sabato, gennaio 21, 2006

La libertà di un uomo è un bene supremo


Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha rinviato alle Camere la Legge Pecorella, cioè quella norma che prevede l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione.
Ha vinto, per ora, la lobby dei giudici che usano i processi a scopo spettacolare.
Strano che chi, tutti i giorni, si riempe la bocca della parola Giustzia, oggi decida di pronunciarla similmente a "Forca".
Il presidente Ciampi con questa inopportuna scelta ha deciso di chinare il capo allo strapotere della lobby politicizzata di alcuni magistrati, invece che esaltare il valore, costituzionalmente protetto, della libertà e dell'innocenza di un uomo.
Peccato, peccato che il presidente, che aveva auspicato di finire il suo mandato con dignità, abbia macchiato la sua presidenza con questa grandissima ed indelebile macchia.
Noi rimaniamo dell'idea che è meglio un colpevole in libertà che un innocente in galera, purtroppo il presidente Ciampi, che mi rappresenta, la pensa esattamente all'opposto.
Adesso speriamo che la CdL riesca ad approvare, per la seconda volta e senza cambiare una virgola, la legge Pecorella.
Adesso serve una prova parlamentare di forza della maggioranza di centrodestra, serve perchè la libertà di un uomo è un bene supremo, non le urla dei togati di avanspettacolo.

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