allearsi con loro.
Per l'Occidente, l'iniziativa politica lanciata da Presidente del Senato Marcello Pera, come tutte le idee forti, non ha mancato di suscitare grandi apprezzamenti ed altrettanto grandi stroncature, anche all'interno di Tocqueville.
C'era da aspettarselo e c'era da auspicarselo.
Quello che qui, però, non si condivide è lo spirito da ordalia divina che anima l'uno e l'altro schieramento.
Io credo che il discutere di questa iniziativa, che a mio giudizio è lodevole e benemerita, sia quel segno che la libertà è uno dei beni fondamentali da salvaguardare e da proteggere a tutti i costi.
Proprio per questo, questo blog ha aderito convintamente, primo perchè non capita tutti i giorni che qualcuno si ricordi di pronunciare parole definite e definitive come Occidente, che qualcuno scriva a chiare lettere che "L'Occidente è in crisi. Attaccato dall'esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, non è capace di rispondere alla sfida. Minato dall'interno da una crisi morale e spirituale, non trova il coraggio per reagire.", che qualcuno, oltre ad una lucida analisi delle cause della paralisi, dia anche la ricetta per passare all'azione.
Per me, patito del coaching e della PNL (programmazione neurolinguistica), non basta conoscere le cuase della propria inattività, ma, una volta avuta conoscenza della cosa, serve passare all'azione.
In questo attuale momento storico, ai liberali, ovviamente non a tutti, manca questa scintilla ed ecco perchè se i teocon nostrani hanno una visione più chiara e coesa della nostra allora serve ( e tanto) allearsi con loro.
Oggi, grazie all'Occidente, possiamo discettare su queste questioni sui nostri blog e sul nostro aggregatore. Certo questo Occidente non sarà il migliore possibile, ma coloro che ci attaccano vogliono che queste discettazioni non siano più possibili.
Questo io non lo voglio, per questo mi arruolerò in qualunque iniziativa possa preservare, e poi magari allargare, i confini della nostra libertà.
Oggi poco mi importa se le mie parole sono quelle di Marcello Pera o di Oriana Fallaci, mi importa che ci siano e se qualche liberale, queste parole non le sa o non le vuole più pronunciare allora peggio per lui.
E se in questa lotta, ci deve scappare pure le pirlate di un Calderoli, peccato.
Perchè vuol dire che proprio i liberali hanno fallito, abbandonando il campo e lasciando ai vari estremismi, anche i più beceri, la possibilità di scorrazzare felici.
Siamo per l'Occidente, è vero e continueremo ad esserlo, anche se lotteremo perchè assomigli sempre più come ce lo auguriamo.
giovedì, febbraio 23, 2006
A date with Christian ovvero Appuntamento su la7 stasera ore 21,30
Stasera ore 21,30 su la7 c'è il documentario di Christian Rocca in collaborazione con Stefano Pistolini e Francesco Bonami.
Il titolo è bellissimo "Dalla parte degli angeli"
Chi non lo vede è un Michael Moore !!!!
Il titolo è bellissimo "Dalla parte degli angeli"
Chi non lo vede è un Michael Moore !!!!
Una parola definita e definitiva: Occidente
Ho aderito anche io all'iniziativa per l'Occidente, che vede tra i promotori il presidente del Senato Marcello Pera.
Perchè ?
Perchè finalmente qualcuno che mostra un po' di coraggio, il coraggio di accostare due termini politically blasfemi Occidente, (con la maiuscola) e civiltà.
Vi pare poco...
Mi sa che metto anche il banner
Perchè ?
Perchè finalmente qualcuno che mostra un po' di coraggio, il coraggio di accostare due termini politically blasfemi Occidente, (con la maiuscola) e civiltà.
Vi pare poco...
Mi sa che metto anche il banner
mercoledì, febbraio 22, 2006
La sindrome del +1
Quando da bambini si litigava si usava l'espressione "+1", per avere sempre ragione.
Questo succedeva ai miei tempi e spero di non essere molto vecchio, (quasi 36 anni).
Comunque il "+1" funzionava così. Se un tuo amico ti diceva. "ti do 10 cazzotti" per te bastava rispondere: "io +1". Non importa quanto fosse grande il numero che il tuo amico-contendente dicesse, c'era sempre un "+1".
A leggere le dichiarazioni di Prodi con la sua proposta di concedere un bonus di 2500 € per i bambini fino a 3 anni e quella di tagliare di 5 punti il cuneo fiscale sembra proprio che il Professore bolognese sia regredito allo stato infantile del "+1".
Ma come ?
Hanno passato anni a dileggiare le promesse di Berlusconi come fandonie, (quando erano in vena di essere buoni), o cazzate, (il più delle volte), sulle tasse e sul baby bonus e loro fanno uguale ??
E perchè il centrodestra non porta in televisione degli emeriti psichiatri che ci dicano che il "Mortadella" è affetto da qualche sintomo psicopatologico, come hanno fatto i sinistri ???
Di fronte a Prodi, oramai, siamo di fronte ad un caso clinico.
E' bastato che i sondaggi rivelassero che la CdL era in rimonta, ( per non parlare del sondaggio americano), per far entrare in corto circuito il "leader" de l'Unione.
Convinto di avere in tasca la vittoria, Prodi ha sottovalutato, come al solito, le capacità del centrodestra ed adesso per invertire il trend deve per forza consegnarsi all'estremismo verbale, fisico ed ideologico dei suoi "alleati-azionisti".
Una sorte di sindrome di Stoccolma o di "Stoccafisso" che si unisce alla sindrome del "+1".
martedì, febbraio 21, 2006
Erano 4 "mattacchioni" in corteo...
Se non l'avessi sentito con le mie orecchie, non ci avrei creduto. Eppure ieri sera durante PrimoPiano, trasmissione di rai 3, Gentiloni, "onorevole" della Margherita e presidente bipartisan della Commissione di Vigilanza Rai, durante un contraddittorio con Fabrizio Cicchitto (Forza Italia), ha definito, testualmente, 4 mattacchioni, i manifestanti che sabato hanno bruciato le bandiere americane ed israeliane.
A puro titolo di cronaca ricordiamo che in tale corteo che ha visto la presenza di, "autorevoli" esponenti unionisti come Cento, Rizzo e Diliberto ed il tromabato illustre di RC Ferrando .
Mancava solo che Gentiloni dicesse che questi 4 mattacchioni abbiano bruciato i drappelli in questione perchè avessero freddo.
Dopo aver liquidato questi incivili e delinquenti con un buffetto sulla guancia, il presidente Gentiloni ha subito spostato, compiacente Maurizio Mannoni, il tiro verso il pericolo neonazista rappresentato dalla Mussolini & Co., ed il pericolo intollerante ed estremista rappresentato dalla Lega.
E' inutile ricordare qui il famosissimo motto dalemiano"La Lega è una costola della Sinistra", oppure la scandalosa vicenda della sfiducia individuale al ministro, tecnico, Filippo Mancuso del Governo, tecnico, di Dini, messo in piedi da una operazione, tecnica, orchestrata dal madonnaro Oscar Luigi Scalfaro e dal suo fido segretario, quando Mancuso voleva indagare sui risvolti eversivi che la Lega stava assumendo.
Oppure vogliamo ricordare la fine della scorsa legislatura, quando, anche grazie ai voti dei neofascisti di Forza Nuova, il centrosinistra approvò la riforma del Titolo V dellla Costituzione proprio per inseguire i voti della Lega che, nel frattempo, aveva ricucito con la CdL ed aveva portato alla vittoria nelle precedenti elezioni regionali.
E proprio in occasione delle ultime regionali in Lazio, come non ricordare il soccorso Rosso che il centrosinistra apportò ad Alessandra Mussolini, arrivando a falsificare le firme, pur di arrecare un danno al governatore Storace. Eppure in quella occasione nessuno paventò un pericolo neofascista, anzi tutti parlarono grande prova democratica.
Nessuno ricorda a questi signori, che i 4 mattacchioni e piromani di sabato pomeriggio, sono gli stessi che, oggi in Piemonte, adottano tattiche da guerriglia in nome di un "No TAV" che in realtà è solo una protesta contro il Governo.
Nessuno ricorda a questi signori che i 4 mattacchioni di sabato pomeriggio sono gli stessi che, quando urlano 10, 10, 1000 Nassirya, offendono una delle pagine più tristi della storia italiana, segnata da una grande esperienza collettiva di condivisione del dolore. Come non ricordare, infatti, le file di persone davanti all'altare della Patria pronte a fare la fila per onorare i militari italiani uccisi barbaramente.
Mi piacerebbe che stasera,a Ballarò, gli esponenti della Cdl si portassero dietro le stampe delle pagine dei giornali in cui questi signori vomitano le loro cagate e di fronte a tutti, in un impeto di furor polemico, chiedessero il conto di tutto.
Basta con l'essere dialoganti, basta essere tolleranti.
Un po' di tempo fa anche 4 mattacchioni, sotto Adolf Hitler, in una birreria decisero di fondare un partito, e sempre questi 4 mattacchioni si divertivano a bruciare e bandiere, poi i libri ed infine le persone.
A puro titolo di cronaca ricordiamo che in tale corteo che ha visto la presenza di, "autorevoli" esponenti unionisti come Cento, Rizzo e Diliberto ed il tromabato illustre di RC Ferrando .
Mancava solo che Gentiloni dicesse che questi 4 mattacchioni abbiano bruciato i drappelli in questione perchè avessero freddo.
Dopo aver liquidato questi incivili e delinquenti con un buffetto sulla guancia, il presidente Gentiloni ha subito spostato, compiacente Maurizio Mannoni, il tiro verso il pericolo neonazista rappresentato dalla Mussolini & Co., ed il pericolo intollerante ed estremista rappresentato dalla Lega.
E' inutile ricordare qui il famosissimo motto dalemiano"La Lega è una costola della Sinistra", oppure la scandalosa vicenda della sfiducia individuale al ministro, tecnico, Filippo Mancuso del Governo, tecnico, di Dini, messo in piedi da una operazione, tecnica, orchestrata dal madonnaro Oscar Luigi Scalfaro e dal suo fido segretario, quando Mancuso voleva indagare sui risvolti eversivi che la Lega stava assumendo.
Oppure vogliamo ricordare la fine della scorsa legislatura, quando, anche grazie ai voti dei neofascisti di Forza Nuova, il centrosinistra approvò la riforma del Titolo V dellla Costituzione proprio per inseguire i voti della Lega che, nel frattempo, aveva ricucito con la CdL ed aveva portato alla vittoria nelle precedenti elezioni regionali.
E proprio in occasione delle ultime regionali in Lazio, come non ricordare il soccorso Rosso che il centrosinistra apportò ad Alessandra Mussolini, arrivando a falsificare le firme, pur di arrecare un danno al governatore Storace. Eppure in quella occasione nessuno paventò un pericolo neofascista, anzi tutti parlarono grande prova democratica.
Nessuno ricorda a questi signori, che i 4 mattacchioni e piromani di sabato pomeriggio, sono gli stessi che, oggi in Piemonte, adottano tattiche da guerriglia in nome di un "No TAV" che in realtà è solo una protesta contro il Governo.
Nessuno ricorda a questi signori che i 4 mattacchioni di sabato pomeriggio sono gli stessi che, quando urlano 10, 10, 1000 Nassirya, offendono una delle pagine più tristi della storia italiana, segnata da una grande esperienza collettiva di condivisione del dolore. Come non ricordare, infatti, le file di persone davanti all'altare della Patria pronte a fare la fila per onorare i militari italiani uccisi barbaramente.
Mi piacerebbe che stasera,a Ballarò, gli esponenti della Cdl si portassero dietro le stampe delle pagine dei giornali in cui questi signori vomitano le loro cagate e di fronte a tutti, in un impeto di furor polemico, chiedessero il conto di tutto.
Basta con l'essere dialoganti, basta essere tolleranti.
Un po' di tempo fa anche 4 mattacchioni, sotto Adolf Hitler, in una birreria decisero di fondare un partito, e sempre questi 4 mattacchioni si divertivano a bruciare e bandiere, poi i libri ed infine le persone.
lunedì, febbraio 20, 2006
Reduce da un blitz in libreria
Bravo Samuele...
A me Samuele Bersani è sempre piaciuto e con la sua nuova canzone lo scrutatore non votante ha fatto di nuovo centro.
L'ironia e la leggerezza del testo riescono a combinarsi piacevolmente con la profondità di visione e di indagine su alcune tendenze in atto nella nostra società.
L'ironia e la leggerezza del testo riescono a combinarsi piacevolmente con la profondità di visione e di indagine su alcune tendenze in atto nella nostra società.
Il maratoneta Luca è partito per la corsa più lunga
Luca Coscioni è morto.
La notizia, fredda e diretta, mi è arrivata stamattina, via sms, nel bel mezzo di un acquazzone invernale. Davvero una brutta notizia.
Anche se non lo conoscevo personalmente, Luca Coscioni era un esempio.
L'esempio che, la volontà della vita e della speranza, è spessissimo più forte delle avversità e della malattia.
Il simbolo vivente che i limiti della fisicità possono essere vinti e sconfitti. Ma stamani, il maratoneta Luca è partito per la corsa più lunga.
Buon viaggio allora, è l'augurio di questo blog.
La notizia, fredda e diretta, mi è arrivata stamattina, via sms, nel bel mezzo di un acquazzone invernale. Davvero una brutta notizia.
Anche se non lo conoscevo personalmente, Luca Coscioni era un esempio.
L'esempio che, la volontà della vita e della speranza, è spessissimo più forte delle avversità e della malattia.
Il simbolo vivente che i limiti della fisicità possono essere vinti e sconfitti. Ma stamani, il maratoneta Luca è partito per la corsa più lunga.
Buon viaggio allora, è l'augurio di questo blog.
domenica, febbraio 19, 2006
Attenzione ai frutti avelenati della "vicenda Calderoli"
Il ministro Calderoli si è dimesso. Lo ha fatto tempestivamente ed in maniera molto più elegante e meno chiassosa di un Follini a suo tempo.
Certamente è da chiedersi se le sue magliette, ma soprattutto le polemiche che ne sono seguite possono aver arrestato quel sentimento diffuso di rimonta che nella CdL e nel suo elettorato si stava respirando.
Dal punto di vista strettamente elettorale possiamo dire che la trovata mediatica ha offerto il destro ad una Unione che, nella polemica contro l'ex ministro leghista, ha ritrovato una sua compattezza che non ha.
Dal punto di vista politico, però, è da dire che la vicenda Calderoli merita una approfondita riflessione. E' strano che nessuno, o quasi, cerchi di capire cosa potrebbe esserci dietro questa improvvisa ondata di sdegno "popolare" che le frange più estreme del fondamentalismo "islamico" hanno sollevato in alcuni paesi contro l'Occidente, i Crociati ed i Cristiani.
Ha ragione Emma Bonino quando afferma che questo spontaneismo popolare non è tanto spontaneo in quei paesi senza democrazia e senza libertà, quindi dobbiamo convincerci che queste "masse spontanee" sono usate a mo' di armi contro paesi occidentali, democratici e liberi che sono riconosciuti come una minaccia al totalitarismo.
In più è opportuno riconoscere che il momento italiano che viviamo è quanto mai delicato. Infatti in Italia sta prendendo forma, una delle campagne elettorali più sanguinolenti e brutte che si ricordino.
Una campagna elettorale alimentata soprattutto dall'odio sia dall'una che dall'altra parte, anche se la parte sinistra è molto più avanti.
Ed allora ecco che l'uso della gente come "armi improprie" potrebbe essere indirizzata ad influenzare l'esito della campagna elettorale italiana.
Non sfugge a nessuno che la sconfitta di Berlusconi significherebbe un indebolimento, quasi mortale, alla coalizione dei volenterosi in Iraq e quindi un colpo al potere democratico degli Stati Uniti e di G.W. Bush.
Certamente è una teoria politologica raffinata, molto più dell bombe di Madrid che hanno portato alla vittoria di Zapatero, eppure una teoria molto verosimile.
In tutta questa vicenda, oltre all'apprezzabile gesto politico di Calderoli, va segnalato un possibile sviluppo che nessuno vuole e men che mai si auspica, però è nell'ordine delle cose.
E' un principio fisico che ad ogni azione corrisponda una reazione uguale e contraria, è un principio sociologico che in una massa di persona è statisticamente certo che ci sia qualche mela marcia. Unendo questi due principi, però, il risultato potrebbe essere che qualcuno possa, speriamo mai, chiamare i cittadini europei a reagire in nome della "legittima difesa" dell'Occidente.
E proprio per evitare tale situazione che la Politica deve dare un colpo d'ala e non chiudere gli occhi di fronte ai possibili frutti avvelenati della vicenda Calderoli.
il tuo semplice apparire
Il tuo semplice apparire
sfocalizza
tutto il resto.
Indistinto ed indistinguibile.
I tuoi occhi sono
I fuochi ellettici
Di orbite di un nuovo universo.
Perpetuo movimento di tempesta.
Armoniosa ed inebriante,
appari e scompari.
Accade che
I miei cammini solitari e silenziosi
Combacino e si intreccino
Con le tue leggi fisiche universali.
Che il suono delle mie parole
Si sovrapponga ai mistici frattali
Con cui il tuo sguardo
divide e seziona il mondo.
Mi sono perduto
Nell’abisso siderale della tua fronte,
nel primigenio odore di creazione che indossi,
nell’aura e nella scia di luce
che lascia
il tuo semplice apparire.
Il tuo semplice apparire
sfocalizza
tutto il resto.
E dentro tutto il resto,
presto,
finirò risucchiato anche io.
Zigurrat
sfocalizza
tutto il resto.
Indistinto ed indistinguibile.
I tuoi occhi sono
I fuochi ellettici
Di orbite di un nuovo universo.
Perpetuo movimento di tempesta.
Armoniosa ed inebriante,
appari e scompari.
Accade che
I miei cammini solitari e silenziosi
Combacino e si intreccino
Con le tue leggi fisiche universali.
Che il suono delle mie parole
Si sovrapponga ai mistici frattali
Con cui il tuo sguardo
divide e seziona il mondo.
Mi sono perduto
Nell’abisso siderale della tua fronte,
nel primigenio odore di creazione che indossi,
nell’aura e nella scia di luce
che lascia
il tuo semplice apparire.
Il tuo semplice apparire
sfocalizza
tutto il resto.
E dentro tutto il resto,
presto,
finirò risucchiato anche io.
Zigurrat
mercoledì, febbraio 15, 2006
Feltri: il più montanelliano dei berlusconiani ed il più berlusconiano dei montanelliani
Ho aspettato un po' prima di scrivere questo post, perchè mi aspettavo che almeno Celentano o Santoro facessero un intervento pubblico, anche senza il suggerimento di Freedom House.
Invece niente.
Vittorio Feltri viene condannato.
Amen. Anzi ben gli sta a questo "berlusconiano", bene ha fatto la magistratura, (vero e proprio feticcio), a condannarlo. Un anno e mezzo è davvero poco, poi, per uno che ha sempre appoggiato il Cav. E se lo stesso non ha approvato una legge ad personam, la colpa è anche un po' la sua. Come si permesso il Feltri ha criticare aspramente il Cav. da Martelli.
La colpa di Feltri è quella di essere, per alcuni, il più montanelliano dei Berlusconiani e, per altri, il più berlusconiano dei montanelliani. In sintesi, troppo intelligente.
E così archiviamo questa condanna, non sarà l'unica e non sarà l'ultima.
E poi, gli avvocati, anche se senatori, devono pur mangiare.
Un'altra italica vergogna.
Non sarà l'unica e non sarà l'ultima...
martedì, febbraio 14, 2006
Impiego...pubblico
lunedì, febbraio 13, 2006
Fortunatamente che...
Fortunatamente Berlusconi pare abbia capito che, in questa tornata elettorale, si gioca il tutto per tutto.
Fortunatamente Fini pare abbia capito che, in questa tornata elettorale, o diventa quel moderno (neo)conservatore, stile Aznar o Sarkozy, che spera e/o sogna, oppure per lui e la destra italiana si aprirà una lunghissima marcia nel deserto.
Sfortunatamente Casini pare non abbia capito che, in questa campagna elettorale, non è possibile "amoreggiare" con il nemico, perchè il nemico non vuole vincere, ma brama l'annientamento fisico, morale e politico dell'avversario.
sabato, febbraio 11, 2006
Tocqueville obsession
Sto guardando la trasmissione su Nessuno Tv con Andrea e Barbara, campioni di Tocqueville, vs Adinolfi.
Avendo appena sentito lo stesso giornalista parlare di Tocqueville mi sono appena convinto che lo stesso Adinolfi ce l'ha con TV per invidia ed anche per ignoranza.
Invidia perchè l'idea non l'ha avuta lui.
Ignoranza perchè è talmente imbevuto di questa sclerotizzata situazione politica italiana che, comunque, gli da visibilità (e da mangiare) che, per lui, non è pensabile uno scenario diverso.
Se tocqueville è talmente odiato, perchè esserne talmente ossessionato ???
Personalmente chi non reputo alla mia altezza, neanche lo considero.
Riguardo la polemica se bloggare sia di destra o di sinistra, la mia risposta è stata questa.
venerdì, febbraio 10, 2006
Rossi di rabbia e non di vergogna, purtroppo
Ecco cosa scrive Carlo Cannella, consigliere comunale di Rifondazione Comunista al Comune di Ascoli Piceno:
"...La Giornata del Ricordo è volta a celebrare quell'Italia imperialista uscita sconfitta dalla guerra, la stessa che possiamo purtroppo ritrovare nella riapertura dei campi di concentramento ad opera del centro-sinistra, chiamati con finezza linguistica campi di permanenza temporanea, dove gli immigrati fermati sono considerati nè più nè meno come gli slavi del 1940;
é la stessa Italia che ha operato una politica interventista nei Balcani, con azioni volte allo smembramento della Federazione Yugoslava, i bombardamenti umanitari sul Kossovo e altre mostruosità dalemiane;
è la stessa Italia della fallimentare missione "Restore Hope" in Somalia, con le feroci azioni dei paracadutisti della Folgore, legata da un filo nero ai migliori reparti d'assalto fascisti;
è la stessa Italia che appoggia oggi il terrorismo americano finanziando la costruzione in Afghanistan del carcere di Pol-e-Charki, la nuova Guantanamo;
è la stessa Italia che interviene in Irak a difesa dei pozzi petroliferi dell'Eni, in spregio dell'articolo 11 della Costituzione e del diritto internazionale.
Italiani brava gente è solo una leggenda, buona solo per coloro che sono abituati ad addormentarsi avvolti nella loro bella bandiera italiana, che sia quella con lo scudo sabaudo, quella col fascio littorio o il semplice tricolore che sventola ancora nei territori occupati di mezzo mondo. ".
Ecco chi sono color che aspirano a governare l'Italia, mandando in Parlamento Caruso e Vladimir Luxuria.
giovedì, febbraio 09, 2006
MonoTeonisti
to dope or not to dope...
ho perso le parole...
Ho perso le parole eppure ce le avevo qua un attimo fa...
Ha davvero senso continuare a scrivere, quando senti delle vere e proprie puttanate da parte di chi, grazie a Bertinotti, andrà a rappresentare l'Italia in Parlamento ???
Ho perso le parole può darsi che abbia perso solo le mie bugie...
Ha davvero senso lavorare, studiare, leggere, aggiornarsi e perdere il sonno, quando basta non fare un cazzo tutto il giorno per prendere un lauto stipendio ed un vitalizio ???
Ho perso le parole e vorrei che ti bastasse solo quello che ho...
Ho solo me stesso. E la grandissima convinzione che questo mondo possa aprire gli occhi.
Credi credici un po' metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo credi credici un po' di più di più davvero...
(Grazie Ligabue)
giovedì, febbraio 02, 2006
Tra Sandro e Vittorio...
La polemica che si è sviluppata tra Sandro Bondi e Vittorio Feltri sulle pagine di Libero in seguito ai "commenti" dello stesso direttore alla trasmissione di Martelli "l'Incudine" rivela un carattere degli attuali esponenti di Forza Italia che, attualmente, è il loro vero limite.
Fidatevi di noi quando diciamo che, da aderenti a Forza Italia, abbiamo contestato le decisioni di Scajola, giudicando il suo "Statuto" poco liberale e democratico, ma dobbioamo qui riconoscere che, in quanto ad organizzazione e programmazione elettorale, Claudio scajola è stato imbattibile ed ineccepibile.
Il 13 maggio 2001, non solo la CdL stravinceva le elezioni con una maggioranza schiacciante, ma Forza Italia si laureava primo partito nazionale con una percentuale di quasi il 30%. Il tutto merito delle scelte organizzative di colui che sarebbe divenuto il ministro degli Interni, oggi attualmente ministro delle attività produttive. Dopo questo trionfo elettorale, il coordinamento del partito è stato affidato al "dinamico duo" Bondi e Cicchitto.
Risultato, Forza Italia non ha più vinto una competizione elettorale ed ha visto la sua percentuale di consensi erodersi sempre più.
Per usare una metafora aziendale, è come se a Bondi e Cicchitto fosse stata affidata una società in perfetta salute, in grado di fare utile ed espandersi sul mercato e costoro, anno dopo anno, per ben 5 anni, presentassero bilanci in rosso all'assemblea degli azionisti.
In una ottica aziendale sarebbero stati già licenziati, mentre nell'ottica partitica di Forza Italia, il dinamico duo, non solo non è stato "licenziato", ma si permette di dare anche delle lezioni.
Il limite degli esponenti di Forza Italia è quello che, visto che sono nel partito di Silvio Berlusconi, sono anche loro dei "Silvio Berlusconi".
Purtroppo, per loro, di Silvio Berlusconi ne esiste uno solo, e mentre l'originale riesce ad essere un vincente, i berlus-cloni sono dei veri e propri perdenti, degli scimmiottatori acritici del Capo.
E proprio perchè scimmiottatori, non riescono a capire quando una critica è fatta a fin di bene, oppure malignamente.
Questo è quello che è successo nella polemica tra Sandro (Bondi) e Vittorio (Feltri), dalla cui parte noi ci schieriamo.
Riguardo l'accusa rivolta al direttore Feltri di essere come il Montanelli "ultima maniera", forse, oltre al fatto che bisognerebbe ricordare le lezioni di giornalismo "di destra" che Montanelli ha impartito, sarebbe necessario sottolineare che Montanelli scelse di non schierarsi con Berlusconi, mentre Feltri ha sempre dichiarato la sua preferenza elettorale e politica per il Cav.
Fidatevi di noi quando diciamo che, da aderenti a Forza Italia, abbiamo contestato le decisioni di Scajola, giudicando il suo "Statuto" poco liberale e democratico, ma dobbioamo qui riconoscere che, in quanto ad organizzazione e programmazione elettorale, Claudio scajola è stato imbattibile ed ineccepibile.
Il 13 maggio 2001, non solo la CdL stravinceva le elezioni con una maggioranza schiacciante, ma Forza Italia si laureava primo partito nazionale con una percentuale di quasi il 30%. Il tutto merito delle scelte organizzative di colui che sarebbe divenuto il ministro degli Interni, oggi attualmente ministro delle attività produttive. Dopo questo trionfo elettorale, il coordinamento del partito è stato affidato al "dinamico duo" Bondi e Cicchitto.
Risultato, Forza Italia non ha più vinto una competizione elettorale ed ha visto la sua percentuale di consensi erodersi sempre più.
Per usare una metafora aziendale, è come se a Bondi e Cicchitto fosse stata affidata una società in perfetta salute, in grado di fare utile ed espandersi sul mercato e costoro, anno dopo anno, per ben 5 anni, presentassero bilanci in rosso all'assemblea degli azionisti.
In una ottica aziendale sarebbero stati già licenziati, mentre nell'ottica partitica di Forza Italia, il dinamico duo, non solo non è stato "licenziato", ma si permette di dare anche delle lezioni.
Il limite degli esponenti di Forza Italia è quello che, visto che sono nel partito di Silvio Berlusconi, sono anche loro dei "Silvio Berlusconi".
Purtroppo, per loro, di Silvio Berlusconi ne esiste uno solo, e mentre l'originale riesce ad essere un vincente, i berlus-cloni sono dei veri e propri perdenti, degli scimmiottatori acritici del Capo.
E proprio perchè scimmiottatori, non riescono a capire quando una critica è fatta a fin di bene, oppure malignamente.
Questo è quello che è successo nella polemica tra Sandro (Bondi) e Vittorio (Feltri), dalla cui parte noi ci schieriamo.
Riguardo l'accusa rivolta al direttore Feltri di essere come il Montanelli "ultima maniera", forse, oltre al fatto che bisognerebbe ricordare le lezioni di giornalismo "di destra" che Montanelli ha impartito, sarebbe necessario sottolineare che Montanelli scelse di non schierarsi con Berlusconi, mentre Feltri ha sempre dichiarato la sua preferenza elettorale e politica per il Cav.
Munich
Uno degli inconvenienti a lavorare in una città che non è la tua consiste nella lento trascorrere delle ore serali, così martedì sera sono uscito di casa, (in affitto), per andare a vedere Munich di Steven Spielberg. Avevo letto tutte le polemiche che erano scoppiate, soprattutto in America, riguardo a questo film di uno dei più famosi cineasti made in U.S.A.
Quello che posso dire è che Munich, almeno secondo me, è un film su una scelta e sulle sue conseguenze.
Certo, è un film sui generis. Ma è anche un personaggio sui generis quello interpretato da Bana. un eroe "tragico", un po' come l'Ettore di Troy, (bruttissimo film), diviso tra il dovere di soldato e la voglia di famiglia.
Vi confesso che mi sono commosso quando Bana telefona alla sua figlia piccola e ci parla. Forse è lì che la scelta iniziale del film si rovescia ed il dover essere di soldato, lascia il posto alla scelta della famiglia.
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