giovedì, marzo 09, 2006

la (sottile ???) linea rossa di Via Solferino


"È questo un buon motivo perché il direttore del Corriere della Sera spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra."
E' questo il passo decisivo dell'editoriale di ieri del direttore del Corriere della Sera. Era davvero poco, troppo, troppo troppo poco.
Romano Prodi, e la sua Unione, sembra come uno di quegli idoli dei primitivi. Un idolo sempre incacchiato e smanioso di scarifici umani che, secondo gli sciamani della tribù, pretende sempre di più.
E siccome c'è sempre spazio per essere più prodiano dei prodiani, ecco il Comunicato sindacale del Comitato di redazione della testata di Via Solferino.
"Durante l'incontro, il CdR ha manifestato al direttore un problema di metodo. Appare infatti piuttosto suggestiva l'impostazione proposta ai lettori: mentre il giornale viene schierato, legittimamente, su una precisa posizione, viene poi annunciato che non solo nei commenti ma anche nei fondi e negli editoriali, i quali rappresentano la linea di ogni giornale autonomo e indipendente, questa scelta di campo potrà essere contraddetta e criticata formulando anche opzioni opposte. È invece tradizione acclarata di tutti gli importanti organi di informazione delle grandi democrazie occidentali, da Le Monde al New York Times al Washington Post, che la linea del direttore si esprima e venga portata avanti con coerenza e continuità negli editoriali, ferma restando la massima apertura di opinioni e interventi."
Adesso sappiamo che non solo il Corriere si auspica e lavorerà per una vittoria del centrosinistra (???), ma anche che il pluralismo, se mai c'è stato, non abita più al Corriere della Sera.
Mi chiedo se Freedom House, o Celentano abbiano da dire qualcosa a riguardo.
Noi al passaggio fondamentale dell'editoriale di Mieli preferiamo quello di Camillo di Christian Rocca: " Camillo "auspica un esito sfavorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra".

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