Il 9 e 10 Aprile prossimi gli italiani andranno a votare per il rinnovo del Parlamento dopo una delle più cruenti, se non la più cruenta, campagna elettorale a memoria d’uomo.
Una campagna elettorale, basata sull’odio e sul disprezzo, sulla denigrazione e sull’offesa nei confronti di un unico uomo: Silvio Berlusconi e la sua coalizione, la Casa della Libertà.
Ma questo fascio di odio, disprezzo, denigrazione e offesa si è presto allargata anche nei confronti di coloro che militano o sono simpatizzanti della coalizione stessa.
Tutti noi, infatti, siamo stati considerati dei deficienti, dei mezzi uomini, degli idioti da un fascio di potere corporativo che è composto da “grandi” industriali senza industria, capaci o di produrre utili solo con la mobilità statale, o di delocalizzare nei paesi dell’Est, da professori universitari radical chic, capaci solamente di atteggiarsi a moderni Tribuni della “plebe in cachemire”, pronti a censurare, con la ghigliottina mass mediatica, qualunque tentativo di cambiare le cose, da sindacalisti di lungo corso, incapaci di dare risposte ai lavoratori, ma capacissimi di intascare le prebende statali concesse loro da una legislazione di favore, da frange estremiste di una “finta” emarginazione sociale, capace di opporre un netto rifiuto aprioristico a qualunque tentativo di modernizzazione dello Stato, ma incapace di predisporre un organico disegno di sviluppo coerente, e da un associazionismo “buonista” che, svuotando di ogni significato parole d’ordine come pace, solidarietà, sviluppo e tolleranza, ammanta di una patente di “bontà” le più turpi azioni di gruppi esterni.
Questo, in sintesi, è il gruppo sociale di riferimento della coalizione,a torto definita e definitasi di centrosinistra. Un vero e proprio ircocervo di poteri che hanno un unico denominatore comune: la conservazione.
La conservazione intesa come immobilismo culturale e sociale. Un immobilismo che è fattore di controllo, da parte loro, sia del potere sia delle persone.
La Casa delle Libertà, così come attualmente è, non fa parte di questo disegno immobilista corporativo e conservatore.
E’ una coalizione magmatica ed in continuo movimento, certamente caratterizzata da un certo tasso di litigiosità interno.
E’ una coalizione che si è plasmata e si è configurata intorno al suo leader naturale: Silvio Berlusconi. Un leader che assomiglia, in tutto e per tutto, alla sua coalizione.
Una coalizione che, dopo questi 5 anni di Governo, siamo sicuri abbia capito cosa fare per rompere quello schema soffocante ed ingabbiante che ha la faccia di Romano Prodi.
Il 9 ed il 10 Aprile prossimi bisognerà scegliere tra queste due opzioni tra il fascio delle corporazioni e della conservazione, rappresentata dall’Unione, e la probabilità di rottura di questo schema, che si presenta sotto le insegne della Casa delle Libertà.
Questo è un appello per SCEGLIERE L’OPZIONE della CASA DELLE LIBERTA’, affinché l’11 aprile possa significare, per noi militanti e simpatizzanti della Casa delle Libertà, in tutte le sue componenti, un giorno migliore, un giorno di dignità, un giorno di libertà.
Per far si che questo accada, basta un pizzico di impegno. L’impegno a convincere un deluso della Casa delle Libertà, e purtroppo ce ne sono, a darvi fiducia.
Una fiducia che si traduca in un voto ad un partito della coalizione, qualunque esso sia.
Immaginate che goduria vedere i vari intellettuali soloni andar via dall’Italia a testa bassa, dopo aver prodotto gli ennesimi appelli a favore della democrazia, (la loro, ovviamente !!!).
Immaginate una Italia senza questi corporativi e senza questi conservatori, immaginatevi una Italia più libera.Il 9 ed il 10 aprile prossimi possiamo realizzarla, affinché L’11 APRILE PROSSIMO SIA DAVVERO UNA GIORNATA MIGLIORE.
(chi volesse aderire a questo appello è pregato di scriverlo sui commenti)
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