giovedì, agosto 31, 2006
Tempo di migrazione
Dopo oltre 300 post ed otto mesi di vita, Yet Another Pajamas Blog chiude.
La chiusura è dovuta ad una serie di problemi di gestione del template e dei Feed.
La nostra nuova casa si chiamerà Nextcon.
Crediamo che tale nome, magari abbreviato con Nextcon (a fianco trovate il nuovo logo), chiarisca meglio i nostri intenti ed i nostri convincimenti.
Abbiamo sempre considerato come necessario, (e negli ultimi tempi direi vitale), la creazione di una mentalità, diffusa ed istituzionalizzata, conservatrice di matrice americana.
Una cultura politica in grado di unire conservatorismo, liberalismo e libertarismo.
Dopo aver incontrato la Right Nation Italiana di Tocqueville e non solo sappiamo che questo è possibile, per questo Nextcon è il nostro tentativo di affinare le nostre armi e di dare nuovo spirito al nostro sogno.Un sogno che non è basato sul virtuale, ma su un dato reale: la Right Nation Italiana esiste realmente.
Oggi sappiamo che tutto ciò non è una utopia, ma serve un ultimo sforzo: quello dell'impegno.
Nextcon è proprio questo, il segno ed il sogno del nostro impegno.
p.s.: cliccate sopra il logo per essere reindirizzati a Nextcon
mercoledì, agosto 30, 2006
martedì, agosto 29, 2006
sclavi returns
Tiziano Sclavi, indimenticato ed indimenticabile, creatore di Dylan Dog tornerà a scrivere alcune storie dell'indagatore dell'incubo in occasione del ventennale dell'eroe Bonelli.
Sarà il numero 240 intitolato Ucronia che vedrà alle matite il maestro Franco Saudelli.
Se poi volete sapere quando sarà disponibile l'albo in questione, la giornata è oggi.
Spiderman si rivela
Mentre sta per uscire il terzo episodio della saga di Spidey, in America il nostro amichevole vicino arrampicamuri affronta una decisione epocale: rivelare a tutto il mondo la sua identità segreta.
Tutto questo accade ad opera di dello scrittore J. MICHAEL STRACZYNSKI e del disgnatore RON GARNEY. Per chi segue il comicdom americano i due non sono certamente dei novellini in cerca del grande occasione per affermarsi. Straczynski è noto, anche in Italia, per la serie Babylon 5 e per la miniserie Rising Star, in cui vengono "rivisitati" i concetti di supereroi.
Sarà molto interessante vedere quali ripercussioni avrà questa decisione nell'universo Marvel e nella vita di Peter Parker.
Questo vero e proprio punto di svolta dell'arrampicamuri si inserisce nel X-over (Cross Over) estivo della casa delle idee denominato Civil War. Un X-over che, oltre alla rivelazione di Spiderman, ha visto la latitanza di Capitan America e la morte dei New Warriors e di 600 civili.
In italia tutto questo dovremmo leggerlo il prossimo anno.
lunedì, agosto 28, 2006
eros creativo
Se pensate di avere una fantasia erotica fuori del comune, è finalmente venuto il vostro momento. Grazie al sexy shop on line Lovehoney potrete realizzare il vostro giocattolo sessuale.
Il termine per presentare la vostra "creatura" è fissato al 30 novembre ed al vincitore andranno 1000 sterline oltre alla possibilità di partecipare alla realizzazione del vostro progetto.
Le proposte verranno vagliate da una commissione ove parteciperà anche la famosa Tracey Cox.
E' venuto il momento di far uscire il maialino che è in voi cari sex addicted della rete.
domenica, agosto 27, 2006
The Scottish (dis)connection
Per chi ama il calcio, come il sottoscritto, il nome dei Celtic di Glasgow richiama alla mente la grinta, il cuore, la passione e la tenacia.
Sono queste, infatti, le caratteristiche (mitiche) che, da sempre, accompagnano la biancoverde squadra di Glasgow.
Ma i Celtic hanno un'altra caratteristica. Sono infatti la squadra dei cattolici scozzesi, contrapposta ai Rangers, campioni dei protestanti.
Per questo il derby tra celtic e ranger ha sempre questa aura di magia e di misticimo, perchè, in fin dei conti, è uno scontro tra modelli di vita.
Ebbene, purtroppo, il politically correct rischia di togliere questa patina di magia.
Artur Boruc, il polacco portiere cattolico dei cattolicissimi Celtic, è stato punito per essersi fatto il segno della croce sul campo dei Rangers, l'Ibrox Park.
Tale gesto di devozione è stato interpretato come una provocazione.
Adesso aspettiamo che il politically correct si abbatta anche sulla Haka degli All Blacks neozelandesi, rei di vestire di nero e di mimare il taglio della gola.
O tempora, o mores....
Il rientro (alla grandissima) del Cav
Ha sparigliato le carte un'altra volta.
Non c'è niente da dire Silvio Berlusconi, in fatto di comunicazione, rimane un drago.
E noi, come lo abbiamo criticato qualche volta per la sua conduzione governativa, oggi ci togliamo il cappello di fronte al suo rutilante rientro al meeting di Rimini.
Chapeau Cavaliere !!!
Anzitutto perchè ha saputo togliersi quei tristi doppiopetti governativi e quell'aria seriosa, da sepolcro imbiancato, che, negli ultimi tempi a Palazzo Chigi, sembravano averla attanagliata.
Il maglioncino celeste sulle spalle, la splendida capigliatura e quella sua ironia e capacità di saper mischiare il serio ed il faceto (oltre al sacro), ci dicono che lei è pronto.
Pronto per una nuova reconquista, una nuova avventura.
Ma soprattutto ci dicono che è tornato il Berlusconi degli ultimi tempi di campagna elettorale, quello di Vicenza per intenderci.
Noi non nutriamo dubbi sulle sue capacità, quello che ci preoccupa sono i suoi "compagni di viaggio".
Per questa nuova reconquista prenda un gruppo di "straccioni" e forgi un esercito, non si accontenti di truppe parlamentari e culturali già preconfezionate e precotte.
La prossima reconquista, infatti, si combatterà sul campo culturale e, con tutta la bonomia di cui siamo capaci, alcuni suoi stretti collaboratori ed alleati non sembrano attrezzatissimi alla bisogna.
Aforisma marino 17
Uno dei difetti degli uomini della CdL è che, anche all'opposizione, preferiscono il doppiopetto ai jeans.
Sarebbe meglio che li indossassero insiene a scarpe da ginnastica e T-Shit, magari scrivendo su di esse gli slogan e le aprole d'ordine per domani.
Sarebbe meglio che li indossassero insiene a scarpe da ginnastica e T-Shit, magari scrivendo su di esse gli slogan e le aprole d'ordine per domani.
Aforisma marino 15
All'opposizione un treppiede è un simbolo democratico.
Al Governo un fischio è segno di intolleranza.
Al Governo un fischio è segno di intolleranza.
Aforisma marino 13
Scommettiamo che se ci si impegna a colmare la deficenza di lettori in Italia, dopo un decennio scarso si saranno colmate le lacune in campo istituzionale, infrastrutturale, energetico ed economico.
Aforisma marino 12
la battaglia più dura che ci sarà da combattere, la si combatterà con le parole.
E noi di centrodestra partiamo svantaggiati.
La battaglia sulle parole, infatti, si combatterà non con la reazione, ma con l'azione.
Bisognerà portare battaglia sul campo avversario.
se ci limiteremo ad una guerra difensiva, abbiamo già perso.
E noi di centrodestra partiamo svantaggiati.
La battaglia sulle parole, infatti, si combatterà non con la reazione, ma con l'azione.
Bisognerà portare battaglia sul campo avversario.
se ci limiteremo ad una guerra difensiva, abbiamo già perso.
Aforisma marino 10
Troppi politici sono politici e fanno gli uomini.
sarebbe meglio, molto meglio, il contrario.
sarebbe meglio, molto meglio, il contrario.
Aforisma marino 9
I "produttori di futuro" devono necessariamente usare il passato come "materia prima".
Col niente si produce il niente.
Per questo c'è bisogno di "conservare".
Col niente si produce il niente.
Per questo c'è bisogno di "conservare".
Aforisma marino 6
Ci è andato vicino Fini a disegnare un moderno partito conservatore.
Non ci ha azzeccato in pieno.
Per spegnere la fiamma bisogna scottarsi.
Non ci ha azzeccato in pieno.
Per spegnere la fiamma bisogna scottarsi.
Aforisma marino 5
La politica iytaliana ha assolutamente bisogno di una strutturazione di un Partito Conservatore Italiano.
Una cosa che difficilmente accadrà. ve lo immagginate l'acronimo ?
P.C.I:
Una cosa che difficilmente accadrà. ve lo immagginate l'acronimo ?
P.C.I:
Aforisma marino 4
Le Costituzioni non danno da mangiare.
Ma senza una Costituzione oggi, non è detto che si mangerà anche domani.
Ma senza una Costituzione oggi, non è detto che si mangerà anche domani.
Aforisma marino 1
Ci si può assuefare alla libertà ?
ne abbiamo tanta che qualcuno agogna a perderne un po' ?
Eppure ancora oggi molti vogliono la libertà.
In alcuni troppa libertà da disgusto.
In altri troppa poca libertà innesca la brama.
ne abbiamo tanta che qualcuno agogna a perderne un po' ?
Eppure ancora oggi molti vogliono la libertà.
In alcuni troppa libertà da disgusto.
In altri troppa poca libertà innesca la brama.
sabato, agosto 05, 2006
mercoledì, agosto 02, 2006
La volta buona
"Nella situazione specifica di e visti i piani dell'impero le mie condizioni di salute si converte in un segreto di stato che non può essere reso noto in modo costante.".
Citiamo solo una parte del comunicato che Fidel Castro, (o chi per lui n.d.r.), ha diffuso subito dopo l'operazione. Noi azzardiamo, da impenitenti neoconservatori, leggendo tra le righe dello stesso, che il leader maximo sia già morto.
La morte di un dittatore, come Castro, non può essere mai una cosa semplice come la morte di un uomo di governo di un paese democratico, in cui ci sono procedure precise per la vacatio di potere.
Sappiamo tutti che la morte di Castro aprirà nuove opportunità per la costruzione di una democrazia a Cuba. E spetterà in primo luogo all'America mettere in pratica una seria ed innovativa procedura di Democracy Building. Qui non serviranno armi e truppe, ma solo massiccie dosi di libertà e di informazione.
Per adesso ci uniamo ai festeggiamenti dei profughi cubani a Little Habana.
martedì, agosto 01, 2006
Un pugno alla rosa
Assistiamo attoniti ed anche un po' basiti alla lite che si è scatenata all'interno della Rosa nel Pugno. Confessiamo di avere sempre avuto un debole verso i radicali e che ci siamo rimasti molto molto male quando gli stessi hanno preferito il centrosinistra anzichè il centrodestra. Fortunatamente, però, ci ha pensato Della Vedova ed il suo progetto dei Riformatori Liberali a farci sentire meno soli.
Pur non avendola votata, però, speravamo che la Rosa nel Pugno potesse avere successo. Un successo che avrebbe, di riflesso, avuto effetti benefici anche per la nascita di un "gruppo" liberale autonomo anche all'interno della CdL.
Speravamo, ma non eravamo convinti. Non eravamo convinti del compagno di strada socialista, ed in particolar modo di Enrico Boselli.
Il "leader" SDI, nella seconda Repubblica, ha sempre usato alleanze e coalizioni come mezzi per riuscire a sedersi in parlamento a cominciare dall'alleanza con Segni ed Adornato fino al Girasole, cioè alla coalizione con i verdi, del 1996.
La Rosa nel Pugno è stata l'ennesimo mezzuccio per avere una poltrona.
Certamente Boselli non poteva prevedere che il più grande giornale italiano "sponsorizzasse" tale progetto e quindi si è adeguato.
Pannella ed i Radicali, da parte loro, abituati a scommettere tutto di loro stessi sui loro progetti invece non hanno mai "usato" gli altri ma hanno sempre rischiato in proprio e sulla propria pelle.
Una differenza di stili che non poteva non confliggere.
La vicenda legata al Capogruppo Villetti sembra tanto essere il "casus belli" per Boselli, il quale vede la costruzione del (grande) partito democratico come l'ennesima occasione per avere uno strapuntino.
Da ultimo abbiamo l'ex diessino Lanfranco Turci, passato alla RnP una volta saputo della mancata ricandidatura nelle liste dei DS. Dalle mie parti si dice che le querce non fanno le castagne. Credo prorpio che questo proverbio sia molto, molto indicato.
Pur non avendola votata, però, speravamo che la Rosa nel Pugno potesse avere successo. Un successo che avrebbe, di riflesso, avuto effetti benefici anche per la nascita di un "gruppo" liberale autonomo anche all'interno della CdL.
Speravamo, ma non eravamo convinti. Non eravamo convinti del compagno di strada socialista, ed in particolar modo di Enrico Boselli.
Il "leader" SDI, nella seconda Repubblica, ha sempre usato alleanze e coalizioni come mezzi per riuscire a sedersi in parlamento a cominciare dall'alleanza con Segni ed Adornato fino al Girasole, cioè alla coalizione con i verdi, del 1996.
La Rosa nel Pugno è stata l'ennesimo mezzuccio per avere una poltrona.
Certamente Boselli non poteva prevedere che il più grande giornale italiano "sponsorizzasse" tale progetto e quindi si è adeguato.
Pannella ed i Radicali, da parte loro, abituati a scommettere tutto di loro stessi sui loro progetti invece non hanno mai "usato" gli altri ma hanno sempre rischiato in proprio e sulla propria pelle.
Una differenza di stili che non poteva non confliggere.
La vicenda legata al Capogruppo Villetti sembra tanto essere il "casus belli" per Boselli, il quale vede la costruzione del (grande) partito democratico come l'ennesima occasione per avere uno strapuntino.
Da ultimo abbiamo l'ex diessino Lanfranco Turci, passato alla RnP una volta saputo della mancata ricandidatura nelle liste dei DS. Dalle mie parti si dice che le querce non fanno le castagne. Credo prorpio che questo proverbio sia molto, molto indicato.
Iscriviti a:
Post (Atom)