martedì, marzo 28, 2006

dilemma rossonera








...ma una che si chiama Dolcenera è credibile come voce dell'Ulivo???

Al commentatore anonimo (che insulta)


Questo post è dedicato agli anonimi che, ultimamente, sono passati a lasciare i loro "delicati e democratici" commenti a quello che scrivo.
Questo post è dedicato a loro.
Caro commentatore anonimo, anzitutto non credo che sia stato il medico a dirti di venire a scrivere i tuoi insulti su questo blog. Non credo che tu ti diverta a leggermi, ti divertirai sicuramente a commentarmi e di questo ne sono felice.
Però ricorda una cosa.
Su questo blog, io metto in mostra i miei pensieri e quello che mi passa per la mente, (so anche che tu la consideri completamente vuota, ma credimi, la cosa è reciproca).
L'ho fatto, lo faccio e lo farò, sempre però mettendoci la faccia.
Tu no.
Sei tu che vieni a cercarmi, perchè sai chi sono e dove sono.
Tu no.
Sei tu che puoi "ragionare" sulle MIE IDEE, perchè le tue, se ne hai, io non le conosco.
L'unica cosa che conosco è la tua intolleranza e la tua maleducazione.
E' semplice troppo semplice, scegliere di non esistere e poi criticare chi cerca di farlo.
Questo mio post serve a frti uscire dall'anonimato, anche se non credo che servirà, comunque sappi che non metterò la moderazione dei commenti perchè ho troppo a cuore la libertà di espressione di tutti (viventi e non viventi).
Non voglio, come vuoi tu farti sparire dalla faccia della terra, ridurti al silenzio.
Anzi la tua "esistenza" anonima qualifica ed arricchisce la mia, perchè mi permette di orientarmi e di capire dove non voglio andare e dove non voglio arrivare.
Dovrei ringraziarti per questo, ma credo che sia troppo.
...Preferirei farlo di persona.

Non era questa la canzone...

Non era questa la canzone
che volevo per noi due.

ma è difficile dire
cosa volevo.

Volevo
che il sole ed il tuo sorriso sorgessero insieme,
che il calore nel mio letto, accanto a me, fosse il tuo,
che il mio sguardo finisse naturalmente nei tuoi occhi,
che il tuo respiero fosse, per me, inconfondibile dalla breza primaverile,
che mi insegnassi a vedere il mondo come te,
che ascoltassi il mondo alla mia maniera,
che i miei passi ed i tuoi passi segnassero un nuovo sentiero, lontano dalle strade di tutti,
che tra me e te ci fosse un legame, molto più stretto di quello fatto di metallo,
che si annullasse la distanza tra te e me.

Credimi,
è questa la canzone che volevo per noi due.

... ma non è quella che canto.

Io canto
il tramonto della mia luna,
il freddo nel mio letto,
la mia cecità,
la mia apnea,
la mia sordità,
la mia paralisi,
la mia lontananza da te,
la solitudine della mia libertà da te,
l'autonomia della mia scelta.

Non era questa la canzone
che volevo per noi due.

Ma è quella che oggi riesco a cantare.

Zigurrat

lunedì, marzo 27, 2006

Io non sono più...

Io, ieri, non fui più l'uomo che sarò.
Io, ieri, non fui più l'uomo che sono.
Io, ora, non sono più l'uomo che fui.
Io, ora, non sono ancora l'uomo che sarò.
Io, domani, non sarò più l'uomo che sono.
Io, domani, non sarò più l'uomo che fui.

Zigurrat

sabato, marzo 25, 2006

C'eravamo tanto amati...


Io ho degli splendidi ricordi legati all'ascolto dei Radicali e di radio radicale. Se ho capito a fondo il diritto parlamentare è stato perchè seguivo le sue dirette dal Parlamento con i regolamenti della Camera e del Senato in mano. Se ho imparato a amare il giornalismo è stato grazie alle sue rassegne stampa. Se, oggi, sono capace di parlare a braccio di fronte ad un uditorio è perchè spessissimo le repliche dei discorsi parlamentari dei radicali sono la mia colonna sonora notturna quando, dentro il mio lettone, scribacchio i miei moleskine. Se, oggi, sono fiero di essere liberale lo devo principalmente a nomi come Bonino, Pannella, Taradash, Della Vedova, Calderisi, Teodori e molti altri. Nell'altra casa ho spesso appoggiato le campagne radicali e di libertà ed ho anche espresso il mio compiacimento per le loro opinioni.
Eppure oggi non riesco a capirli.
Non riesco a capire l'atteggiamento di Daniele Capezzone, basta leggere il suo libro Euroghost per capire di che ottima pasta è fatto, ed il suo furore nel voler attaccare qualunque cosa e qualunque persona sia legata a Berlusconi ed al centrodestra.
Non riesco a distinguerlo da un Diliberto qualunque.
Non capsico quel sottile compiacimento che traspare dalle parole di Pannella o di Bordin nel parlare dei Riformatori LIberali, strapazzati da Forza Italia, con quel sottile velo di supponenza come a dire: "io ve lo avevo detto".
Non riesco a distinguerli da un Cento o un Pecoraro Scanio qualunque.
Eppure, all'inizio, non avevo visto male la nascita della Rosa nel Pgno, pur avendo sempre considerato Boselli un po' "viscido" e troppo preso, all'indomani di una elezione, a trovare l'espediente per superare la soglia di sbarramento, (qualcuno ricorda il Girasole del 2001 ???).
Eppure il ritorno dei radicali in Parlamento, dopo un decennio, era per me motivo di soddisfazione, perchè sicuramente il Parlamento sarebbe stato molto più interessante ed intelligente.
Oggi purtroppo vedo la Rosa nel Pugno e tutto quello che riesco a distinguere è un pugno sinistro chiuso che vuole "menarmi" per il solo fatto di essere di centrodestra o di essere d'accordo con Marcello Pera.
Certamente il mio sarà un comportamento da innamorato deluso, (non lo metto minimamente in dubbio), ma continuo a chiedermi cosa spinge una forza che, espressamente, lavora all'alternativa a Prodi nella prossima legislatura, pur appoggiandolo, per alternarlo a Berlusconi, e quindi per sfasciare il centrodestra attuale, ad usare le stesse battute, la stessa comunicazione di Diliberto, Pecoraro Scanio, Rizzo o Cento ???
Una forza con una tale visione strategica dovrebbe, a mio parere, ricercare il dialogo con quei rappresentanti politici (pochi) e quegli elettori (molti) liberali del centrodestra. Una tale forza politica dovrebbe tenere aperti ed accesi qualunque canale di intelligence, anche sotterranea, con la controparte nel campo avverso. Invece, da buoni liberali, è proprio a questa parte che non si perdona niente e con cui non si dialoga per cercare punti di contatto.
E noi "delusi" cosa possiamo fare ???
Una sola cosa, si chiama istinto di sopravvivenza. E' ovvio che ci arrocchaimo sulle nostre posizioni e con coloro che stanno con noi. E' normale che, non potendo instaurare un dialogo tra pari, siamo anche noi a combattere con chi, magari, non la pensa esattamente come noi.
La Rosa nel Pugno, a mio modesto e personale parere, dovrebbe offrire delle rose ai liberali del centrodestra e non pugni come sta facendo.
Dopo non ci si può lamentare se qualcuno reagisce....

venerdì, marzo 24, 2006

Emergenza liberale


"Genoa ce lo ha insegnato, (cercare di) zittire Berlusconi non è reato"
"Niente Fiamma, Niente piazza. Al fascista solo la mazza".
Queste sono divenute le parole d'ordine e gli slogan dei contestatori che democraticamente caricano la polizia, che democraticamente inneggiano alla mafia quando passa il Cav., che democraticamente sfasciano le vetrine, che democraticamente incendiano le auto, che democraticamente si fanno accompagnare da democratici genitori, nostalgici del mitico '68.
In questa bruttissima campagna elettorale, adesso rialza pesantemente, ma democraticamente, il più becero squadrismo. E lo fa. democraticamente, in contemporanea con l'aumento dell'appeal elettorale di Silvio Berlusconi.
Basta farci caso, ogni volta che il premier ha uno scatto di orgoglio, la sinistra ha un sussulto democraticamente squadrista. Eppure la faccia bonaria e democraticamente soporifera di Don Prodi, doveva rassicurare e sedare ogni possibilità di vittoria, (neanche probabilità), per la CdL.
Nonostante tutto quel "diavolo" di Berlusconi rischia di farlo, allora giù mazzate democratiche ovvio.
Non è più una emergenza democratica: è una emergenza liberale.
Ma a chi si riempie la bocca solo di democrazia con obbligo di svolta a sinistra, riesce difficile, se non liberalmente, impossibile spiegare il liberalismo.
Il comunismo può nascere da una democrazia, ma certamente non nasce dalla libertà.

A Bologna ci saremo



Abbiamo firmato l'appello per l'Occidente, abbiamo salutato l'arrivo del Presidente Pera a Tocqueville, potevamo mancare a questo appuntamento ?

(Domanda retorica)

giovedì, marzo 23, 2006

I sette vizi capitali

John Christian Falkenberg mi ha nominato per il gioco dei 7 vizi capitali, e così mi tocca rispondere.
Questo è il regolamento: Il partecipante a questo gioco pubblica un post intitolandolo "I sette vizi capitali" scrivendo il proprio pensiero riguardante ognuno dei vizi. I bloggers invitati a partecipare, riporteranno questo regolamento nominando altri 7 giocatori ai quali passare il test. Non bisogna dimenticare di avvertire i prescelti tramite il commento obbligatorio "Vieni a leggermi ... e a confessare i tuoi peccati.

Gola: basta vedere la mia foto per capire che è il mio vizio preferito
Lussuria: ancora oggi non capisco come mai non sia cieco e con le mani pelose e piene di calli ???
Ira: ultimamente è uno dei vizi che frequento più spesso, ma credo che sia colpa della campagna elettorale.
Accidia: se la intendiamo classicamente come il disinteresse per il presente e la mancanza di prospettive per il futuro, non credo di esserlo. Se, invece, la si intende come un senso di disordine e di illogicità in cui si intrecciano reazioni contrastanti, serve solo leggere questo blog per capire che sono accidioso.
Superbia: io parlerei di vero e proprio razzismo culturale. Mi sono davvero stufato a tentare di convincere chi non la pensa come me.
Invidia: Se non ce ne fosse, non cercherei di migliorare.
Avarizia: una cosa che non mi appartiene. Sono uno spendaccione.
Ora che ho confessato i miei peccati mi tocca nominare altri 7 blogger:
Barone Nero, Semplicemente Liberale, Neocon Italiani, Il Sorvegliato speciale, AmericaMercatoIndividuo, Unpolitically correct, alternativa popolare.

mercoledì, marzo 22, 2006

My name is Spillo



Il mio fedele amico Spillo

(reduce da una operazione in cui gli abbiamo asportato un tumore)

Citizen 718: Marcello Pera

Apro la home page di Tocqueville e leggo che i cittadini sono saluti a 718, guardo gli ultimi arrivi e vedo: Marcello Pera.
Gli avevamo già fatto gli auguri per la messa in rete del suo sito, adesso li raddoppiamo per essere divenuto cittadino della città dei liberi.
E' un onore.

La Kamikaze Kazzatara


"Io non sono d'accordo su questa medaglia. Sono stata una di quelle che ha manifestato in piazza per la liberazione dei quattro ostaggi, però penso che si debbano fare delle differenze: un conto è se uno va in Iraq per un'azione nobile, un conto se uno va come mercenario; perché chi va per guadagnare dei soldi facendo il servizio di sicurezza, chiamiamolo come vogliamo, è un mercenario. Quindi io penso che anche se è morto dicendo "vi faccio vedere come muore un italiano", questo non possa essere un motivo sufficiente per meritare un riconoscimento di questo tipo. Allora perché non dare una medaglia al giornalista Enzo Baldoni? Inoltre non si può paragonare alla morte di Calipari, avvenuta sul campo mentre liberava delle persone." - parole e kazzate di Giuliana Sgrena.
Ma porca puttana, (non è riferito alla Sgrena perchè ho troppo rispetto per le donnine allegre), possibile che una persona del genere non senta il bisogno di tacere ? Perchè deve abbandonarsi a questa "diarrea" logorroica ??
Ricordiamo alla Sgrena che se Lei non avesse fatto la spavalda andando in giro a Baghdad senza protezione, poichè comunista e antiamericana, Nicola Calipari non sarebbe morto, perchè è morto per riportarla in Italia e per salvarle la vita, a mio parere una vita inutile.
Ma i morti non possono parlare, i vivi, purtroppo, lo fanno spesso a sproposito.
I vivi per miracolo ed i diventati liberi dopo il pagamento di un riscatto (pare), dovrebbero tacere sempre.

martedì, marzo 21, 2006

Mandati e Mandanti


Secondo il giornale che non deve essere nominato 600 giovani, per lo più minorenni, hanno contestato il Premier Silvio Berlusconi.
Fin qui nulla di nuovo sotto il sole e sul Cor.... (non ce la faccio a scriverlo).
Ciò che mi sconcerta è la reazione ed il commento di Romano Prodi:
"Mi dicono che sono successi incidenti a Genova durante il discorso di Berlusconi. Non conosco i particolari voglio però che la nostra campagna sia serena e deploro ogni qualsiasi atto di violenza o di ostilità, o di insofferenza"
Ho dovuto leggerlo almeno 10 volte.
La nostra campagna ?, la nostra campagna ??, la nostra campagna ???
La Prode Mortadella, quello che non è andato dai commercianti milanesi, adesso si ascrive il merito di questa azione ???
A Genova i mandati, a Bari il mandante.
Le parole sono pietre, in questo caso bottigliate... meno male che non c'è stato un estintore.

Fuori come va ???


How is your day ? è un sito che consente di sapere e di determinare l'umore del mondo.
E' veramente carina come idea e per questo ho deciso di metterla su questo blog.

Io sono qui


Secondo questo test, io sarei qui.

Così vive un italiano

A Fabrizio Quattrocchi è stata conferita, ieri, la medaglia d'oro al valore civile, da parte del Presidnete della Repubblica su proposta del ministro dell'interno.
Finalmente il ricordo di Fabrizo continuerà viviere per sempre.

Le dimissioni di Della Valle non sono un atto di dignità, ma un atto dovuto

E' inutile parlare di claque berlusconiana, è inutile partlare di complotti, è inutile parlare di strappo. Silvio Berlusconi, ed il suo mirabolante intervento di Sabato a Vicenza, ha saputo, come forse mai gli era riuscito dal 13 maggio 2001 in poi, parlare al cuore degli imprenditori.
Imprenditori, con la I maiuscola, cioè quelli che vivono in azienda e per l'azienda 24 ore al giorno.
Era ovvio che i veritici di Confindustria non lo avrebbero capito.
Ma come fa a capire la mentalità imprenditoriale un presidente come Montezemolo che non è neanche padrone dell'azienda che dirige. Una azienda che nel corso degli anni, ha sempre campatoi grazie alle regalie governative e sindacali e che, grazie all'Ulivo di Prodi, beneficiò del più grande aiuto di stato degli ultimi anni: la rottamazione ?
In una risposta secca: non ne è capace.
Come non ne è capace Della Valle, scarparo industriale delle Marche, ove per inciso la presidentessa di confindustria si candida con la Margherita, che, beccato dalle telecamere ad urlare beluinamente all'inidirizzo del Premier, adesso si dimette, facendo passare questo suo gesto come atto di dignità.
Troppo facile, troppo semplice.
Le dimissioni di Della Valle sono un atto dovuto, non un gesto di dignità.
Perchè coloro che lo hanno fischiato non sono mercenari berlusconiani, come il vertici di Confindustria vogliono farci credere, ma i suoi stessi colleghi. E proprio perchè autentici, quei fischi hanno prodotto le dimissioni.
Chi ha fischiato all'indirizzo di Della Valle, sabato a Vicenza, è un'altra Confindustria. Una Confindustria che, pur con le sue innumerevoli pecche e mancanze, si è ribellata alla supina accettazione della dottrina prodiana che contempla la compiacenza verso la FIAT e la CGIL, il patto di ferro tra il Manifesto ed il Corriere della sera, l'alleanza tra Tod's e piadina, allo scolorimento del rosso comunista in un viola Florentia. Noi non ci rassegniamo a vedere l'Italia con lenti viola (funebre).

lunedì, marzo 20, 2006

Zigurrat svelato


Questo è il vero volto del vostro Zigurrat pigiamesco


se qualcuno dice che è brutto è il solito comunista

lo prendi tra i denti ???



Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi, girerà un film porno.

...finalmente anche lei lo prenderà dove non batte il sole...

Il Party(to) di Tocqueville

E' stata un grande e bellissima serata al Tocqueville Party.
Non capita tutti i giorni di rivedere vecchi amici come The Right Nation e Walking Class. Vecchi fratelli liberali di antiche lotte, (come il Forum delle Libertà) come Orso di Pietra e AmericaMercatoIndividuo.
Ma, soprattutto, incontrare e dare un volto a tantissimi "amici" bloggers.
Calamity Jane, I Love America, Il Mattinale, Mario Sechi, L'Anarca, Kagliostro, Il Megafono, Freedomland, Star Sailor, Abr, 2twins, Jinzo, Dall'altra parte, Semplicemente liberale, Valentinameliado, Jimmomo, Ventinove settembre, Astrolabio, Il Barone nero (che spero abbia salutato un amico in comune), Cantor, Bisquì, solo per citare quelli che mi ricordo.
Un posto "speciale" però lo riserverei a coloro che hanno diviso il desco con il sottoscritto:
un grandissimo The Mote in the God's Eye (se non avete mai letto il suo blog mal ve ne incorra);
uno scoppiettante il Signore degli anelli;
due intelligenti, discreti e amabilissimi Liberali per Israele;
un livornaccio liberale resistente;
un rosapugnettaro imboscato.
Bellissima serata e grandissima doposerata, (sono andato a dormire alle 4,00 ed alle 6 e 30 mi sono svegliato per prendere il bus di ritorno).
Ho dormito tutto sabato, ma ne è valsa veramente la pena.
Se qualche tocquevillers passa per Ascoli Piceno, fatemelo sapere !!!!

giovedì, marzo 16, 2006

Domani non ci saremo (torniamo sabato)

fuga da Milano


..Prodi non partecipa alla fiaccolata dei commercianti milanesi in risposta ai disordini provocati dagli autonomisti dei centri sociali sabato a Milano...

La fuga del Coniglio Mannnaro.

tanti auguri (in ritardo) a Robinik

Robinik, ieri, ha compiuto un anno.
Augurissimi !!!!

B4CdL rinasce come una splendida fenice


Ieri B4CdL è stata fatta oggetto di un attacco informatico "democratico e progressista".
Un attacco che ha cancellato la home page e modificato i contenuti del sito.
Almeno, per fortuna, non hanno incendiato auto e spaccato vetrine, e nemmeno hanno tirato fuori le pistole.
Dopo le tristi vicende di Sabato a Milano, un altro tassello che va a comporre la mortifera visione dell'Italia che vogliono.
Peccato che B4CdL non sia morta, anzi da questo attacco è risorta meglio di prima, come una splendida fenice.
In bocca al Lupo ragazzi...

753 tranne il sottoscritto


753.
Questo è il numero dei commenti che sono stati lasciati al mio post sulla vittoria nel faccia a faccia televisivo tra Berlusconi e Prodi riportato da libero blog.
Adesso sono le 21.13, il numero si alzerà sicuramente.
Tra tutti i commenti ne manca uno solo: il mio.

mercoledì, marzo 15, 2006

Ribadisco, ha (stra)vinto Berlusconi


Non ho cambiato idea. Nello studio di Porta a Porta trasformato in un asettico obitorio, il confronto è stato favorevole a Berlusconi.
E' scientificamente provato, infatti, che la curva dell'attenzione normalmente dura un massimo di 4 minuti. Una volta passata questa "soglia", l'attenzione scema sempre di più, è fisiologia e psicologia
Ora è indubbio che, nella prima mezz'ora, il Cavaliere sia stato più incisivo e molto più comunicativo.
In un dibattito come quello di ieri sera, questo era l'obiettivo primario. Dopo la prima mezz'ora, infatti, si era ampiamente capito che la narcolessia avrebbe sommerso tutti.
In questo lasso di tempo, Il Professor Prodi, ex democristiano, ex presidente dell'IRI, ex ministro DC, ex Presidente del Consiglio, ex Presidente della Commissione Europea ha bofonchiato, si è lamentato, ha detto e non detto.
Insomma Prodi non è stato un efficace comunicatore. E questo lo ha tradito.
Certo Berlusconi non ha concluso, in maniera sfolgorante, come aveva iniziato.
Ma potrebbe non essere stato un caso...

martedì, marzo 14, 2006

Ha stravinto Silvio


Sono bastate le prime due domande, il risultato è chiaro: Silvio ha stravinto il confronto.
E' stato davvero un Berlusconi in grande spolvero quello che si è presentato da Mimum.
Il Mortadella ha incespicato, ha detto e non detto.
Ha dato la colpa al Governo Berlusconi dell'Euro dopochè lo aveva introdotto il suo governo e mentre governava l'Europa, ha tirato in ballo Ciampi ed anche, grande autogol le plusvalenze di Consorte e compagnia.
Io scommetto che, dopo questa mazzata, Prodi non farà neanche il secondo confronto.

Hai un momento Dio...

Sai che questa è la prima lettera che ti scrivo ?
Certamente spessissimo parliamo, a dire il vero sono io che ti inondo con i miei interrogativi e, spessissimo, neanche aspetto una tua risposta. Eppure so che, aspettando un po’, le tue risposte non tardano ad arrivare e, quasi sempre, sono quelle che non mi aspetto e, soprattutto, quelle giuste.
I tuoi messaggi sono rinchiuse, come piccole e preziose perle, in una canzone alla radio, in una poesia o in un libro, in una parola di un amico ed il un bacio.
Io ho solo le parole ed una voce monocorde, tu hai una infinità di toni e di possibilità.
Eppure non sono né invidioso, né geloso.
Anche questo talento che ho è opera tua e credo di essere riuscito a sapere cosa debbo farci.
Attualmente, come certamente sai, la mia vita è ad una svolta importante.
Quante volte mi sono rimesso in gioco in questa pur breve vita ? Tante volte, troppe volte ??
Ma questa volta sono convinto che sia la volta buona !!!
Eppure so che è solo l’inizio, che proprio per arrivare a sfruttare al meglio questa nuova opportunità devo affrontare i miei deserti, devo prepararmi per affrontare il mio personale pellegrinaggio.
Fino ad adesso ho solo dimostrato di sapere, adesso devo dimostrare che “so fare bene”, soprattutto la vita.
So che nessuno farà il cammino per me e che devo essere io a percorrerlo. So anche che mi farai compagnia tu e che non mi farai mancare i tuoi consigli.
Per essere la prima lettera che ti scrivo, credo di averti già annoiato abbastanza.
Grazie per l’ascolto, per l’aiuto e per le risposte.

sabato, marzo 11, 2006

two years after...

Avete di nascosto ucciso la speranza.
In una qualunque giornata di lavoro, in un qualunque treno.
Avete deciso di far percorrere una strada lastricata di morte e di sangue ad un Paese.
Forse speravate che la paura non facesse uscire nessuno,ma l'orgoglio ha edificato un muro di persone, di mani intrecciate e di cuori.

Avete spento il cuore di una nazione,
ma quella nazione ha spiccato il volo con ali di colomba.

Dedicato ai morti dell'attentato a Madrid dell'11 marzo 2004

Di fronte al bivio...


E' mai possibile che debba scegliere tra FASCISTA e FROCIO ???

700 Tocquevillers

Tocqueville tocca quota 700 iscritti.
Alla faccia di tutti i comunisti e margheritoni che ci danno in crisi, che non capiscono o che non vogliono capire la nostra grandezza ed intelligenza.

venerdì, marzo 10, 2006

La scelta del 9 aprile (redazionale urcronico del Corsera del 2011)

A dispetto di quel che da tempo attestano, unanimi, i sondaggi, il risultato delle elezioni che si terranno il 9 e 10 aprile appare ancora quantomai incerto. È questo un buon motivo perché il direttore del Corriere della Sera spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrodestra. Un auspicio, sia detto in modo altrettanto chiaro, che non impegna l’intero corpo di editorialisti e commentatori di questo quotidiano e che farà nel prossimo mese da cornice ad un modo di dare e approfondire le notizie politiche quanto più possibile obiettivo e imparziale, nel solco di una tradizione che compie proprio in questi giorni centotrent’anni di vita.
La nostra decisione di dichiarare pubblicamente una propensione di voto (cosa che abbiamo peraltro già fatto e da tempo in occasione delle elezioni politiche) è riconducibile a più di una motivazione. Innanzitutto il giudizio sull’esito deludente, anche se per colpe non tutte imputabili all’esecutivo, del quinquennio prodiano: il governo ha dato l’impressione di essersi dedicato più alla soluzione delle proprie controversie interne e di aver badato più alle sorti personali del presidente del Consiglio che non a quelle del Paese. In secondo luogo riterremmo nefasto, per ragioni che abbiamo già espresso più volte, che dalle urne uscisse un risultato di pareggio con il corollario di grandi coalizioni o di soluzioni consimili; e pensiamo altresì che l’alternanza a Palazzo Chigi - già sperimentata nel 1996 e nel 2001 - faccia bene al nostro sistema politico. Per terzo, siamo convinti che la coalizione costruita da Silvio Berlusconi abbia i titoli atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni anche per il modo con il quale in questa campagna elettorale Berlusconi stesso ha affrontato le numerose contraddizioni interne al proprio schieramento.
Merito, questo, oltreché di Silvio Berlusconi, di altre quattro o cinque personalità del centrodestra. Il leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, che ha saputo trasformare una formazione di ex e gruppi vari di provenienza nostalgica in un moderno partito conservatore e repubblicano nel quale la presenza cattolica è tutelata in un contesto di scelte coraggiose nel campo della politica economica e internazionale. Pier Ferdinando Casini, l’uomo che più si è speso per traghettare, mantenendo unito e forte il suo partito, la tradizione postdemocristiana nel campo dominato dai valori di cui sopra. I radical-liberali di Bendetto della Vedova e Marco Taradash che con il loro mix di laicismo temperato e istanze liberali rappresentano la novità più rilevante di questa campagna elettorale. Marcello Pera, il quale per tempo ha fatto approdare i suoi alle sponde di una moderno conservatorismo liberale e ha impegnato la propria parte politica in una nitida scelta al tempo della battaglia sulla scalata editoriale del 2007.
Noi speriamo altresì che centrodestra e centrodestra continuino ad esistere anche dopo il 10 aprile. E ci sembra che una crescita nel centrosinistra dei partiti guidati da Francesco Rutelli e Piero Fassino possa aiutare quel campo e l’intero sistema ad evolversi in vista di un futuro nel quale gli elettori abbiano l’opportunità di deporre la scheda senza vivere il loro gesto come imposto da nessun’altra motivazione che non sia quella di scegliere chi è più adatto, in quel dato momento storico, a governare. Che è poi la cosa più propria di una democrazia davvero normale.

Paulo Mielli

Benvenuto sul web Presidente Pera


Ci permettiamo di dare il benvenuto sul web al sito del Presidente del Senato, Marcello Pera.
Un sito davvero ben fatto e ben organizzato, (apprezziamo molto il fatto degli interventi dello stesso Presidente in formato mp3).
Anche la parte grafica è molto ben fatta, ci piace molto, infatti, l'uso di colori.
Da ultimo, altrimenti sembrerebbe una marchetta, lasciamo il logo e vi invitiamo a visitarlo, perchè si può essere d'accordo od in disaccordo con il Presidente Pera, ma le sue parole non lasciano indifferenti.
Questa è una caratterisitca delle persone intelligenti.

giovedì, marzo 09, 2006

la (sottile ???) linea rossa di Via Solferino


"È questo un buon motivo perché il direttore del Corriere della Sera spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra."
E' questo il passo decisivo dell'editoriale di ieri del direttore del Corriere della Sera. Era davvero poco, troppo, troppo troppo poco.
Romano Prodi, e la sua Unione, sembra come uno di quegli idoli dei primitivi. Un idolo sempre incacchiato e smanioso di scarifici umani che, secondo gli sciamani della tribù, pretende sempre di più.
E siccome c'è sempre spazio per essere più prodiano dei prodiani, ecco il Comunicato sindacale del Comitato di redazione della testata di Via Solferino.
"Durante l'incontro, il CdR ha manifestato al direttore un problema di metodo. Appare infatti piuttosto suggestiva l'impostazione proposta ai lettori: mentre il giornale viene schierato, legittimamente, su una precisa posizione, viene poi annunciato che non solo nei commenti ma anche nei fondi e negli editoriali, i quali rappresentano la linea di ogni giornale autonomo e indipendente, questa scelta di campo potrà essere contraddetta e criticata formulando anche opzioni opposte. È invece tradizione acclarata di tutti gli importanti organi di informazione delle grandi democrazie occidentali, da Le Monde al New York Times al Washington Post, che la linea del direttore si esprima e venga portata avanti con coerenza e continuità negli editoriali, ferma restando la massima apertura di opinioni e interventi."
Adesso sappiamo che non solo il Corriere si auspica e lavorerà per una vittoria del centrosinistra (???), ma anche che il pluralismo, se mai c'è stato, non abita più al Corriere della Sera.
Mi chiedo se Freedom House, o Celentano abbiano da dire qualcosa a riguardo.
Noi al passaggio fondamentale dell'editoriale di Mieli preferiamo quello di Camillo di Christian Rocca: " Camillo "auspica un esito sfavorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra".

Affinchè l'11 aprile sia una giornata migliore - Contrappello per la libertà

Il 9 e 10 Aprile prossimi gli italiani andranno a votare per il rinnovo del Parlamento dopo una delle più cruenti, se non la più cruenta, campagna elettorale a memoria d’uomo.
Una campagna elettorale, basata sull’odio e sul disprezzo, sulla denigrazione e sull’offesa nei confronti di un unico uomo: Silvio Berlusconi e la sua coalizione, la Casa della Libertà.
Ma questo fascio di odio, disprezzo, denigrazione e offesa si è presto allargata anche nei confronti di coloro che militano o sono simpatizzanti della coalizione stessa.
Tutti noi, infatti, siamo stati considerati dei deficienti, dei mezzi uomini, degli idioti da un fascio di potere corporativo che è composto da “grandi” industriali senza industria, capaci o di produrre utili solo con la mobilità statale, o di delocalizzare nei paesi dell’Est, da professori universitari radical chic, capaci solamente di atteggiarsi a moderni Tribuni della “plebe in cachemire”, pronti a censurare, con la ghigliottina mass mediatica, qualunque tentativo di cambiare le cose, da sindacalisti di lungo corso, incapaci di dare risposte ai lavoratori, ma capacissimi di intascare le prebende statali concesse loro da una legislazione di favore, da frange estremiste di una “finta” emarginazione sociale, capace di opporre un netto rifiuto aprioristico a qualunque tentativo di modernizzazione dello Stato, ma incapace di predisporre un organico disegno di sviluppo coerente, e da un associazionismo “buonista” che, svuotando di ogni significato parole d’ordine come pace, solidarietà, sviluppo e tolleranza, ammanta di una patente di “bontà” le più turpi azioni di gruppi esterni.
Questo, in sintesi, è il gruppo sociale di riferimento della coalizione,a torto definita e definitasi di centrosinistra. Un vero e proprio ircocervo di poteri che hanno un unico denominatore comune: la conservazione.
La conservazione intesa come immobilismo culturale e sociale. Un immobilismo che è fattore di controllo, da parte loro, sia del potere sia delle persone.
La Casa delle Libertà, così come attualmente è, non fa parte di questo disegno immobilista corporativo e conservatore.
E’ una coalizione magmatica ed in continuo movimento, certamente caratterizzata da un certo tasso di litigiosità interno.
E’ una coalizione che si è plasmata e si è configurata intorno al suo leader naturale: Silvio Berlusconi. Un leader che assomiglia, in tutto e per tutto, alla sua coalizione.
Una coalizione che, dopo questi 5 anni di Governo, siamo sicuri abbia capito cosa fare per rompere quello schema soffocante ed ingabbiante che ha la faccia di Romano Prodi.
Il 9 ed il 10 Aprile prossimi bisognerà scegliere tra queste due opzioni tra il fascio delle corporazioni e della conservazione, rappresentata dall’Unione, e la probabilità di rottura di questo schema, che si presenta sotto le insegne della Casa delle Libertà.
Questo è un appello per SCEGLIERE L’OPZIONE della CASA DELLE LIBERTA’, affinché l’11 aprile possa significare, per noi militanti e simpatizzanti della Casa delle Libertà, in tutte le sue componenti, un giorno migliore, un giorno di dignità, un giorno di libertà.
Per far si che questo accada, basta un pizzico di impegno. L’impegno a convincere un deluso della Casa delle Libertà, e purtroppo ce ne sono, a darvi fiducia.
Una fiducia che si traduca in un voto ad un partito della coalizione, qualunque esso sia.
Immaginate che goduria vedere i vari intellettuali soloni andar via dall’Italia a testa bassa, dopo aver prodotto gli ennesimi appelli a favore della democrazia, (la loro, ovviamente !!!).
Immaginate una Italia senza questi corporativi e senza questi conservatori, immaginatevi una Italia più libera.Il 9 ed il 10 aprile prossimi possiamo realizzarla, affinché L’11 APRILE PROSSIMO SIA DAVVERO UNA GIORNATA MIGLIORE.

(chi volesse aderire a questo appello è pregato di scriverlo sui commenti)

mercoledì, marzo 08, 2006

A great work by the 2Twins

Grandissimi i Gemelli !!!!

La scelta del 9 Aprile: Centrosinistra e Centrodestra al voto

Keep up the great work !!!!

Non comprarlo


sentitevi liberi di copiare il banner

boicotta il corrierino

Paolo Mieli rompe ogni indugio e schiera apertamente le truppe del Corriere della Sera con l'Unione. Non è una novità, soprattutto per i lettori abituali di questo giornale, che ormai sembra diventato un supplemento (assai più noioso) di Repubblica. Ma ad essere ridicoli sono i tempi e i modi con cui è arrivato questo endorsement. A un mese dalle elezioni, e con motivazioni psichedeliche, il direttore ex-sessantottino di via Solferino ci avrebbe potuto risparmiare questo strazio, per comunicarci direttamente quello che già sapevamo: cioè che il "terzismo" era soltanto un acciaccato cavallo di Troia per riportare la sinistra a Palazzo Chigi. Il resto è fuffa. Romano Prodi sarebbe titolato a governare l'Italia "anche per il modo con il quale (...) ha affrontato le numerose contraddizioni interne al proprio schieramento"? Francesco Rutelli sarebbe il leader di "un moderno partito liberaldemocratico"? Fausto Bertinotti è diventato presentabile perché si è schierato con il Corrierino "al tempo della battaglia sulle scalate bancarie (ed editoriali) del 2005"? Marco Pannella e Enrico Boselli avrebbero dato vita ad un "mix di laicismo temperato e istanze liberali"? E l'ex esponente di Lotta Continua non si limità a consigliare ai suoi lettori di scegliere l'Unione (scordandosi, chissà perché, di annoverare Massimo D'Alema tra i suoi leader), ma arriva addirittura al punto di consigliare agli elettori della CdL di mollare il Cavalier Perdente per far crescere i suoi competitor diretti nella coalizione di centrodestra. Dottor Mieli, ci faccia il piacere. Avere un cavallo preferito all'ippodromo non è un dramma, perfino se si dirige un quotidiano presunto indipendente. Ma drogare il proprio purosangue (?) per truccare la corsa elettorale è un simbolo perfetto della faziosità posticcia e un po' meschina che ormai da mesi sbrodola dalle pagine del Corriere dell'Unione. Da oggi, chi compra il Corrierino sta finanziando la campagna elettorale degli alleati di Diliberto. Digli di smettere!

cross posted su The Right Nation - Walking Class - il Megafono

Paolo il Rosso, non avrai il mio scalpo


Ci tenevo dalle pagine di questo blog a comunicare al direttore del Corriere della Sera che, a seguito della suo editoriale odierno, col cazzo che continuerà ad avere il mio euro quotidiano.
Con la speranza che altri facciano lo stesso, distintamente salutiamo.

Poco Salmone, ma basterà...per ora


La questione è oramai nota: F.I aveva garantito almeno 4 deputati ai Riformatori Liberali, mentre il solo Benedetto Della Vedova è in un posto sicuro.
Ce ne dispiaciamo, vero. Ma è anche vero che condividiamo ciò che è stato detto ieri proprio da Benedetto Della Vedova : "Le premesse e le aspettative erano diverse, come sapete. Ma da qui bisogna partire. ".
Esatto. Bisogna partire proprio da qui.
Bisogna ripartire proprio da un piccolo seggio in Parlamento per dare una risposta alla questione liberale, (vd. qui - qui - qui e qui )
Noi la pensiamo come The Right Nation e citiamo anche il suo elenco di cose da fare subito:
1) Partito, vero, subito; 2) Obiettivo 3% al Senato (memo: attaccare gli alleati di Diliberto non è reato); 3) Taradash sindaco di Roma.
Certamente un "piccolo" seggio in Parlamento è come una rondine, non fa primavera, che cade il 21 marzo, giorno di San Benedetto.
Ora se un Benedetto è patrono dell'Europa, un Bendetto è Papa, ci faremo bastare un Benedetto al Parlamento come protettore e predicatore dei liberali della CdL.
Il seme, intanto, è stato gettato....

le 10 condizioni che Romano Prodi ha posto per fare il confronto televisivo con Berlusconi


1. I Conduttori della trasmissione devono essere Floris, Biagi e Santoro.
2. Io devo scegliere tutti i componenti del pubblico.
3. Berlusconi deve essere messo in una gabbia insonorizzata e gli va aperto il microfono solo per rispondere a domande dirette.
4. il mio tempo deve essere il doppio di quello di Berlusconi.
5. Io posso poter interrompere quando mi pare
6. Non vale il reciproco del punto 5
7. La regia deve essere affidata a Nanni Moretti
8. Berlusconi non può pronunciare le parole Comunista, comunisti, comunismo, coop, unipol, consorte, cattolico adulto, pacs, sinistra, Diliberto, Rizzo, Luxuria, Caruso, mortadella, IRI, Alfa Romeo, De Mita.
9. Io deciderò che ha vinto alla fine.
10. Alla fine voglio che Floris, Biagi e Santoro cantino "bandiera rossa" ed "una vita da mediano", mentre il pubblico accende gli accendini.

martedì, marzo 07, 2006

Un Tocqueviller in parlamento


Questo blog fa un grandissimo in occa al lupo al Tocqueviller Salvatore Stefio per la sua elezione al Parlamento nelle liste di Alleanza Nazionale.

Nuovo look, vecchio amico


Gli aficionados di questo blog avranno sicuramente notato dal post precedente che il mio vecchio amcio Carogna ha cambiato look.
La verve, la cattiveria, il cinismo ed il disincanto rimangono gli stessi, cambia solo il vestito.
Diciamo una ristrutturazione, piuttosto che una nuova casa.
Benritrovato e bentornato allora Carogna, sappiamo che non ci deluderai.

Camera...doppia


Tra i candidati del centrosinistra in Campania: c'è la moglie e il cognato di Mastella, il fratello di Pecoraro Scanio, la moglie di Bassolino. (by Krillix)

... L'Unione familiare...

Il giustiziere...del blog


Quando Charles Bronson ti dice "Devo dirti una cosa" non rispondergli mai "Spara"...

revyGcaM


Quando Cristoforo Colombo scoprì l'America, MacGyver dovette nascondersi dietro a una palma, con il suo Jet fatto di pentole e bicarbonato di sodio, per non farcelo rimanere male.

Dan Brown, autore de il Codice Da Vinci, è lo pseudonimo di MacGyver.

Lo sapevate che..


...I bambini fanno ooooh guardando Chuck Norris che, con un calcio rotante, fa volare Povia come un piccione.

Il resto lo potete leggere su We Love Chuck Norris , a meno che non siate Chuck Norris stesso ed allora non ne avete bisogno.

Risolvi il tuo mal di capo...


Visto che con lo stipendio dicono di essersi comprati la mia vita, la mia dignità e i miei pensieri, e visto il recente aumento di 22 EURO LORDI AL MESE!! Da oggi non sarò più solo MOTIVATO sarò anche PROPOSITIVO.... Comincio subito con una serie di PICCOLI CONSIGLI PRATICI DA MANAGER/IMPIEGATO AL MIO CAPO...Sfogati scrivendomi quello che vorresti dire al tuo capo ma che non avrai mai il coraggio di dirgli in faccia!
('NUFF SAID)
- clikka il link iniziale ,non è uno consiglio è un ordine -

K.I.T.T. Nostalgia


Chi, di noi vecchietti, cresciuti a pane e Goldrake con contorno di happy days, non ricorda la mitica serie di Supercar con David Hassellhoff nei panni di Michael Knight.
Come non ricordare la mitica K.I.T.T. , nera lucente e bellissima, che sfrecciava e saltava gli ostacoli grazie al Turbo Boost.
Grazie al blog We Love KITT è possibile "saperne" di più sulla macchina oggetto dei nostri più turpi desideri .
(qui sotto potete trovare qualche assaggio)




KITT prende l'autovelox sempre in retromarcia. Gli piace sorridere nelle foto

Se qualche bastardo mette lo zucchero nella benzina di KITT, il motore non si ingrippa al massimo gli viene una carie.

KITT è stata costruita da McGyver utilizzando come base una cellula di Chuck Norris e uno spermatozoo per modellare David Hasseloff.

La macchina di Batman in realtà doveva essere KITT,non la Batmobile.E' stato KITT a rifiutarsi,perchè l'unico volatile che KITT tollera è l'uccello di Michael Knight

lunedì, marzo 06, 2006

Noi ci saremo

Grandissimi....


Il remake di Terra Promessa da parte del Trio Medusa passato in TV poco fa alle iene è stato fenomenale.
Grandissimi questi zozzoni raccomandati

Il cattolico "adulto", ed i suoi compari, non lo vogliono proprio imparare


Ci è ricascato un'altra volta, proprio non lo vuole capire. Pazienza ed intaschiamo anche questo punto a nostro favore. Romano Prodi, non contento della "buffonata" del cattolico adulto, adesso si permette di dettare i comportamenti del Papa.
"Il Papa è libero di ricevere chi vuole", è stato il laconico e sconsiderato commento del "leader" de L'Unione dopo che si è saputo che una delegazione del Partito Popolare Europeo, tra cui Berlusconi, Casini e Mastella, sarà ricevuta da Bendetto XVI in occasione del prossimo congresso del PPE a Roma.
Ci mancherebbe altro professore !!! Non crediamo che B16 debba prendere esempio da lei che non riesce nemmeno a zittire un Cento o un Rizzo qualunque.
E che dire del "cattolico" Fassino, l'outing è abbastanza recente, che, come un moderno Savonarola, pronuncia il suo: "Rinuncino".
Forse pensava di stare in chiesa durante un battesimo e di dover rinnovare le promesse battesimali.
E fa bene Mastella, difficilmente qui siamo d'accordo con lui, a non piegarsi ai diktat di chi sfila con i terroristi e, poi, pretende di dettare la linea.
Da questi piccoli gesti si capisce che L'Unione, se mai è esistita, oramai è alla frutta.
Non è capace di un progetto programmatico unitario, di una visione comune, di una azione comune.
Rimane solo la polemica, ma una polemica che diviene cannibalismo.
In cui il pesce grande e magari adulto cerca di mangiare il pesce piccolo (campano).
Tenta soltanto, perchè il pesce piccolo non solo non si fa mangiare, ma rischia, cattolicamente, di moltiplicarsi.

and the Oscar went to...


Molto bella ed interessante la maratona notturna di sky sulla notte degli oscar.
Siamo sostanzialmente d'accordo con i premi.
Ecco quelli più importanti e significativi:
Miglior Film: Crash
Miglior Regista: Ang Lee (Brokeback Mountain)
Miglior attore protagonista: Philip Seymour Hoffman (Capote), davvero meritato
Miglior attrice protagonista: Reese Witherspoon (Walk the line)
Miglior attore non protagonista: George Clooney (Syriana)
Miglior attrice non protagonista: Rachel Weisz (The constant gardener)

domenica, marzo 05, 2006

Oliviero Furioso

Cosa si fa per avere un po' più di visibilità sulle televisioni in campagna elettorale ???
Pur di raccimolare quello zero virgola qualcosa che, magari, ti permette di essere determinante all'interno della coalizione, cosa si è disposti a fare ???
La Tele, come tutti i mezzi di comunicazione. è, comunque, un'arma a doppio taglio. Essa, infatti, può farti guadagnare o perdere tantissimo, (tertium non datur).
Lo sa benissimo, Oliviero Diliberto, oscuro (ma non oscurato) leader dei Comunisti italiani, che adesso vuole confrontarsi con il premier Silvio Berlusconi.
Non so voi, ma io, ogni volta che vedo l'Oliviero comunista in Tv, mi da sempre l'impressione di quello che viene invitato apposta affinchè l'altro possa fare bella figura.
Anche le sue dichiarazioni a commento della notizia di un suo confronto con il Presidente del Consiglio riflettono questa indole:"So bene che Berlusconi cerchera' di farci apparire tutti come comunisti, ma per la prima volta avra' di fronte un comunista che, aime', sono pochi in Italia e non tanti come lui crede, e capira' che cosa significa avere il senso dello Stato."
Con l'Oliviero Furioso, Berlusconi non cercherà di far apparire nessuno come comunista, basterà la sola presenza di Diliberto per confermarne l'esistenza in Italia. Poi non sarà la prima volta che il cav. avrà di fronte un comunista, basti pensare allo scontro con Occhetto, anche se fresco della svolta della Bolognina, nel 1994.
Su una cosa Diliberto però ha ampiamente ragione, i comunisti sono pochi. Peccato che dovrebbe specificare che, fortunatamente, sono pochi non i comunisti, ma quelli stupidi.
Di un'altra omissione poi, secondo me, il leader poco-comunista italiota si è macchiato, avrebbe dovuto aggiungere l'aggettivo sovietico all'espressione finale "senso dello Stato".
Qualche volta mi chiedo se quelli de L'unione hanmno mai pensato a scambiare i ruoli tra Crozza e Diliberto, ne guadagnerebbero i comunisti e ne guadagnerebbe Zelig.

sabato, marzo 04, 2006

Posso scrivere i versi...

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".

E il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.

Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.

D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.

E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.

Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.


Pablo Neruda

Ciò che ho scritto di noi

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole

ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe

ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.



Nazim Hikmet

St. Patrick's Day, see ya...


Anche questo ragazzotto in pigiama parteciperà alla riunione dei Tocquevillers a Roma nel giorno di San Patrizio.
Suggerisco, allora, menu a base di Angus irlandese e Guinnes e Wiskhy come se piovesse.

giovedì, marzo 02, 2006

Bravo Silvio



(Pubblichiamo ampi stralci del discorso che il premier italiano Silvio Berlusconi ha pronunciato ieri di fronte al Congresso degli Stati Uniti)

...E non mi stancherò mai di ripetere che quando vedo la vostra bandiera non vedo solo la bandiera di un grande paese, ma vedo soprattutto un simbolo universale di libertà e di democrazia...

...L'11 settembre ha segnato l'inizio di una guerra completamente diversa rispetto a quelle che hanno insanguinato i secoli passati. Non una guerra tra stati, non uno scontro tra civiltà. Perché l'Islam moderato è al fianco delle democrazie occidentali. Che oggi si trovano di fronte all'attacco di organizzazioni fanatiche che colpiscono persone inermi e minacciano i valori fondamentali su cui si fonda la nostra civiltà.I governi democratici hanno un compito enorme: difendere i loro cittadini e garantire dalla paura. Questa è la nuova frontiera della libertà. Sono profondamente convinto che oltre al vostro impegno per salvaguardare questa frontiera serva l'alleanza di tutte le democrazie dei 5 continenti. Solo così riusciremo a liberare il mondo dal terrorismo internazionale e dalla paura dell'aggressione delle forze del male.C'è una teoria pericolosa, quella del relativismo, che pensa che alcuni popoli non possano trarre vantaggio della democrazia. La storia insegna che invece la democrazia è contagiosa. E voi lo sapete bene perché il vostro Paese è il principale suscitatore di questo vento di libertà...

...Per evitare che queste masse siano strumentalizzate dal fondamentalismo è necessario fare uscire queste popolazioni dalla miseria. E' nostro dovere ma anche nostro interesse. E questo è possibile solo diffondendo la democrazia, gli stati di diritto, il rispetto dei diritti umani e un'economia di libero mercato.Solo con la democrazia si può garantire libertà e permettere ai popoli di mettere a frutto talenti ed energie e conquistare benessere. Dobbiamo impegnarci tutti insieme per diffondere la democrazia nel mondo...

...Per condurre vittoriosamente questa missione è necessario che i legami tra Europa e Usa si mantengano forti e solidi...

...L'integrazione europea non deve essere una fortezza creata nell'illusione di conservare propria ricchezza e libertà.Un'Europa slegata dagli Stati Uniti comprometterebbe la sicurezza del mondo intero. L'occidente è uno solo, non ci possono essere due occidenti: l'Europa ha bisogno dell'America e l'America ha bisogno dell'Europa...

...Un giorno un padre accompagnò il figlio a un cimitero in cui riposavano soldati che attraversarono l'oceano per difendere la nostra libertà. Quel padre fece promettere a suo figlio di promettere riconoscimento eterno a quegli uomini e ai valori da essi rappresentati. Quel padre era mio padre, quel figlio ero io. E quella promesa non la dimenticherò mai...

Grazie a Daw ed una menzione speciale per la vignetta di Benny apparsa oggi sulla prima pagina di Libero

5572

Alle ore 21,08 del 2 marzo 2006 erano ben 5572 le adesioni al manifesto per l'Occidente.
(...molti di più dei lettori de il Manifesto...)

Per l'Occidente

Il riscatto dell'Occidente

Segnaliamo, tramite il suo blog Walking class, l'editoriale, in antemprima, di Pierluigi Mennitti per il numero di Ideazione di marzo - aprile.
Chi non lo legge è un Diliberto...

mercoledì, marzo 01, 2006

Chi dovrei votare....

Ho fatto questo test e questo è il risultato è che questo blog dovrebbe votare nell'ordine:
UdC 50,00 %
AN 46,43 %
Lega 35,71 %
Margherita 35,71 %
FI 32,14 %
DS 21,43 %

Questo è il risultato dell'affinità di coalizione:
CdL 75,00 %
Unione 53,57 %

6 un pirla

Il titolo di questo post è dedicato a me ed alla mia goffaggine.
Lunedì 27/02/006 ore 14,05, dopo aver staccato dal lavoro, mi appresto a rincasare nella mia stanzetta presa in affitto in quel de L'Aquila.
La mattina aveva leggermente nevicato e dopo era caduta anche qualche goccia di pioggia.
Salite le scale del pianerottolo di accesso al portone, non mi avvedo della pozza di acqua che si è formata e PATATUMPF.
Finisco a gambe all'aria, come nel più classico dei film comici.
Penso non sia niente, ma il dolore, anche se piccolo, persiste.
Alle 18,30 decido di andare al Pronto Soccorso ove, dopo avermi visitato, decidono di farmi ritornare il mattino seguente per una radigrafia.
28/02/2006, dopo aver fatto la radiografia ed aver escluso qualsiasi frattura, vengo congedato dal Pronto Soccorso con un infortunio di 15 giorni.
Il titolo è sempre più pregante