lunedì, gennaio 30, 2006
La sinistra ed il ritono del mito del tele idiota...
E così siamo tornati dei teleidioti. Succede sempre così, fateci caso.
Non appena i nostri sinistri fiutano l'aria della sconfitta, ecco che ripescano l'idea che gli italiani sono stupidi e dei teleidioti.
Per loro, la maggioranza degli italiani non ha un cervello, ma un tubo catodico. Un po' come succedeva nel film di Batman in cui Jim carrey interpretava l'enigmista, i cui panni sono riservati, d'ufficio, a Silvio Berlusconi.
Un popolo di teleiodioti, di beoti catodicizzati, così siamo diventati.
Eppure quando tutti i sondaggi sembravano preannunciare una "passeggiata di salute" per l'Unione, i nostri sinistri erano pronti a spandere "urbi et orbi" la lieta novella dell'avvento di Prodi e della sua "età dell'Acquario".
Gli italiani, senza distinzioni di sesso, razzza, età e canale tv, erano intelligenti e maturi.
Ora non lo siamo più.
Possibile nessuno abbia spiegato ai nostri sinistrati che chi non era d'accordo avrebbe avuto qualcosa da ridire a proposito di quello che dicevano ???
Eppure non fanno altro che citare l'ultimo Montanelli e la sua famosa profezia sugli anticorpi per Berlusconi. Bene se lo avessero davvero capito, forse, starebbero tuti zitti.
Cosa impossibile, per loro l'aria inghiottita deve uscire da una qualunque parte.
Noi preferiamo la parte superiore, almeno inquinano solo la campagna elettorale....
giovedì, gennaio 26, 2006
Avere sei anni ad Auschwitz...
Il nome di questo posto è troppo difficile da dire
e troppo pesante da sopportare.
Neanche oggi è sorto il sole,
e come potrebbe.
Tutto è diviso a metà.
Noi piangiamo,
gli altri urlano.
Apro la bocca solo per mangiare
una crosta di pane.
Non ho la forza neppure
per odiare.
Ho sei anni oggi.
Ma nessuno mi regala libertà.
Oggi anche io dovrò camminare in fila
insieme agli altri.
E' un giorno come gli altri,
ed io avrò sempre sei anni oggi.
Tra pecore e poesia ( i segreti di Brokeback Mountain)
I segreti di Brokeback Mountain è davvero un bel film e non era facile.
Non era facile trattare l'argomento di un amore omosessuale senza scadere nel pecoreccio o nella morbosità.
Ang Lee, indimenticabile regista de la tigre ed il dragone, ci è riuscito in pieno, grazie ad un lirismo paesaggistico da favola e alle interpretazioni densie e drammatiche di Ledger e Gyllenhall, ( indimenticabile il suo Donnie Darko).
Consigliatissimo....
mercoledì, gennaio 25, 2006
Ammutolito er mutanda
Ci voleva proprio la rissa da pollaio di domenica pomeriggio per far aprire gli occhi sulla bruttezza di Domenica In ???
Non si può definirla TV trash, perchè il trash ha una sua logica ed una sua estetica.
La rissa tra gallinacci, provocata da una giornalista come Monica Setta di cui avevo una buon a opinione per il modo in cui sapeva trattare la materia del "costume" su la 7, ha solamente fatto cadere il velo di ipocrisia di Domenica In.
Er mutanda verrà epurato da Rai Uno, insieme a Pappalardo, la Venier ha preso una giornata di sospensione.
La bruttezza di questo episodio ha anche permesso a Del Noce di fare un figurone, ed è tutto dire...
Peccato per er Mutanda.
Voleva candidarsi con Forza Italia, ed è stato appiedato proprio da un esponente dello stesso partito.
..meglio lui in mutande, che il Cav.
Le lacrime del coccodrillo
Aspettiamo rispettosamente cosa deciderà la magistratura sulla vicenda della vicenda Wanna e Stefania Marchi.
Ma non possiamo non registrare il cambiamento di strategia difensiva della Wanna. Le lacrime di ieri sera, infatti, sono state una evidente breccia nel muro di ostinanta ed ostentata indifferenza che le due imputate hanno sempre tenuto.
Prima del processo le signore Marchi avevano propositi bellicosi e promettavano che l'avrebbero fatta pagare a chi le accusava ingiustamente, ieri le lacrime.
Lacrime di coccodrillo invero.
...ma una sola giornata non basta
Il 27 gennaio sarà la giornata del ricordo in memoria della Shoah.
E già impazzano le polemiche sulla sua utilità.
Certamente ricordarsi della Shoah solamente un giorno l'anno non serve a niente. Un evento talmente drammatico dovrebbe essere prima di tutto studiato, capito e ricordato.
La memoria dovrebbe divenire consapevolezza e la consapevolezza dovrebbe muovere le nostre azione affinchè la storia non ritorni.
Se ci si ferma solo al 27 gennaio, vincerà la forma.
Bisognerebbe fare in modo che però vinca la sostanza...
martedì, gennaio 24, 2006
sabato, gennaio 21, 2006
La dedica ad un regalo per la giornata della memoria
Gli antichi greci chiudevano le loro storie con la frase "la favola dimostra che...".
Questa "favola" dimostra che la memoria da sola non basta, serve soprattutto che la memoria sia pronta a guidare le nostre azioni perchè quello che qui si racconta non avvenga mai più.
Questo è il lascito che ogni generazione deve dare in eredità a quelle che la seguono.
Buona giornata della memoria.
Ascoli Piceno li, 21 gennaio 2006
link per la scheda del libro
La libertà di un uomo è un bene supremo
Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha rinviato alle Camere la Legge Pecorella, cioè quella norma che prevede l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione.
Ha vinto, per ora, la lobby dei giudici che usano i processi a scopo spettacolare.
Strano che chi, tutti i giorni, si riempe la bocca della parola Giustzia, oggi decida di pronunciarla similmente a "Forca".
Il presidente Ciampi con questa inopportuna scelta ha deciso di chinare il capo allo strapotere della lobby politicizzata di alcuni magistrati, invece che esaltare il valore, costituzionalmente protetto, della libertà e dell'innocenza di un uomo.
Peccato, peccato che il presidente, che aveva auspicato di finire il suo mandato con dignità, abbia macchiato la sua presidenza con questa grandissima ed indelebile macchia.
Noi rimaniamo dell'idea che è meglio un colpevole in libertà che un innocente in galera, purtroppo il presidente Ciampi, che mi rappresenta, la pensa esattamente all'opposto.
Adesso speriamo che la CdL riesca ad approvare, per la seconda volta e senza cambiare una virgola, la legge Pecorella.
Adesso serve una prova parlamentare di forza della maggioranza di centrodestra, serve perchè la libertà di un uomo è un bene supremo, non le urla dei togati di avanspettacolo.
Topi e Capitani
Antonio Socci non parteciperà alla marcia di San Valentino ideata da Giuliano Ferrara in favore di Silvio Berlusconi, perchè giudica il cavaliere inadatto alla guida dell'Italia per un altro mandato.
E' la solita storia.
Si sputa nel piatto in cui si mangia, si morde la mano che ti fa mangiare...quanti luoghi comuni possono essere riesumati, ed in ciò il prototipo italiano medio ne è assolutamente campione.
Visto che la vittoria di Romano Prodi è probabile, chi "tiene famiglia" si sta riposizionando sulla lunghezza d'onda del presunto vincitore.
Noi preferiamo la metafora dei topi e dei Capitani quando la nave affonda.
Ognuno, in piena coscienza, deciderà da che parte stare.
Da parte nostra, pur non avendo una vocazione al martirio, avendo scelto il centrodestra rimarremo sulla nave, disposti ad affondare con essa, ma prontissimi a riparare le falle e a liberare l'acqua che si imbarca per un fatto di coerenza.
Fortunatamente, nella città dei liberi, ci sono molti capitani coraggiosi con cui ci piace rimanere.
Se poi si dovesse affondare allora speriamo di scampare al naufragio e cercheremo di riconquistare terra per aiutare, insieme agli altri sopravvissuti, a costruire una nuova nave.
Più la leggiamo, più questa metafora ci piace.
Adesso speriamo solo che i topi la smettano anche di scrivere sul giornale dell'inadatto, almeno il morso alla mano sfamatrice va dato per intero.
giovedì, gennaio 19, 2006
Postare è, invece, di destra
Mario Adinolfi ci informa che bloggare è di sinistra. Non solo, ce lo ripete anche una seconda volta: bloggare è di sinistra (2).
E' giusto, ha ragione.
Bloggare, oltre ad essere un BRUTTISSIMO NEOLOGISMO, è anche una CASTRONERIA INCREDIBILE.
INFATTI NON SI BLOGGA, SI POSTA.
Il blog è solo il contenitore, mentre i post sono il contenuto di un blog.
"Bloggare" sarà anche di sinistra, ma POSTARE, poichè frutto di una azione individuale dell'individuo, (nozione sconosciuta ai "sinistri" come sono coloro che "bloggano") è una azione prettamente di destra.
Non e una distinzione capziosa, ma sostanziale.
A Tocqueville si posta e si dialoga tramite post, a sinistra si blogga.
Come dire sostanza vs forma.
Per questo i sinistrati non lo capiranno mai... per fortuna.
da leggere anche la risposta di The Right Nation e Watergate
mercoledì, gennaio 18, 2006
Assalito dalla realtà, D'Alema diventa anche qualunquista... ma noi lo siamo di più
Ebbene l'intervista a D'Alema oggi sulla Repubblica, che Walking Class in un bel post ha già definita come compiacente, è un altro esempio di cosa può succedere se la realtà ti assale troppo forte e troppo repentinamente.
D'Alema, che più parla e più perde quell'alone di superiorità che si era costruito, proprio non ci vuole stare e rispolvera anche argomenti qualunquistici.
"...Solo in Italia, grazie a un sistema di informazione compiacente, può succedere che nel giorno in cui i legali di Consorte dicono che i 50 milioni sono solo suoi il Televideo mette come primo titolo "Anche Prodi incontrò Bernheim". Quello è il titolo di un giornale di partito, o di un giornale di famiglia, non di una testata del servizio pubblico, che pago anch'io come abbonato Rai"....
Diciamocelo francamente, però. D'Alema non è Toto, e quando sbotta con la solita storia "...ed io pago.", fa francamente (sor)ridere.
Confessiamo che, con il presidente DS, abbiamo in comune la data di nascita, (20 aprile) e ci permettiamo di seguirlo sulla strada del suo qualunquismo.
Siccome siamo contribuenti anche noi, ci permettiamo di ricordare a Massimo D'Alema che anche l'(orrido) giornale del suo partito viene finanziato con i soldi pubblici, che il suo partito prende i rimborsi elettorali, (rectius un finanziamento pubblico mascherato), che il suo lauto stipendio da parlamentare è pagato con i soldi dei contribuenti.
E' un debole argomento onorevole D'Alema, noi le consigliamo di lasciar perdere e fare un serio ed approfondito esame di coscienza, anche privato.
Un ordine del giorno votato in direzione nazionale all'unanimità proprio non basta, Berlusconi dice stronzate e mira ad avvelenare la campagna elettorale ?
Basta non considerarlo, se invece dovete ricorrere a queste argomentazioni e a questi toni, allora vuol dire che Berlusconi, magari in maniera approssimativa, ha colpito un nervo scoperto, un nervo che fa molto male.
Talmente male che genera reazioni scomposte.
martedì, gennaio 17, 2006
Figli di...un dio minore
Ma ve lo immaginate ???
Romano Prodi che corre la maratona sull'acqua ed i bambini che dicono ai genitori: "Mamma guarda la mortadella galleggia !!!".
Marcello Pera e Giuliano Ferrara si convertiranno all'islamismo e seguiranno Camillo Ruini che nel frattempo è divenuto un ayatollah.
George W. Bush da "Christian born again" tornerà ad essere un alcolista neanche tanto anonimo.
Pannella e la Bonino che, dopo la dipartita per infarto di Boselli, scioglieranno la Rosa nel Pugno perchè troppo clericale.
La Sbarbati diventerà suora di clausura.
Parisi, finalmente, si scoprirà essere il clone di San Pietro.
Rutelli si sarò ritirato in un convento di cappuccini a coltivare la cicoria.
Fassino e D'Alema, sull'Ikarus, pescheranno uomini sul lago di Tiberiade.
Il risultato di tutto questo non sarà un il nuovo testamento, quando piuttosto un nuovo PACS, scritto da Enzo Biagi, nella parte di Lazzaro.
lunedì, gennaio 16, 2006
Ex voto
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. É raro
ma accade.
Puó darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
piú del fresco germoglio. Tanto e altro
puó darsi o dirsi.
Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.
Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.
Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors'era così come mi pareva
o non era.
Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza é una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.
(Eugenio Montale)
La desolazione...Della Valle
Purtroppo non riesco ad essere obiettivo quando parlo di Della Valle.
Non riesco ad esserlo perchè, da tifoso ascolano, quando l'Ascoli Calcio navigava in cattive acque, proprio il Della Valle, fulgido esempio dell'imprenditoria calzaturiera marchigiana, dichiarò che non gli interessava il calcio.
Da quel giorno, ho deciso che mai e poi mai avrei comprato una scarpa prodotta da questo .... "imprenditore". Ancora oggi non sono pentito di questa mia intuizione.
Adesso che il suddetto Della Valle si è erto ad "Anti-Berlusconi" ed è stato, ovviamente omaggiato, dalla plaudente folla sinistrese. (Non è un caso che Della Valle abbia comprato la Fiorentina perchè etichettato come impreditore "di sinistra").
Insieme all'eskimo ed alle Clark, adesso dovremmo etichettare le Tod's, (prodotte in Romania), come nuova icona dei sinistri.
Secondo me dietro questo suo "antiberlusconismo" pubblico, il Della Valle cova un interesse privato e questo interesse privato. Vi dice niente la querelle sui diritti televisivi del calcio ???
Proprio qui si rivela la vera natura del Della Vallismo, che non è l'anti-berlusconismo, ma un berlusconismo di segno opposto.
Ebbene io almeno preferisco quello originale...
gli urli sinistri non riempiranno l'assenza della mortazza
Oramai, i sinistri italioti, sono senza speranza.
Credevano che bastasse una direzione nazionale per cancellare tutto. Credevano che bastasse dire che hanno scelto il cavallo sbagliato e così tutto sarebbe stato obliato.
Peccato che non abbiano detto niente sul perchè molti dei sinistri abbiano avuto frequenti contatti con il "cavallo sbagliato" e che abbiano cercato di cavalcarlo.
Peccato che non abbiamo ancora saputo come può un "cavallo sbagliato" arrivare al vertice del movimento cooperativa, mettendosi in saccoccia moltissimi "migliori" in sedicisimi emiliani e/o toscani.
Pensavano bastasse poche ore di un finto contrimento valessero almeno 50 milioni.
Si sono accorti che così non sarà e così, invece che essere rossi di vergogna, i sinistri nostrani lo sono rimasti rossi....ma di rabbia.
L'urlo, è il nuovo strumento di propaganda.
Un urlo forte, energico, muscoloso, rabbioso, arrabbiato, adirato, astioso, sdegnato, collerico ed idrofobo: l'urlo contro Berlusconi.
Eppure per quanto possano urlare, i loro ululati non potranno mai non potranno mai riempire una assenza silenziosa che pesa ed è pesante: il silenzio della Mortadella.
Il "leader" dell'Unione, infatti, ben si guarda dall'andare oltre una pura difesa di facciata circostanziata e molto molto circospetta.
Siamo sicuri che le urla dei sinistri contro Berlusconi, in realtà siano "velatamente" contro Prodi.
A noi queste urle beluine ricordano quelle che Howard Dean emise durante le ultime primarie americane del partito democratico.
Sappiamo tutti com'è andata a finire la campagna elettorale...
sabato, gennaio 14, 2006
La tattica del Cav, ovvero come al solito i sinistri non hanno capito niente
Possibile che i sinistri unionisti nostrani non lo abbiano ancora capito ??? E ppure il Cavalier Berlusconi, (che Dio ce lo cosnervi), è già in giro da parecchio.
La tattica del Prmier, infatti, è talmente palese (e redditizia) che, gli sgangherati sinistri nostrani, faticano a capirla.
Berlusconi, infatti, tende a catalizare su di sè tutte le ingiurie che i politicanti di opposizione possono produrre al fine di massimizzare così gli effetti boomerang che le ingiurie, i dileggiamenti e, talvolta, le aggressioni producono.
E' un po' come l'applicazione della legge dell'utilità marginale in economia. Finchè vi è il bisogno ogni dosaggio di un qualunque bene serve a soddisfare quel bisogno, superato però il bisogno ogni dose non produce soddisfacimento, ma esattamente il suo contrario.
Lo stesso accade con il Cav.
Noi italiani abbiamo bisogno di un bersaglio a cui indirizzare le nostre contumelie, infatti siamo il paese del "piove governo ladro", e questo Berlusconi lo sa. Ma quando le contumelie superano la dose omeopatica, allora scatta una sorta di istinto materno per cui siamo portati alla difesa ad oltranza delle persone offese. E questo Berlusconi lo sa ancora meglio.
Ebbene i nostri sinistri hanno superato la dose omeopatica ed adesso, drogati da tale atteggiamento antiberlusconiano, non riescono a smettere.
Prova ne sia l'atteggiamento con cui affrontano l'affaire Unipol-Bnl. Piuttosto che una franca presa di coscienza, che avrebbe significato la perdita di quell'aurea di verginità etica, i sinistri hanno deciso di spingere ancora di più sull'antiberlusconismo ed ogni volta non perdono occasione per rinfacciare al Premier qualunque nefandezza.
Risultato la CdL cresce significativamente nei sondaggi e si avvicina all'Unione.
Non si può parlare di testa a testa, ma ad una sorta di significativa inversione di tendenza.
giovedì, gennaio 12, 2006
Ti ho sognata
un misto tra paura e superstizione...
pensiero notturno
...buona notte a te buona notte a me, buona notte a chi ancora non ho incontrato
buona notte pure a lei, lei te dove sei, anche oggi che ti ho cercata
buona notte a te buona notte a me, buona notte a chi ancora non ho incontrato
buona notte pure a lei
anche oggi che ti vorrei
semplicemente, semplicemente, semplicemente, semplicemente...
(Semplicemente - Zero Assoluto)
...stanotte ho dormito male e queste parole mi ronzavano nella testa...
Per un originale percorso intellettuale di Veneziani sulla Destra
Marcello Veneziani su varie testate, (principalmente Libero), ha lasciato alcuni pregevoli interventi sulla sua idea di Destra.
Alcuni, secondo me, rappresentano un originale percorso intellettuale da leggere e meditare.
Vi lascio i link
Basta voglio una destra con le palle
Inventate qualcosa che sia di destra
Destra senza casa
La verità è che al centro non c'è nulla
Sto con Pera è il nuovo leader della Destra
Ci manca una borghesia alla Longanesi
L'anticamera dei deputati
E' oramai notte sulla politica e l'ultimo spenga la luce
Il Corriere della Pera
Storia ordinaria di una destra fessa
Simulazione di giudizio universale
Rassegnamoci, chi sta a destra va a sbattere
Tra comunismo e Fallaci che destra caos
Qui ci vuole una bella rivoluzione
Finalmente uno di destra, il Papa
Ma quale etica, qui conta al massimo l'etichetta
Punches & Roses..
mercoledì, gennaio 11, 2006
Avete fatto i tifosi ed adesso non potete pretendere che i cori degli avversari smettano...
diciamocela tutta.
Ci avete fracassato gli zebedei da almeno 13 anni con la vostra puzza sotto il naso, con la vostra aria altezzosa e con la vostra attitudine a guardare tutti dall'alto in basso.
Ci avete polverizzato le intime parti basse con la menata della vostra superiorità morale, con la vostra egemonia culturale, con la vostra supposta egemonia politica.
Ci avete proprio rotto i coglioni con le menate contro Berlusconi.
Anzi per voi qualunque elettore del centrodestra è un Berlusconi da distruggere.
Avete messo in circolo l'equazione che essere di destra è uguale ad essere Berlusconi.
Avete soffiato sul fuoco di qualunque polemica contro Berlusconi.
Avete arruolato qualunque arruolabile, purchè parlasse male di Berlusconi.
Ci avete stracciato le palle con la vostra morale, con la vostra paternale e con i vostri slogan.
Vi siete comportati come una curva di ultras con relativi striscioni e cori offendivi.
Ed adesso ???
Adesso che vi siete uniti inopportunamente ad una masnada di malfattori pretendete che la curva avversaria stia zitta ???
Avete fatto il tifo per una squadra e, come ogni buon tifoso che si rispetti, adesso che vostra squadra si è fatta un autogollonzo dovete sopportarne le conseguenze.
Non potete pretendere che gli altri non dicano niente e neanche potete pretendere, adesso, di dissociarvi dicendo semplicemente che avete sbagliato squadra.
Troppo semplice, troppo semplicistico...
Non potete dire che i vostri capi hanno fatto il tifo e che voi eravate in curva solo per vedere la partita.
Voi avete urlato i cori che i vostri capi vi dicevano di urlare.
Ora tocca all'altra curva...
sentita ieri alla radio(deejay)
...And I’m so sick of love songs so tired of tears
So done with wishing you were still here
Said I’m so sick of love songs
So said and slow
So why can’t I turn off the radio...
(Neo - So Sick Of Love Songs)
Bravo Fukuyama
il 4 gennaio sul Corriere è uscito un grande articolo di Farncis Fukuyama dal titolo L'Europa è la Mecca dell'Islam globale.
Da leggere assolutamente...e meditarlo.
Una ballata per Fabrizio
Grazie al Blog dell'anarca segnaliamo questa emozionante e struggente cosi muore un italiano, canzone e video dei Gulliver's band.
Diffondetela, diffondetela....
martedì, gennaio 10, 2006
dedicato a te...
Questo post è dedicato a te.
A te che credi di essere al sicuro, dietro la tua bandiera arcobaleno.
A te che credi di essere alla moda, assumendo una badante clandestina.
A te che ti scarichi la coscienza imprecando con l'America, magari con accento francese.
A te che boicotti la Coca Cola, bevendo una Pepsi.
A te che non compri Nike, con le Reebok ai piedi.
A te che fanno schifo i Wall Mart e vai all'Ipercoop.
A te che guardi RaiTre, mentre registri "Striscia la notizia" per le gambe delle veline.
A te che odi l'Occidente, ma biasimi chi va in vacanza nello Yemen.
A te che non vuoi vedere "come muore un italiano...."
A te che, per fortuna, non sei come Fabrizio Quattrocchi.
Ci scrivono una lettera (e nessuno dei nostri intellettualoidi risponde)
Grazie ad A Conservative Mind, il grande ed intelligente blog di Fausto Carioti, (basti vedere il logo iniziale per intenderci), abbiamo letto questa letters to Europeans scrittaci su National Review da Victor Davis Hanson.
La lettera è davvero densa di contenuti ed è anche la testimonianza, al tempo stesso, della inesistenza della cabala neocon e del fatto che il neoconservatorismo, per quanto trattabile come un'unica corrente di pensiero, ha nel suo interno molteplici anime.
Fin dalle sue righe di esordio, infatti, la prosa di Hanson è spiazzante.
"...most Americans have not forgotten that a strong, confident Europe is still critical to the material and spiritual well being of the United States."
"Europe is the repository of the Western tradition, most manifestly in shrines like the Acropolis, the Pantheon, the Uffizi, or the Vatican. We concede that the Great Books — we as yet have not produced a Homer, Virgil, Dante, Shakespeare, or Locke, much less a Da Vinci, Mozart, or Newton — and the Great Ideas of the West from democracy to capitalism to human rights originated on your continent alone. "
Ma come ???
Ci avevano descritto i neocons americani come dei guerrafondai senza cultura, dei fautori della gendarmizzazione globale ad opera degli Stati Uniti, degli affossatori dell'Europa ed invece ci ritroviamo con questi attestati di stima ???
Sicuramente abbiamo letto male...
"Even in this debased era of multiculturalism that misleads our youth into thinking no culture can be worse than the West, we all know in our hearts the truth that we live by and the lie that we profess..."
"Even in this era of crisis, we cling to the notion that in the eleventh hour you, Europe, will yet reawake, rediscover your heritage, and join with us in defending the idea of the West from this latest illiberal scourge of Islamic fascism."
Va bene abbiamo capito, questo Hanson è il nick american-teocon di Marcello Pera.
"But in the last 15 years, and especially after 9/11, heaven did not come to earth, that instead became a more dangerous place than ever before. "
"The Balkan massacres proved that a mass murderer like Slobodan Milosevic could operate with impunity in Europe until removed by the intervention of the United States. And yet from that gruesome lesson, in retrospect we over here have learned only two things: The Holocaust would have gone on unabated hours from Paris and Berlin without the leadership of United States, and in this era of the Chirac/Schroeder ingratitude the American public would never sanction such help to you again. If you believe that an American-led NATO should not serve larger Western interests outside of Europe, we concede that it cannot even do that inside it."
Ci siamo finalmente, ecco l'attacco all'Europa. Ecco il vero volto del neocon.
"The world is becoming a more dangerous place, despite your new protocols of childlessness, pacifism, socialism, and hedonism. Islamic radicalism, an ascendant Communist China, a growing new collectivism in Latin America, perhaps a neo-czarist Russia as well, in addition to the famine and savagery in Africa, all that and more threaten the promise of the West.
So criticize us for our sins; lend us your advice; impart to America the wealth of your greater experience — but as a partner and an equal in a war, not as an inferior or envious neutral on the sidelines. History is unforgiving. None of us receives exemption simply by reason of the fumes of past glory. "
Questo invito finale è una vera e propria rivoluzione copernicana della (presunta) ideologia neoconservatrice, eppure nessuno dei nostri intellettualoidi radical chic ha trovato un posto per poter rispondere.Nemmeno un Lerner, un Colombo oppure un Manconi qualunque.
Ci accontenteremo anche di una risposta di Rizzo o di Cento tanto siamo disperati.
Vedremo bene anche una fine disquisizione di Sartori o di Flores d'Arcais se solo i giornali pubblicassero meno intercettazioni di Fassino e Consorte.
Ma i nostri radical-chic non parlano. Rimangono muti nel loro empireo "filosofico" a cercare le parole giuste per condannare, (ma poi non troppo), lo skipper demosinitr(ato).
Una lettera come questa li costringerebbe a confrontarsi con la realtà.
...e c'è un rischio.
La realtà potrebbe morderli.
lunedì, gennaio 09, 2006
Tocqueville 2.0(06 ed oltre)
Intervenire oggi su una questione che è stata ampiamente dibattutta sembrerebbe anacronistico oltrechè un controsenso, ma l'articolo di The Right Nation sul futuro di Tocqueville è troppo stimolante e troppo denso di contenuti e proposte che è davvero un peccato ed un reato (editoriale) non scriverne a proposito.
Anzitutto il successo di tutta l'operazione Tocqueville, come è ricordato nel post, infatti, all'inizio eravamo 160 "cittadini" oggi siamo ben 573 (aggiornato al 9/01/2006 ore 14.49).
Senza stare a ripercorrere le tappe, oramai, storiche di Tocqueville, anche perchè qualcuno la sta già scrivendo egregiamente, quello che mi interessa è dire la mai sulle proposte lanciateci da Andrea.
Anzitutto il Forum. l'idea mi trova d'accordo soprattutto per quel che riguarda una sempre maggiore interazione tra i vari cittadini e gli "aggregatori".
A me piacerebbe anche la possibilità di attivare una chat per gli iscritti di Tocqueville, magari rivitalizzando il gruppo su Yahoo, in cui periodicamente dibattere un tema o interagire con un personaggio pubblico.
Giusto anche allargare il "confine" fusionista di Tocqueville anche se bisogna stare attenti a non strapparne il tessuto ideologico e culturale. Tocqueville ha un suo disclaimer ed è giusto e sacrosanto avere massima libertà all'interno di essa. (Nulla salus extra tocquevillem).
Giustissima l'idea del censimento e la previsione dell'obbligatorietà di esposizione del banner o di almeno un link. A questo proposito perchè non fare come B4CdL e preparare un blogroll automatico ???
Non trovo niente di male se Tocqueville cerchi di trovare dei mezzi di finanziamento.
L'idea che alcuni dei post prodotti da Tocqueville finiranno sulla prossima rivista di Diaconale è molto suggestiva ed anche stimolante perchè servirà ad innalzare il livello medio dei post scritti, facendo leva sul nostro spiccato e sanissimo individualismo.
A me piacerebbe che Tocqueville divenisse una vera e propria agenzia di stampa.
Anche la possibilità di una forma di cooperazione con Blogosfere è davvero molto interessante e foriera di innovazione.
Come dimostra il titolo di questo blog a me piace molto il modello pajamas media, anche se Town Hall non è da buttare via soprattutto per quel che riguarda la leggerezza e l'organizzazione della sua prima pagina.
Certamente il futuro di Tocqueville sembra davvero roseo, ma ciò non vuol dire che noi, bloggers della città dei liberi, possiamo abbassare la guardia. Le proposte di The Right Nation e di Ideazione sono le infrastrutture che ci sono o ci verranno messe a disposizione, ma sta a noi, e a noi soltanto, produrre ricchezza.
E produrre ricchezza significa produrre idee.